ABBECEDARIO A MODO MIO

ABBECEDARIO A MODO MIO


"IL CONTRARIO DELL'AMORE NON E' L'ODIO, MA L'INDIFFERENZA. IL CONTRARIO DELLA VITA NON E' LA MORTE,MA L'INDIFFERENZA QUALSIASI COSA SCEGLIATE, MIEI GIOVANI AMICI, NON SIATE INDIFFERENTI" E.Wiesel

Sono particolarmente sensibile ai problemi sociali e a quelli delle persone più deboli: faccio del mio meglio perché si affermino i diritti di cittadinanza, di libertà, di eguaglianza, di giustizia, del lavoro, allo studio, a essere curati.
Credo in una società aperta, solidale, protesa al futuro, ma un futuro di equità e fratellanza.
Credo che ciò debba essere raggiunto assieme a tutti gli uomini di buona volontà che non hanno una visione egoistica della vita.
Alla domanda posta dai versi di una canzone "...Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?", vorrei che di me si dicesse, parafrasando ancora i versi del medesimo cantautore: "Ha avuto la forza che serve a camminare, ...e comunque la sua parte l'ha potuta garantire".
(Introduzione de "Abbedecedario a modo mio", del sottoscritto, Euzelia edizioni)

lunedì 16 gennaio 2012

aprile 2008

mercoledì, aprile 30, 2008
 
I – Istituzioni

"Tra le sue azioni parlamentari si ricorda la legge o lodo, che sospese temporaneamente i processi in corso contro le più alte cariche dello Stato (fu utilizzata da Berlusconi stesso, allora premier), dichiarata poi inconstituzionale.
E quando, dopo una settimana di nottate, blitz e tranelli ha portato a casa l'approvazione della legge sul legittimo sospetto, il personaggio in oggetto ha sottolineato con il consueto senso delle istituzioni la sua vittoria sull'Ulivo: «Li abbiamo fregati»"
(fonte: Sole 24 ore)
"Mussolini è stato il più grande statista del secolo ... Ci sono fasi in cui la libertà non è tra i valori preminenti".
"Berlusconi può eguagliarlo?" chiedeva Alberto Statera della «Stampa».
Risposta: "Berlusconi dovrà pedalare per dimostrare di appartenere alla storia come Mussolini". (Dichiarazione fatta durante un'intervista di Alberto Statera per il quotidiano La Stampa del 30 marzo 1994)
Il primo è il nuovo Presidente del Senato, seconda carica dello Stato, Renato Schifani.
Il secondo è il nuovo Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini.

postato da carnesalli | 13:23 | commenti (3)
politica, democrazia, controcanto
 
L'Europa promuove Prodi: ora i conti dell'Italia in regola
Dalle Agenzie:
Praticamente alla vigilia dell´insediamento del nuovo governo Berlusconi, l´Europa cancella la procedura per deficit eccessivo contro l´Italia eredita nel 2006 dal precedente governo di centrodestra.
Tremonti potrà tornare ad occuparsi dell´economia italiana senza doversi troppo preoccupare del buco che aveva lasciato.
Ci sono voluti due anni: ora i conti sono a posto.
«Le previsioni economiche confortano la conclusione che il deficit dell'italia è stato portato sotto il valore di riferimento del 3 per cento in modo sostenibile».
È quanto sosterrà il commissario agli affari economici Joaquin Almunia nella riunione dell'esecutivo Ue fissata per mercoledì 30 aprile. È l'agenzia radiocor ad anticipare il documento comunitario nel quale si conferma che il 7 maggio sarà presentata la raccomandazione all'Ecofin per abrogare la procedura per deficit eccessivo.
«Il miglioramento strutturale dei conti pubblici cumulato nel 2006 e 2007 dal governo Prodi – si legge nel documento che sarà presentato alla riunione dell'esecutivo europeo - è prossimo al 3% del pil», cioè «ben oltre il minimo di 1,6% raccomandato dal consiglio».
Risultati grazie ai quali la procedura per eccesso di deficit avviata a luglio 2005 può essere archiviata: è stato fatto il doppio di quanto richiesto.
Secondo Bruxelles nel 2007 il deficit/pil si è fermato a quota 1,9%: le previsioni comunitarie indicano che nel 2008 salirà al 2,3% a politiche invariate per «stabilizzarsi nel 2009».
Il rapporto debito/Pil, che ha raggiunto nel 2006 il picco di 106,5%, scenderà a 102,5% nel 2009."
Eh già...
Intanto Berlusconi e Tremonti ringraziano.
P.S. Ne abbiamo già parlato e ne parleremo più approfonditamente.
Ma il rapporto Censis uscito ieri ci spiega che tra i "canali utilizzati per la scelta del voto" al primo posto sta la televisione (80%).
Lontanissimi al secondo posto (20%) i quotidiani e le riviste.
Domani Festa del lavoro: compiti a casa.
Riflettere su chi sono (o sono controllati) gran parte delle televisioni e dei giornali in Italia.
Più semplicemente: scrivere in venti righe perchè la domenica di silenzio elettorale su Canale 5 è andata in onda una trasmissione con ospiti Iva Zanicchi (più volte candidata FI) e Assunta Almirante per parlare per ore dell'"allarme" immigrati a Roma.
Gli elaborati vanno consegnati al massimo lunedì 5 maggio...

postato da carnesalli | 08:54 | commenti (2)
politica, controcanto

martedì, aprile 29, 2008
 
L'Italia s'è destra....

