ABBECEDARIO A MODO MIO

ABBECEDARIO A MODO MIO


"IL CONTRARIO DELL'AMORE NON E' L'ODIO, MA L'INDIFFERENZA. IL CONTRARIO DELLA VITA NON E' LA MORTE,MA L'INDIFFERENZA QUALSIASI COSA SCEGLIATE, MIEI GIOVANI AMICI, NON SIATE INDIFFERENTI" E.Wiesel

Sono particolarmente sensibile ai problemi sociali e a quelli delle persone più deboli: faccio del mio meglio perché si affermino i diritti di cittadinanza, di libertà, di eguaglianza, di giustizia, del lavoro, allo studio, a essere curati.
Credo in una società aperta, solidale, protesa al futuro, ma un futuro di equità e fratellanza.
Credo che ciò debba essere raggiunto assieme a tutti gli uomini di buona volontà che non hanno una visione egoistica della vita.
Alla domanda posta dai versi di una canzone "...Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?", vorrei che di me si dicesse, parafrasando ancora i versi del medesimo cantautore: "Ha avuto la forza che serve a camminare, ...e comunque la sua parte l'ha potuta garantire".
(Introduzione de "Abbedecedario a modo mio", del sottoscritto, Euzelia edizioni)

lunedì 16 gennaio 2012

SETTEMBRE 2007

venerdì, settembre 28, 2007  

A – Arridatece Berlusconi

“Noi siamo irrimediabilmente in ritardo sulla stupidità”
(Baudrillard)

“Che ironia della sorte avere una vista così buona e trovarsi in un vicolo cieco”
(Shakespeare)

“Solo due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana e non sono sicuro della seconda”
(Eistein)


Novecentonovantanovemilanovecentonovantanove… unmilione…

Ce l’ho messa tutta: ho contato fino a un milione ma…

Dico la verità: a questo punto non vedo l’ora che cada questo governo e – con questa legge elettorale capestro voluta apposta per produrre gli esiti che ha prodotto – torni al governo la destra, più bella e splendente che pria.

Che - se solo mi garantissero un governo composto più o meno così - a questo punto potrei votare anch’io, perché no?

Dunque:
Presidente del Consiglio: Silvio Berlusconi (un giovane molto promettente, dicono)
Sottosegretari: Mariano Apicella (delega alla musica), Pio Pompa (delega ai servigi segreti), Gianpiero Fiorani (delega al risparmio, il suo almeno), Vittorio Sgarbi (egonomia), Renato Schifani (delega ai temporali – almeno verbali; mi perdoni la citazione il grande Fabrizio), Totò Cuffaro (delega a qualunque cosa… nostra), Roberto Formigoni (coordinamento: nella Compagnia delle Opere si trova di tutto, soprattutto un posto per gli amici)

Ministeri:
Giustizia: Cesare Previti (beh, di Giudici se ne intende: gli piacciono tanto che se li compra!)
Ordine Pubblico: Gianfranco Fini (referenze: Genova 2001)
Morale pubblica e vizi privati (ministero di nuova istituzione): Camillo Ruini
Commercio (in particolare di biancheria intima): Michela Brambilla 
Finanze (e ciambelle): Giulio Tremonti  (esperto di buchi VEDI P.P.S.)
Propaganda: Grillo. (E ho detto tutto, diceva Peppino.)
Istruzione (d-istruzione?): Rocco Buttiglione
Mezzogiorno: Marcello Dell’Utri (assente – per cause di forza maggiore – lo stalliere Vittorio Mangano)
Spettacolo: Flavio Briatore (così almeno ci divertiamo) – sottosegretario: Elisabetta Gregoraci
Rapporti col mondo islamico: Mario Borghezio (che se mette il burqa almeno non lo vediamo più)
Famiglia: Pierferinando Casini (ne ha due) – sottosegretari: c’è solo l’imbarazzo della scelta…
Comunicazioni (e intercettazioni): Francesco Storace (Laziogate docet)
Immigrazione e inclusione sociale: Roberto Fiore (di Forza Nuova, che puzza di vecchio…)
Guerra: Maurizio Gasparri (lui la farebbe davvero, ma così almeno non faremo paura a nessuno)
Nostalgia: Alessandra Mussolini
Igiene (intima): Emilio Fede (famoso leccac..)
Agricoltura: Calderoli (esperto di maiali e porcate)
Privacy: Marco Tronchetti Provera (ministro tecnico) - sottosegretario Giuliano Tavaroli
Servizi (igienici): Umberto Bossi (con tutte le bandiere italiane che ci sono in giro…)
Trasporti: Gustavo Selva (esperto in ambulanze)