Roma, tra saluti fascisti e tassisti in festa...


Le nostre sconfitte non provano nulla

Se quelli che lottano contro l’ingiustizia
mostrano i loro volti feriti,
grande
è l’impazienza di coloro che stanno al sicuro.

Perché protestare? Chiedono.
Avete lottato contro l’ingiustizia! E adesso
siete stati vinti.
Tacete dunque.
….
Oh amici
che ve ne state sicuri,
perché ci siete così ostili? Siamo
vostri nemici, perché nemici dell’ingiustizia?
Se chi lotta contro l’ingiustizia è vinto,
non per questo l’ingiustizia ha ragione!

In realtà le nostre sconfitte
non provano nulla, se non che
siamo troppo pochi
noi che lottiamo contro gli iniqui,
e da chi sta a guardare aspettiamo
che almeno si vergogni!

(B.Brecht)

postato da carnesalli | 08:55 | commenti (5)
politica

lunedì, aprile 28, 2008
 

Ormai tutti han famiglia hanno figli
che non sanno la storia di ieri
io son solo e passeggio fra i tigli
con te cara che allora non c'eri.
E vorrei che quei nostri pensieri
quelle nostre speranze di allora
rivivessero in quel che tu speri
o ragazza color dell'aurora.


Ecco dov'ero il 25 aprile....
postato da carnesalli | 14:01 | commenti (2)
memoria

giovedì, aprile 24, 2008
 
25 aprile: festa di libertà e speranza
Oltre il ponte
(testo di Italo Calvino - musica di Sergio Liberovici)
O ragazza dalle guance di pesca
o ragazza dalle guance d'aurora
io spero che a narrarti riesca
la mia vita all'eta` che tu hai ora.
Coprifuoco, la truppa tedesca
la citta` dominava, siam pronti:
chi non vuole chinare la testa
con noi prenda la strada dei monti.
Avevamo vent'anni e oltre il ponte
oltre il ponte ch'e` in mano nemica
vedevam l'altra riva, la vita
tutto il bene del mondo oltre il ponte.
Tutto il male avevamo di fronte
tutto il bene avevamo nel cuore
a vent'anni la vita e` oltre il ponte
oltre il fuoco comincia l'amore.
Silenziosa sugli aghi di pino
su spinosi ricci di castagna
una squadra nel buio mattino
discendeva l'oscura montagna.
La speranza era nostra compagna
a assaltar caposaldi nemici
conquistandoci l'armi in battaglia
scalzi e laceri eppure felici.
Avevamo vent'anni...
Non e` detto che fossimo santi
l'eroismo non e` sovrumano
corri, abbassati, dai corri avanti!
ogni passo che fai non e` vano.
Vedevamo a portata di mano
oltre il tronco il cespuglio il canneto
l'avvenire di un giorno piu' umano
e piu' giusto piu' libero e lieto.
Avevamo vent'anni...
Ormai tutti han famiglia hanno figli
che non sanno la storia di ieri
io son solo e passeggio fra i tigli
con te cara che allora non c'eri.
E vorrei che quei nostri pensieri
quelle nostre speranze di allora
rivivessero in quel che tu speri
o ragazza color dell'aurora.
Avevamo vent'anni...
postato da carnesalli | 14:00 | commenti (4)
memoria, democrazia
 
25 aprile 2008

(e sessantesimo della Costituzione italiana,
non dimentichiamolo)
Semplicemente liberi


“Ho l’onore di sedermi dalla parte dei vincitori e tale onore me lo hanno dato i partigiani”
(A.De Gasperi, 25 aprile 1945)

C’è chi il 25 aprile vorrebbe abolirlo (Gustavo Selva – quello che usava le ambulanze come taxi – e il Giornale in testa a tutti).
Io, no.

C’è chi sostiene che il 25 aprile non è una festa di tutti gli italiani.
Io, no.

C’è chi fa sapere (eh, sindaco…) che il 25 aprile non ci sarà.
Io, no.

Per questo raccomando per chi sta dalle parti di Milano almeno tre iniziative organizzate con il patrocinio dell’Anpi
Io, ci sarò.

Giovedì 24 aprile
CAM Via Lessona dalle ore 19.30: manifestazione celebrativa, buffet, proiezione del film “La Rosa bianca”.

Venerdì 25 aprile

ore 15 manifestazione nazionale  che partirà alle 15 da Porta Venezia.

ore 21 P.le davanti al Cimitero Maggiore: festa cittadina con musica dal vivo, ristoro, bancarelle con libri…
Interverranno tra gli altri: Nori Brambilla Pesce, Antonio Pizzinato, Moni Ovada, Renato Sarti, Paolo Rossi
                                                     ***************

 “Si è antifascisti quando si rispetta l’altro, quando se ne riconosce la legittimità nell’atto stesso di contrastarlo e d combatterlo, quando non si pretende di distruggerlo e nemmeno di assimilarlo, cioè di ridurre il suo pensiero, la sua identità al nostro pensiero, alla nostra identità.
L’antifascismo è ansia di intervenire contro l’ingiustizia, piccola o grande che sia, di intervenire contro ogni minaccia di libertà; è pluralismo politico e sociale, cioè legittimazione delle differenze; è la democrazia come partecipazione e non solo come garanzia;è il rifiuto di ogni delega globale”

(V.Foa)

postato da carnesalli | 09:09 | commenti (2)
memoria, democrazia

martedì, aprile 22, 2008
 
D.S. - Dash & sicurezza

Si parla molto di “sicurezza” in questi giorni e di “eredità” del governo Prodi (e via con la cenere sul capo).

Qualche cifra allora, per capire quello che invece avevamo ereditato dal precedente governo Berlusconi.

Pil                                           2001    1,7                               2005    0,2
Debito Pubblico                     2001    1.348                          2005    1.542
Rapporto deficit/pil                2001    3,2                              2005    4,3
Saldo bilancia commerciale   2001    + 9.233                       2005    - 10.368
Posizione competitività          2001    24                               2005    47
Percentuale pil ricerca           Italia 0,9%                              Europa 3,0%
Imposte dir-ind                       2001 359.182                         2005    399.900
Occupazione sud                    2001    + 2,3%                       2004    -0,3%
Italiani che non hanno          
risparmiato                            2001    38                               2005    51,4
Politiche sociali                      nel solo 2006 il fondo è ridotto di 482 milioni
Investimenti scuola anni 2003/4/5      0
Investimenti cultura   2001/2005       0,29%
Turisti dall’estero                   2001    35.767.000                 2005    34.429.000
Delitti denunciati                 2001    2.163.826                   2005    2.415.023
Grandi opere                          costi previsti 264 mld               disponibili 21 mld
Indice fiducia famiglie           2001    122,7                          2005    104,2

Conflitto di interessi (alcune leggi che hanno favorito Berlusconi)
-         rogatorie internazionali
-         abolizione tassa successione
-         depenalizzazione falso in bilancio
-         scudo fiscale
-         legge Cirami
-         condono fiscale
-         Lodo Schifani
-         Decreto spalma debiti società sportive
-         Decreto salva Rete4
-         Legge Gasparri
-         Legge Frattini (conflitto di interessi)
-         Norme sul digitale terrestre
-         Legge ex Cirielli (prescrizione)
-         Inappellabilità delle sentenze di proscioglimento

Si ragiona molto – prestigiosi editorialisti lo fanno - sulla Lega come partito moderno che dà risposta alla paura (vero, esiste la paura: pensate agli effetti della globalizzazione e, per chi l’ha letto, a cosa diceva Baumann già molti anni fa).

Ma non dobbiamo fare la gara a dare le risposte peggiori a problemi reali: il nostro compito è scegliere la parte migliore (per noi migliore) dei sentimenti e del destino di un popolo.

Senza ricorre a scorciatoie pericolose.
Come ha scritto Furio Colombo “La paura, da condividere con altri spaventati, con il gergo dialettale locale, con un senso di vita claustrofobia che però sembra antica, diventa facilmente barriera e protezione, come accade per i non credenti che pregano se c’è un pericolo”

Qualche decennio fa – ahimè – ho avuto un insegnante di chimica straordinario (prof. Di Capua, lo ricordo ancora con affetto).
Un giorno entra in classe e senza dire nulla scrive sulla lavagna le formule chimiche dei due principali detersivi che allora – come ora – si combattevano con le pubblicità in televisione.
Erano identiche.
Identiche.
Ancora oggi conosco persone che sono convinte che Dash lava più bianco (e che più bianco non si può, ovviamente).
Spot azzeccato, davvero.

I numeri ci dicono che i reati denunciati l’anno scorso, rispetto agli anni del governo Berlusconi, quando erano aumentati, sono diminuiti: tuttavia la percezione di insicurezza e di pericolo tra le persone è in aumento (avvenne anche col primo governo Prodi, peraltro: chissà come mai…E vi ricorderete il povero ministro Burlando e i treni: da allora non se ne parlò più…)
Del resto anche all’epoca di Mussolini i fatti di cronaca nera erano spariti dai giornali.

Conosco persone convinte perfino che Berlusconi sia una persona onesta e disinteressata…
Ma convinta davvero!

Poi c’è qualcuno che fa sciacallaggio: pensate al confronto Roma - Milano
A Milano il totale dei delitti è stato nel primo semestre dello scorso anno di 160.685, nel secondo 142.316.
A Roma rispettivamente 146.615 e 126.338.
In diminuzione mi pare…
Eppure se succede qualcosa a Milano, nulla.
Accade un delitto a Roma e (sotto elezioni) si scatena il pandemonio.

Ricordiamo ad Alemanno che quando il governo Berlusconi autorizzò l’ingresso in Italia di oltre 150.000 rumeni, lui era ministro.
Ricordiamo ad Alemanno che anche lui ha votato l’indulto.
Ricordiamo ad Alemanno che la più grande sanatoria per gli extracomunitari (oltre 800.000 persone) l’ha fatta il governo di cui era ministro
Ricordiamo ad Alemanno che la legge sull’immigrazione in vigore è la Bossi-Fini.
Ricordiamo ad Alemanno che in Lombardia Comune e Regione sono in mano alla destra da 20 anni.
Ricordiamo ad Alemanno che chi in parlamento ha osteggiato la legge Pollastrini che aggravava le pene sugli stupri era proprio la destra.