Portavoce o portasibilo (nel senso proprio del “Sir Biss” di Walt Disney): Sandro Bondi.

Sì: se fosse composto così, se davvero mi promettessero un governo così (e non è certo improbabile)  il mio voto potrei anche darglielo.
Così, tanto per farmi del male.
Ce lo meriteremmo e in fondo in fondo ci divertiremmo pure (ma ci pensate Borghezio ministro?).

 Poi farei felice un sacco di gente.

Quelli dell’altra parte di certo.

Ma anche i quaquaraqua nostrani che potrebbero continuare felici e satolli ad abbaiare alla luna in cerca di cinque minuti di celebrità e visibilità.

 
Sosteneva un famoso comico americano, Gorge Burns: “Peccato che tutti quelli che saprebbero governare il paese siano già occupati a guidare taxi e tagliare capelli.”

Caro Burns, ti sbagliavi: eri bravo come attore, non discuto.

Ma nell’elenco hai dimenticato i Lambertidini, i Clementimastella, gli Antonidipietro, i beppegrilli, i cosirossi…

P.S. Non ero ancora arrivato a 1.000.001 e avevo già cambiato idea: arriveranno di sicuro, ma non li potrei votare mai…
P.P.S. Non ce l'ho fatta: aggiunta dell'ultima ora a proposito di buchi:
"Il buco, l’abbiamo coperto per metà con un decreto legge varato a luglio. Oggi, ci tocca pagare il resto. Immaginate cosa significa pagare un miliardo di euro in un anno" commenta amaro Enrico Letta mentre racconta come il governo Prodi abbia dovuto rimediare agli impegni presi e non rispettati dall’esecutivo Berlusconi "
Lotta all'Aids, cooperazione internazionale, campagna per il cibo dell'Onu e campagna sull'infanzia dell'Unicef: Berlusconi, quando era presidente del Consiglio, si era impegnato a versare un miliardo di euro per sostenere queste campagne. Ma poi è sparito, e la comunità internazionale è tornata a battere cassa, minacciando l'esclusione dall'ultimo G8, che si è riunito a Rostock lo scorso giugno."



P.P.P.S. Consiglio di leggere il commento n. 9 al mio post del 24 settembre. L’amico Blueriver è stato davvero bravo…
postato da carnesalli | 12:32 | commenti (11)
politica, sfoghi


giovedì, settembre 27, 2007
 


                                                                                                                                                                     
                                                                                                                                                                     
         



                                                                                                                                                                                      
                                                                                                                                                                      

postato da carnesalli | 14:08 | commenti (8)
politica, democrazia, mondialita


lunedì, settembre 24, 2007
 

A.B. – Aria buona (dimmi con chi vai…)

“Dimmi con chi vai e ti dirò se vengo anch’io”
M.Marchesi

Tempi di antipolitica, qualunquismo, demagogia, populismo.
Tempi di brutta politica, xenofobia, intolleranza.
Tempi di “sono tutti uguali”, “ma la gggente dov’è?”
Tempi di “ma cominciassero loro” (è sempre qualcun altro il primo a dover fare…)
Tempi di vaffanculo e amenità consimili.
Tempi di ogni erba un fascio (qualche volta in senso letterale, ahimè).

Tempi in cui… leggendo un giornale mi sono trovato a scorrere i nomi di alcune persone che – senza clamore – hanno deciso di impegnarsi per la nascita del tanto vituperato Partito democratico.