Ma lui è troppo occupato a fare comizi sul luogo dell’ultimo delitto…

Ma i dati restano lì, incontrovertibili.
Altri numeri?

Nel primo semestre dell’anno scorso i delitti sono stati 1 milione e 485 mila, nel secondo sono scesi a 1.369.000.
Gli omicidi da 323 a 304.
Le violenze sessuali da 2.489 e 2.174
I furti da 838.956 a 783.262
Le rapine da 26.681 a 23861

Quindi: col governo Berlusconi i delitti erano aumentati, con quello Prodi diminuiti.
Va tutto bene quindi?
No, ma certo è più facile conquistare voti soffiando sulla paura che con leggi di civiltà.

Indubbiamente siamo di fronte a cinici protagonisti che speculano sul malessere delle persone per il proprio tornaconto elettorale.

Ma come si vede dai numeri oltre che sbagliate e pericolose (e immorali) le scorciatoie sono anche  inefficaci…

Non sempre Dash lava più bianco…

postato da carnesalli | 18:07 | commenti (17)
politica, controcanto, economia - articoli
 
D - Dignità


«Dico ai giovani: non pensate a voi stessi, pensate agli altri.
Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a quello che potete fare, e non temete niente.
Non temete le difficoltà: io ne ho passate molte, e le ho attraversate senza paura, con totale indifferenza alla mia persona.»
Rita Levi Montalcini



Rita Levi Montalcini: novantanove anni con la schiena dritta perchè - come amava ripetere - «Meglio aggiungere vita ai giorni che non giorni alla vita.»



Buon compleanno, Rita.
E grazie.





postato da carnesalli | 08:18 | commenti
persone

domenica, aprile 20, 2008
 
C  - Coppi

“Dopo l’inutile vertice romano, la segreteria ha deciso che per quanto riguarda la Lega nord, le prossime riunioni saranno tenute solo con il leader del Popolo delle Libertà, on Silvio Berlusconi” (nota ufficiale della Lega nord)

Alleanza Nazionale (ma esiste ancora?) flebilmente approva immediatamente nella persona dell’on. Andrea Ronchi: “con chi altri se non con Berlusconi dovrebbero parlare i leghisti?”.

Rotondi rincara la dose: “Bossi ha ragione: ci siamo fidati di Berlusconi, non servono né vertici, né comitati, né commissioni… Ognuno con la propria forza ha messo i propri destini nelle mani dei Silvio. Faccia pure le sue scelte e siamo sicuri che saranno giuste”

Come Coppi: un uomo solo al comando.
Padrone dei nostri destini (irrevocabili?).

Qualcuno ricorda forse quando si è tenuto l’ultimo (o anche solo il primo) congresso di Forza Italia ora Popolo delle Libertà (che nome pazzesco…)
Qualcuno ricorda quando sono stati interpellati l’ultima volta (ma anche la prima) iscritti ed elettori?

Un voto a prescindere, direbbe Totò (mi perdoni la Lega per l’azzardo, ma per me l’Italia è ancora una sola)…
Il voto di chi ha messo il suo destino nelle mani di Silvio…

Fino a non molti anni fa (anche se francamente speravamo fosse un periodo archiviato) occhieggiava dai muri delle case italiane, tra le altre,  la frase “il duce ha sempre ragione”, ripresa da Leo Longanesi.

Nella propaganda di un regime reazionario di massa come quello mussoliniano (e quello che ci aspetta), i decaloghi occupavano un ruolo chiave: condensano in massime brevi e chiare lo stile di vita del uomo nuovo fascista.
Elementare strumento di formazione e controllo delle coscienze rivolto al popolo, il decalogo è ripreso, come il catechismo, dalla tradizione religiosa.
La propaganda fascista ne abusò; altri decaloghi si moltiplicano per le più varie categorie: balilla e militi, piccole italiane e donne, imprenditori, madri, coloni dell’Africa Orientale, ma anche sposi e puerpere, pedoni e ciclisti… 

Gli stessi slogan ripetuti all’infinito: del resto una bugia ripetuta all’infinito diventa una verità.

Lo stile è quello: gli slogan di Berlusconi sono noti, e questo non è neanche nuovo…

Già ha sostenuto che ci aspettano misure impopolari: siete pronti alla battaglia del grano?



Ah, il discorso viene ricordato
come quello detto del “predellino”…






P.S. Tra poco è il XXV Aprile…

postato da carnesalli | 17:51 | commenti (1)
politica, democrazia, controcanto

venerdì, aprile 18, 2008
 
F - Fronte








Prime notizie dal fronte (a pochi giorni dal voto):
- il ridimensionamento dell’autonomia della Magistratura è confermato;
- per la Rai (dove sono presenti per altro ancora tutti quelli nominati da Berlusconi l’ultima volta) si parla di Belpietro al TG1;
- la destra vuole rivedere il testo unico sulla sicurezza sul lavoro (approvato dal Governo Prodi) cancellando le sanzioni (e solo ieri sono stati tre i morti);
- l’ex ministro di Berlusconi, G.Sirchia, è stato condannato a tre anni per tangenti nella sanità;
- attacco fascista al Circolo omosessuale Mario Mieli di Roma: locali devastati, inni al duce, insulti agli omosessuali;
- scene naziste in Alto Adige (con molti arresti);
- il quotidiano Libero racconta bugie in prima pagina (ma questa non è una notizia);
- Berlusconi incontra in via amichevole quel galantuomo di Putin;
- prime liti nella nuova maggioranza per i posti da ministro;
- ricordate quel signore che diede fuoco alle tende che dovevano ospitare temporaneamente un gruppo di rom ad Opera (tra cui trenta bambini)?
L’hanno fatto sindaco (e non per il PD…)

Nella ridotta in cui siamo, mi sento di arruolare volentieri il “giovane” soldato Giovanni Bollea, illustre neuropsichiatria novantacinquenne.


postato da carnesalli | 14:56 | commenti (1)
politica

mercoledì, aprile 16, 2008
 
Ce n’est qu ’un debut
 
Le Monde: “La buona notizia è che sono comparse due grandi forze… La cattiva è che Berlusconi dispone di una larga maggioranza che gli permette di governare 5 anni. A giudicare dalle sue performance passate, la preoccupazione è di rigore”

The Indipendent:  definisce “sgradito ritorno” quello di Berlusconi al potere… e afferma “l’Italia rischia altri cinque anni di recessione”

Der Spiegel:  “Berlusconi è tornato, che gli è preso agli italiani? L’Europa si chiede come sia stato possibile questo ritorno..”

Liberation: “Aiuto, torna Berlusconi…”

E si potrebbe continuare…

Ma avevamo bisogno che ce lo ricordassero dall’estero?
O sarà perché lì possono parlare e scrivere più liberamente?

Le cronache raccontano infatti di interventi adoranti dei giornalisti alla conferenza stampa del nuovo capo del governo (o sovrano?)

Tra le primissime dichiarazioni di Berlusconi infatti c’è un duro attacco a l’Unità, e la richiesta al PD di far “dismettere (sic) certe posizioni” per iniziare il dialogo.

Dismettere? Cominciamo bene… adesso non aspetta più neanche di essere in Bulgaria…

Mai come ora sono attuali le parole di Gramsci:
“Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il vostro coraggio.
Organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.
Studiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza.”

Tra poco sarà il 25 aprile, che è la nostra festa: festa della Resistenza, della Liberazione, della Costituzione. Festa delle buone ragioni del nostro stare assieme.

E a dispetto di Gino Paoli che cantava:
“Si può fare molto pure in tre
Mentre gli altri se ne stanno a casa
Si parlava in tutta onestà di individui e solidarietà
Tra un bicchier di vino ed un caffè tiravi fuori tutti i perchè e proponevi i tuoi però
Eravamo 2 amici al bar
Uno è andato con la donna al mare
I più forti però siamo noi
Qui non serve mica essere in tanti”

vediamo di esserci, e in tanti: per mostrare che ci siamo, coi nostri valori, e che non abbiamo alcuna intenzione di essere “dismessi”.
E tantomeno dimessi…

Ce n’est qu’un debut, continuons le combat (slogan del 1968)

Non sarà che l’inizio…

Cavaliere, ci consenta: non abbiamo nessuna intenzione di farci dismettere.

postato da carnesalli | 14:24 | commenti (3)
politica, pruriti, democrazia

lunedì, aprile 14, 2008
 
“Non azzardiamoci ad addormentarci.
La notte continua”
(S.Lec)

Elezioni - di questa destra (prime parziali riflessioni)
Di Silvio e dello zio Licio

“Possibile che gli italiani vogliano davvero che sia un politico simile a governarli?”.
La domanda – riferita a Berlusconi - è di John Lloyd, giornalista inglese, editorialista del Financial Times di Londra.

Non è stato l’unico a domandarselo: commenti simili si sono trovati sui giornali americani e tedeschi, sul Pais, sul Mundo, su Le Monde…

Per porsi la domanda (semplice, ma per chi non l’abbia già fatto…) basterebbe scorrere – senza andare lontano – il film dell’ultima campagna elettorale.

Dal traffico con donne giovani, un assortimento di vallette e candidate (con promesse di ricompensa a funzionari Rai), al giuramento di Pontida che recita (sic) “Oggi, sul sacro suolo di Pontida, noi rappresentanti dei Popoli Padani, giuriamo di difendere la libertà dei nostri Popoli Padani dal potere romano e ciò faremo giurare ai nostri figli» (con l’aggiunta di Calderoli, Castelli e Borghezio che hanno affermato: «Attaccheremo. E tutti insieme sferreremo un colpo mortale al centralismo della canaglia romana»)

Dalla denuncia dei brogli invocando “il precedente” del 2006, quando era il “Principale esponente” il capo del governo e Pisanu (che invece di stare al Viminale, ha passato la notte a casa di Berlusconi) era il ministro dell’Interno!
Ma – come ci ricorda Furio Colombo dalle colonne dell’Unità – “non si deve dimenticare che - per lo strano e inedito caso italiano - l’accusa viene da un ex capo di governo che aveva montato la Commissione parlamentare di inchiesta detta “Telekom Serbia”, affidata alle informazioni di un ben retribuito falsario e calunniatore, successivamente arrestato e incriminato (per falso) dalla magistratura.
L’accusa viene da un ex capo di governo che aveva montato la Commissione parlamentare di inchiesta detta “Mithrokin”, costituita allo scopo di dimostrare, con testimoni a pagamento e un consulente che è stato un vero costo della politica (prima della prigione per falso) che Prodi era uomo del KGB.
L’accusa viene da un ex capo di governo che aveva messo sotto spionaggio militare almeno un centinaio di magistrati e giornalisti che dovevano essere “disarticolati”. Illegale? Illegale.”