Tra gli altri:
Giuseppe Cederna, Renzo Piano, Andea Benedino, Piergiorgio Odifreddi, Juri Chechi, Sergio Zavoli, Michele Placido, Mimmo Calopresti, Sergio Staino, Furio Colombo, Ferzan Ozpetek, Massimiliamo Fuksas, Lidia Ravera, Rosetta Loy, Carol Beebe Tarantelli, Ignazio Marino, Vittorio Emiliani, Ennio Morricone, Tito Boeri, Daria Colombo, Alessandro Dalai, Milly Moratti, Umberto Veronesi, Moni Ovaia, Ludovico Einaudi, Ettore Scola. Andrea Carandini, Marco Lodoli, Gad Lerner, Nando Dalla Chiesa, Rosellina Archinto, Giovanni Bachelet, Paola Ghiotti De Biase, Giacomo Vaciago, Fernando Targetti, Pippo Ranci, Angela Staude (moglie di Tiziano Terzani) Folco Terzani, Giorgio Van Straten, Maria Falcone, Francesca Archibugi, Dacia Maraini, Vincenzo Cerami, Sandro Onofri, Paolo Fresu, Fernanda Pivano…

(…e pensate davvero che Renzo Piano non abbia qualche fondato motivo di lamentela?
Eppure – essendo leggermente più famoso e appena un pizzico più autorevole di B.G. - non organizza ambigue manifestazioni di piazza.
Semplicemente si dà da fare)

E con loro migliaia di altri uomini e donne, di ogni età.

Aria buona…

Ho provato a immaginare qualcosa di analogo dall’altra parte (per gioco, naturalmente: di là non si chiedono pareri, né si vota)

Mi sono venuti in mente: Briatore, A.Yespica, M.Brambilla, A.Socci, G.Ferrara, M.Dell’Utri, M.Apicella, C.Previti, V.Sgarbi, F.Zeffirelli, A.Panebianco, E.Fede.

Allora.

Io sarò un don Chisciotte illuso ( me lo dicono spesso: ma meglio che essere un realista cinico)

Certo posso sbagliarmi io (non sarebbe la prima volta)

Ma tutti loro?
Che stiano proprio tutti sbagliando rotta? Tutti?

Il gioco dell’estate è stato: ma il PD è di centro o di sinistra? Di sopra o di sotto?

E’ quello che la sua storia lo fa essere.
Sarà quello che queste persone (e noi: perchè anch’io sono “gggente”) lo farà essere.
Perché la storia – sarà un luogo comune, ma vero - siamo noi.

Voi con chi stareste, potendo scegliere?

 
P.S. A proposito di cinismo politico.
Oggi il Giornale di casa Berlusconi sobriamente titolava (a proposito del rapimento di due italiani in Iraq):
“Ora ci vorrebbe un premier vero”.

Qualcuno avvisi Belpietro, che – per fortuna – i due sono già stati liberati…






 
postato da carnesalli | 14:35 | commenti (10)
politica, democrazia


giovedì, settembre 20, 2007
 

S - Settembre 19..
Lettera ai giovaniCare ragazze e ragazzi,
l'8 settembre 1943 avevo trentatrè anni ed ero a Torino che è la mia città. Da soli quindici giorni ero uscito da un carcere dove ero entrato a soli ventiquattro anni per ragioni politiche.
Avevo cospirato contro il fascismo che io odiavo fin da quando ero ragazzo: il fascismo aveva tolto ogni libertà agli italiani e li mandava a fare la guerra ad altri popoli, ad uccidere ed anche a morire senza una ragione al mondo.
Che male ci avevano fatto gli abissini, i greci, i francesi, gli inglesi, gli jugoslavi, i russi?
Nessuno, eppure contro di loro il regime fascista aveva dichiarato guerra e per giunta l'aveva perduta, mandando a morire centinaia di migliaia di nostri ragazzi e riducendo l'Italia in rovina.
Il fascismo diceva che faceva questo per la patria ma non era vero: per me e per tanti italiani la patria è l'Italia che collabora con gli altri paesi mondo per il bene di tutti, non è l'Italia che aggredisce gli altri e opprime i suoi figli.
L'8 settembre, quando fu annunciata la fine della guerra contro gli inglesi e gi americani capimmo che i tedeschi sarebbero arrivati in armi per cancellarci, tutto cambiò.
Attorno a me vidi negli occhi di ragazze e ragazzi una nuova volontà di azione, l'impegno per cacciare i tedeschi e fascisti e dare all'Italia una convivenza democratica e una posizione attiva e aperta al mondo.
Quella era la vera patria.
In quel giorno cominciò la resistenza e capii che avevano senso i miei lunghi anni di carcere per la libertà.
Vittorio FoaIn questi giorni Vittorio Foa compie 97 anni.
Auguri da Abbecedario per una vita lunga vissuta con impegno,serietà  e coerenza.
Le sue parole per me contano infinitamente di più di tante parole che si sentono oggi...

postato da carnesalli | 13:38 | commenti (6)
idee, persone, democrazia


lunedì, settembre 17, 2007
 

Questo è un blog degrillizzato.
postato da carnesalli | 08:49 | commenti (8)


giovedì, settembre 13, 2007
 

Roberto Benigni a Milano












Semplicemente straordinario.

postato da carnesalli | 09:23 | commenti (4)
poesia, persone


martedì, settembre 11, 2007
 

U - Undici settembre (l'altro)ovvero a proposito di esportare la democrazia, guerre di civiltà e altre amenità consimili e/o di Beppe Grillo.
"La vita è più dura di una catena..."(Violeta Parra, poetessa e musicista cilena)
Settembre è per i cileni "il mese della patria". In settembre è la festa dell'indipendenza nazionale; e il 4 settembre 1970 "il popolo ha conquistato il governo", come disse Salvador Allende.
"Lottiamo prima di tutto per fare dell'America un autentico continente, poi per legarci nelle sue realizzazioni sempre più ai paesi del terzo mondo. Ed è chiaro che in tutto ciò riteniamo che il dialogo sia fondamentale. Perchè i popoli come il nostro lottano per la pace e non per la guerra, per la cooperazione economica e non per lo sfruttamento, per la giustizia sociale e non per l'ingiustizia.
...Se l'uomo dei paesi industrializzati è arrivato alla luna, è perchè è stato capace di dominare la natura. Il problema è che, se è giusto che l'uomo ponga i piedi sulla luna è più giusto ancora che i grandi paesi, per parlare simbolicamente, mettano i piedi sulla terra. E cioè si rendano conto che vi sono milioni di esseri umani che soffrono la fame, che non hanno lavoro, che non hanno cultura. Ecco perchè io penso, dunque, che sia giusto quell'auspicio che parla dell'uomo del 21° secolo: un uomo con una concezione diversa dell'esistenza, con un degno livello di vita, un uomo che non sia mosso esclusivamente dal denaro, un uomo che riponga fiducia in un sistema diverso di valori nel quale la ragione umanistica diventa la grande forza creatrice.
Voglio dire che ho fiducia nell'uomo, ma nell'uomo umanizzato: nell'uomo fratello e non nell'uomo che vive dello
sfruttamento degli altri." (S.Allende)












Ma settembre è anche il mese della fine del sogno cileno.
L'11 settembre 1973 un colpo di stato - eseguito dal generale Pinochet, ma ispirato dalla CIA - rovescia il governo legittimo e democratico e consegna il potere ad una giunta di militari.
Nei cento giorni che seguono il golpe vengono fucilate 1823 persone, esecuzioni di massa in caserme e posti militari. I corpi fatti sparire.
Nei diciassette anni della dittatura i delitti diventano 3197.