Passiamo poi ai fucili padani e quindi alla notizia che ci sarà una legge che obbligherà i magistrati a test periodici sulla salute mentale.
Ma non era finita.
Dell’Utri, proprio lui, Dell’Utri Marcello, condannato a nove anni per reati di mafia e ricandidato al Senato della Repubblica, prima dichiara che se vincono loro tutti i libri di storia saranno sottoposti a rigorosa censura affinché scompaia ogni traccia di antifascismo, poi propone che, al posto dei caduti delle Fosse Ardeatine, si celebri come un eroe nazionale il boss mafioso e pluriassassino Mangano, già amico e collaboratore di Berlusconi e dell’Utri e - sia pure nell’ombra - co-fondatore di Forza Italia.
“È morto in prigione piuttosto che parlare ai giudici di Berlusconi e di me”, precisa Dell’Utri.
(A casa mia si chiama omertà, non eroismo ndr).

Poi il generale Speciale, l’ex comandante della Guardia di Finanza, rimosso per incompatibilità  noto per il trasporto, su e giù per la penisola, di spigole fresche con aerei di Stato, fa sapere, con linguaggio da caudillo sudamericano: “Molti ufficiali appoggiano la mia candidatura. Chi mi ha tradito la teme”. Squisito esempio di integrità militare, moralità repubblicana e di rispetto della Costituzione.

E quando finalmente Veltroni ha scritto una lettera in cui propone agli avversari un patto di lealtà democratica essa Viene dichiarata “irricevibile” dalla destra, in quanto lui è “stalinista”.

E poi l’attacco a Napolitano e alla sua carica.

E ancora Fede che a urne aperte (TG4 del 13 aprile ore 19) invita ad andare a votare per cambiare questo governo che ha lasciato solo fame e miseria, e via con l’ennesimo servizio sulla povertà in aumento (e intanto una casalinga su due alle ultime elezioni ha votato Forza Italia)

E infine lo sgradevole episodio capitato alla Montalcini ai seggi quando sprezzantemente le hanno impedito di votare senza fare la fila (a 99 anni!!) coprendola di male parole.
Del resto già recentemente dalla  destra si distinsero in ferocia: "Diamole un incarico al Ghetto", "di profilo è pure più odiosa", erano le cose che si potevano leggere sul loro blog. Fino alla proposta di consegnarle un paio di stampelle, "tanto l'indirizzo lo conosciamo, vogliamo dargliele personalmente". Diceva il loro capo, Fabio Sabbatani Schiuma: "Loro, i senatori a vita, sono le stampelle di questo governo sì o no? E poi se son vecchi se ne stessero a casa".

E poi Dell’Utri e i Piromalli e poi e poi e poi: si potrebbe – ahinoi - continuare all’infinito…

Questo solo negli ultimi quaranta giorni…

Questa è una storia che riguarda ciascuno di noi. Come lo fu il fascismo. E non c’è alcuna ragione di fingere che sia utile o anche solo possibile distrarsi.

Si è trattato di scegliere tra Falcone e Borsellino da una parte e lo stalliere assassino Mangano dall’altra.
Tra Veltroni e il “principale avversario” che non ci darà pace in nome dei propri esclusivi interessi, tra le istituzioni invase del Paese e la volontà di possesso di ogni posto di comando del più celebre imputato d’Europa.
Tra un’idea solidale ed una idea xenofoba della società.

Per rispondere a John Lloyd: ebbene sì, gli italiani vogliono che sia un italiano così a governarli.

E ripensando a tutti questi episodi, e alla Montalcini in particolare mi è venuta alla mente un’altra persona per bene che avrei voluto al Quirinale: e ogni volta che penso a quella gran donna di Tina Anselmi (staffetta partigiana a 14 anni, una vita nella politica), sbertucciata per il suo lavoro alla Commissione parlamentare sulla P2, mi vengono i brividi. E un po’ di indignazione (se è un sentimento ancora tollerato).

L’epiteto più gentile fu “visionaria”.

Eppure riuscì a concludere il suo lavoro con una netta condanna di quella Loggia Massonica e dei suoi protagonisti (molti dei quali ancora in carriera: Selva, Cicchitto, Costanzo…)

Tutti ricorderanno che il programma di tale Loggia di buontemponi era il “Piano di rinascita democratica”, fatto trovare ad arte da Licio Gelli nel 1976, per far capire a chi doveva quali erano le sue intenzioni.

Che sono profeticamente ancora attualissime, anzi alcune in corso di realizzazione.

Il progetto era sostanzialmente di modificare in modo sostanzioso e gravissimo la Costituzione e gli organismi democratici previsti nella Repubblica democratica consegnando il Paese nelle mani di potentissime oligarchie.

Gli obiettivi erano chiari: la conquista di tutti i giornali nazionali con una spesa prevista non superiore ai 30-40 miliardi. Se l‘acquisto non fosse stato possibile, il piano prevedeva l’acquisto vero e proprio di un gruppo di giornalisti di fiducia.