"Immediatamente dopo il bombardamento aereo sono entrati in azione i carri armati, molti carri armati, impegnati a lottare intrepidamente contro un solo uomo: il presidente della repubblica Allende li aspettava nel suo ufficio, avvolto dal fuoco e dalle fiamme con la sola compagnia di un grande cuore.
Dovevano approffittare di una occasione così bella. Bisognava colpirlo, mitragliarlo, perchè mai si sarebbe dimesso dalla carica che il popolo gli aveva assegnato. Quel corpo è stato sepolto in un posto qualsiasi. E' andato verso la sepoltura accompagnato da una sola donna, la moglie, sulle cui spalle pesava tutto il dolore del mondo..." (P.Neruda)




























"Quando mi hanno annunciato 'ti uccideremo domani mattina alle sette' ho pensato: perchè dirmi con precisione l'ora della fine della vita?
Mi ha preso una strana pace. Stavo imparando qualcosa che era per sempre. Loro ti possono colpire, bruciare, rompere le costole, aprire la tua carne facendone uscire il fluido della vota, ma non possono toglierti la libertà se tu non lo vuoi. E' stata mia la libertà di decidere in qualsiasi momento. Si può decidere di non essere sconfitti, quindi rispondere con l'atteggiamento del vincitore. Si può girare il timone della propria barca quante volte si è deciso di girarlo. Se ti colpiscono, se ti torturano, se ti uccidono è perchè possiedi cose che loro desiderano e delle quali sentono necessità perchè non le hanno. Queste cose possono essere notizie, dignità, forza interiore o ragioni per rischiare e lottare, vivere e morire come l'amore incommensurabile per la gente. Coloro che erano qui a Villa Grimaldi per torturare tanti come me, mancavano di questo. Tutto ciò del quale noi eravano ricchi."
(Gladys Diaz, sopravvisuta miracolosamete alle torture)

Vinceremo, vinceremo
mille catene sapremo spezzare
la miseria sapremo vincere
(Vinceremo - inno di "Unidad Popular").

Il Cile è impresso nella mia carne e nella mia mente in modo indelebile.
Forse perchè negli anni della giovinezza le passioni sono più intense. In quegli anni poi erano particolarmente forti.
L'unico sforzo che mi impongo (ma in realtà non faccio nessuna fatica) è tenerle vive anche nella maturità...
Ai più giovani raccomando di leggere qualcosa sull'argomento (per esempio "Il sogno di Salvador Allende" edito da Baldini e Castoldi).
Non sempre la storia è maestra di vita, ma qualche volta la sua conoscenza e il suo ricordo impedisce il ripetersi di certi errori.
E comunque l'esperienze e l'esempio di altri aiutano la nostra vita: "Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini" (G.Falcone).

Non è stato ancora scritto il libro nero del fascismo: queste parole vorrebbero ricordare una storia su cui il fascismo che torna vorrebbe il silenzio.
P.S.
A proposito di situazioni “cilene” (come le definì D’Alema): domenica sera uno straordinario Carlo Lucarelli su Rai Tre ha condotto una bellissima trasmissione/inchiesta sui fatti del G8 di Genova del 2001, ormai noti come “macelleria sociale”.
Perché Grillo, che pure è di Genova,  invece di diffondere oggettivamente qualunquismo – al di là delle intenzioni – non fa una bella manifestazione su quei temi?
Grillo, dia retta a un uomo qualunque che non è qualunquista: di uomini della provvidenza e di apprendisti stregoni ne ho visti tanti nella mia vita, e prima o poi, più o meno consapevolmente, la scopa scappa di mano a tutti.
E diffondere – ancorchè inconsapevolmente – qualunquismo (e non dite che esagero, ascoltare non ciò che ha detto Grillo ma ciò che dicevano le persone in piazza era illuminante) non fa bene: perché, per esempio, non è vero che i politici sono tutti uguali.
Chessò, il sen. Dell’Utri non è certo paragonabile al sen. Gerardo D’Ambrosio, per dire.
Così come la politica non è tutta uguale: oggi la Cdl ha definito il programma di Lucarelli “operazione di fantapolitica complottista” difendendo, di nuovo, la polizia.
Faccia lei…



sabato, settembre 08, 2007
 

O – Osama (e le tasse)

Leggo sul giornale di oggi che Osama Bin Laden (con una inedita barba nera) in un filmato ha, tra l’altro, sostenuto: “scegliete l’Islam, non pagherete le tasse!”

Anche lui?
Dopo Osama Bin Montezemolo e Osama Bin Bossi?

Delle due l’una.
O il buon Osama si è iscritto alla Casa delle Libertà (e il fatto che si tinga qualche sospetto lo pone) o il buon Silvio diventerà presto di religione islamica.

postato da carnesalli | 18:23 | commenti (1)
pruriti


mercoledì, settembre 05, 2007
 

B – Bushhhhhh
Scorrevo ieri sul giornale alcuni dati relativi alla guerra in Iraq.

Truppe di occupazione americane presenti: 162.000 uomini
Morti americani: 3.733
Feriti gravi: 27.506
Soldati con problemi mentali: 30%

Trenta per cento???
Cinquantamila persone???

La guerra è sempre una tragedia.
Questa forse ancora di più, per molti motivi, e le cifre sono lì a dimostrarlo.

Certo, per votare Bush bisogna essere un può fuori di testa, ma così è troppo…

postato da carnesalli | 10:23 | commenti (2)
pruriti


lunedì, settembre 03, 2007
 

P - PAOLI (Arturo)

Chi l'ha conosciuto sa perchè consiglio la lettura di questo articolo.
Per gli altri... è una buona occasione di conoscerlo.

Padre Paoli: quando la pace non fa notizia
di Maurizio Chierici (l'Unità 3.9.2007)

L’altra sera la festa dei premi Viareggio. Giornali e tv hanno raccontato le polemiche che accompagnano la vanità di ogni premio. Inquietudini che ne segnano la storia. E il giorno dopo le sorprese del Campiello. Viareggio sepolto. E nessuno ricorda più che il riconoscimento internazionale - già assegnato a Cesare Musatti, Norberto Bobbio e Altiero Spinelli - incorona Arturo Paoli, vita vissuta assieme agli ultimi. Ma giornali e tv erano talmente indaffarati a raccogliere i pettegolezzi delle cucine letterarie, da sbrigare Paoli in fondo all’elenco: due righe per far sapere che c’era anche lui. Premiata e subito dimenticata la sua lunga storia sintetizzata da Paoli nel consiglio rivolto sotto i riflettori a chi si agita per le voci di paura che assediano ogni giorno la nostra tranquillità: «La pace personale è fondamentale per contrastare i messaggi di terrore con i quali i grandi interessi provano ad esasperare la vita di tutti». Forse val la pena spiegare chi è il piccolo uomo che predica serenità. Occhi di un azzurro allegro, in novembre compie 95 anni. Per capire il suo ottimismo è necessario cominciare dall’infanzia. Famiglia della borghesia lucchese, laurea a Pisa, qualche amore giovanile. Ha otto anni quando la piazza che attraversa si riempie di gente. Fascisti a caccia degli antifascisti. Due morti a terra. L’immagine di quel sangue gli affida una notizia: gli uomini non si vogliono bene. E la notizia apre negli anni tante domande: il mondo sarà sempre così? Si può convincere la gente a non sparare? «Sentivo il dovere di dedicarmi alla riconciliazione. Ricordo un amico di famiglia, socialista tenace: arrivava a casa nostra sanguinante dopo essere stato picchiato dalle camice nere. Non si può continuare, pensavo». Diventa prete nel 1940. Passa in un rifugio la prima notte dopo l’ordinazione. «Era cominciata la guerra e il vescovo di Lucca consegna a me e ad altri tre sacerdoti il vecchio seminario abbandonato dove accogliere i profughi». Apre le porte ai perseguitati politici. Ne nasconde tanti. Salva con grande rischio un ebreo tedesco, Zwi Ycov Gerstel: diventerà famoso per gli studi sul Talmud.
Anni dopo Israele riconosce a Paoli il premio dei giusti. Poi, la pace.

postato da carnesalli | 14:05 | commenti (1)
persone



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