Poi si trattava di dissolvere la televisione pubblica per far nascere una serie di televisioni private da mettere in mano a una nuova dirigenza politica: “Il vero potere risiede nelle mani di chi ha in mano i mass  media” (Licio Gelli)

Del resto già il filosofo Hildebrand sosteneva: “Crediamo soltanto a ciò che vediamo. Perciò da quando c’è la televisione, crediamo a tutto”

Per i sindacati era prevista la scissione e la sparizione.

Quanto alla magistratura Gelli proponeva “la responsabilità civile, per colpa dei magistrati e gli esami psicoattitudinali per l’accesso alla carriera”. Poi la separazione delle carriere e la riforma del Consiglio Superiore della Magistratura.

Insomma la cancellazione dell’indipendenza della Magistratura.

Inoltre la riorganizzazione del Parlamento con preminenza della Camera e superpoteri al primo ministro, modifiche al diritto di sciopero, il divieto del pagamento delle pensioni prima dei sessant’anni, l’unificazione in una unico ente previdenziale da gestire con “formule di tipo assicurativo”.

Silvio Berlusconi risultò iscritto, con la tessera n. 1816.

Questo è un dato di fatto.

Così Paolo Rossi (il comico) dichiarò a proposito della sua esperienza a Mediaset: “Lì la censura non te la imponeva nessuno. Ma è nell’aria, nelle cose, è l’ambiente. Non te ne accorgi e intanto ti cambiano l’annima. Stando a Mediaset ti rendi conto di come ha fatto questa macchina potentissima a spappolare il cervello di due o tre generazioni di telespettatori, Sono più di vent’anni che spappola. Il programma politico di Berlusconi sì è manifestato quindici anni prima del 1994, sotto forma di progetto culturale: il Piano di Rinascita democratica di un certo Licio Gelli, che non un palazzinaro qualunque, un venditore di spazzole porta a porta. Ci sapeva fare, a suo modo”

Vedete un pò voi se esiste o no qualche somiglianza con la situazione attuale…

E se la cosa non vi mette un po’ paura…

Oggi un bell’articolo di Maurizio Chierici (che se riesco recupererò), uno dei più grandi giornalisti italiani, dopo lunga riflessione – chiude citando Bonhoeffer (teologo luterano impiccato Flossemburg dai nazisti) facendo riferimento ai silenzi e all’assuefazione intorno al nazismo, di coloro che con capivano cosa stava accadendo (fatte le debite proporzioni ovviamente…):

“Si ha l‘impressione che la stupidità non sia un difetto congenito ma piuttosto che in circostanze determinate gli uomini vengano resi stupidi, ovvero si lascino rendere tali. Osservando meglio si nota che qualsiasi ostentazione di potenza, politica o religiosa, provoca l’instupidimento di gran parte degli uomini. Perché la potenza dell’uno richiede sempre la stupidità degli altri”

Rispetto chi in buona fede milita nel “campo a me avverso”.
Non è mia abitudine strappare i programmi degli altri, ne chiamarli coglioni
Ma trovo davvero indecente che la Lega Lombarda raddoppi i voti.
Immorale, indecoroso, direi scandaloso.

Non voglio offendere nessuno.
Ma la penso così.

Un modello di società ha vinto: e non è quello che piace a me.
E’ un modello chiuso, razzista, individualista, cattivo, astioso, consumista…
Come preconizzava Pasolini (molti anni fa): “L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, in cultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo”

E’ da lì che dobbiamo partire.
Lavorare contro quella che Dossetti poco prima di morire aveva chiamato “la notte delle coscienze”.
Il lavoro è tanto, perché la strada è stata smarrita tanto tempo fa.
E molti non se la ricordano più.

Sono sicuro però che “Lia” – che viveva in tempi ben peggiori – ci direbbe “si può fare”.

La penso come C.Wolf: “Prima di addormentarmi, penso che la vita sia fatta di giornate come questa.
Punti che alla fine se uno ha avuto fortuna, formano una linea”

Ecco, questa sera mi addormenterò pensando a come tracciare questa linea

E voi?

postato da carnesalli | 21:05 | commenti (16)
politica, idee

giovedì, aprile 10, 2008
 
Ultimissime

Allora da una parte ci sono Mangano (almeno in spirito), Dell’Utri e – pare – i Piromalli…

Dall’altra qualche decina di intellettuali: scrittori, registri, artisti, musicisti, pittori, docenti universitari; e per le signore perfino George Clooney…
(è di oggi l’appello di intellettuali e artisti a favore del PD che trovate qui)

Una ragione in più per votare PD.







Dichiarazione di voto: a carte scoperte
Chi vuole darsi un tono lo dice all’anglosassone: “endorsement”. Semplicemente è la mia dichiarazione di voto: e meno pomposamente mi piace farla così:

O viandante che transiti per questo sito,
con curiosità di conoscere e sapere:
sarai a volte contento, a volte pentito,
non sempre so fare il mio..."mestiere"!

Se ciò che ho scritto ti ha talvolta incuriosito,
se talaltra non hai condiviso il mio racconto,
ti do un consiglio che spero sia gradito:
e credimi, senza alcun tipo di tornaconto.

Se vuoi vivere in un mondo giusto, libero e… simpatico
metti la tua croce su "Partito Democratico!"

Quindi.
Per quel che può servire, a chi mi conosce da tanto tempo, ma anche a chi mi conosce da poco tempo, che ritiene sensate le cose che dico, che almeno mi riconosce spero alcune buone ragioni, ma certamente la buona fede e il disinteresse personale nella vicenda, faccio il mio endorsement (per quanto credo sia abbastanza noto….)

Io voto e invito a votare. E votare così:


E’ stata questa una campagna elettorale “bella” e “vera”, fatta macinando chilometri: pensate a Veltroni, ma anche a tutti gli altri candidati
E ciascuno di noi, fatte le debite proporzioni, ha masticato i suoi, di chilometri…

Viene in mente allora (una sorta di inno di queste elezioni) il Ligabue di Buonanotte all'Italia

Di canzone in canzone, di casello in stazione…






 Buonanotte all'Italia.
E che il risveglio sia radioso.

Una cosa: la canea sollevata sul rischio brogli è la solita “berlusconata”.
Ma nel dubbio, questo può aiutare:








































    Una sola croce su un
   solo simbolo!



















postato da carnesalli | 12:46 | commenti (9)
politica

martedì, aprile 08, 2008
 
Ultimissime da un mondo in cui non vorremmo tornare a vivere

16:16  Dell'Utri: "Se vinciamo, via dai libri di storia retorica Resistenza"
"I libri di storia, ancora oggi condizionati dalla retorica della Resistenza, saranno revisionati, se dovessimo vincere le elezioni. Questo è un tema del quale ci occuperemo con particolare attenzione". Lo ha detto il senatore Marcello Dell'Utri in un'intervista rilasciata a Klauscondicio, contenitore di approfondimento politico in rete.


16:13  Dell'Utri: "Il mafioso Mangano? Un eroe"
"Il fattore Vittorio Mangano, condannato in primo grado all'ergastolo, è morto per causa mia", ha dichiarato il senatore Marcello Dell'Utri in un'intervista rilasciata a Klauscondicio, contenitore di approfondimento politico in onda su YouTube. Dell'Utri ha rivelato: "Mangano era ammalato di cancro quando è entrato in carcere ed è stato ripetutamente invitato a fare dichiarazioni contro di me e Berlusconi. Se lo avesse fatto, lo avrebbero scarcerato con lauti premi e si sarebbe salvato. E' un eroe, a modo suo".


15:56  Berlusconi: "Esami di sanità mentale per i pubblici ministeri"
"Il pubblico accusatore deve essere sottoposto periodicamente ad esami che ne attestino la sanità mentale". Lo ha detto il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, nel corso di un comizio a Savona.

In diretta la risposta-appello di Veltroni

La lettera di Veltroni

«Caro Berlusconi,
mi rivolgo a lei perchè penso si debba condividere, da italiani prima ancora che da candidati alla guida del paese, una sincera preoccupazione, resa tale da recenti atti e dichiarazioni politiche. E perché credo sia giusto e doveroso assumere, di fronte al popolo italiano, a tutti i cittadini, un impegno di chiarezza su alcune grandi questioni di principio, questioni che chiamerei di lealtà repubblicana.
Non penso ovviamente agli aspetti legati ai nostri programmi di governo, questi sono, e devono essere, distinti e alternativi, lasciati al libero confronto politico, come avviene nelle grandi democrazie. Saranno gli italiani a giudicare la bontà delle nostre proposte, la loro concretezza, la loro attuabilità. e chi guadagnerà un solo voto in più, è la mia convinzione che voglio ribadire ancora una volta, avrà il compito e l'onore di governare l'Italia, sulla base proprio del suo programma.
L'impegno che le chiedo e che io sono in grado di assumere con assoluta determinazione riguarda altro, riguarda di più, perchè ha a che fare con la vita, l'identità e le istituzioni del paese; con le basi stesse della nostra convivenza civile, con i valori che la presiedono e che in sessant'anni di storia repubblicana hanno permesso all'Italia di diventare la grande nazione che è, uno dei pilastri della nuova Europa.
Le chiedo allora se è disposto a garantire formalmente e in modo vincolante che lo schieramento da lei guidato, quale che sia il suo futuro ruolo, di opposizione o di maggioranza, non verrà mai meno in alcun modo e rispetterà sempre con convinzione questi quattro fondamentali principi: la difesa dell'unità nazionale, che è il bene più prezioso che abbiamo, il legame che ci fa sentire italiani e orgogliosi di esserlo; il rifiuto di ogni forma di violenza, attuata o anche solo predicata, e per questo portatrice di divisione e di odio; la fedeltà ai principi contenuti nella prima parte della nostra costituzione, fedeltà che non solo non contraddice, ma dovrà guidare, ogni impegno di adeguamento della seconda parte della carta; il riconoscimento e il rispetto della nostra storia, della nostra identità nazionale e dei suoi simboli, a cominciare dal tricolore e dall'inno di Mameli.
Gli italiani, su tutto questo, hanno il diritto di avere risposte e certezze. E chi, alla guida del governo o dell'opposizione, si appresta ad assumere le più grandi responsabilità, ha il dovere di assicurare tutto il suo impegno per garantirle, sapendo che prima di ogni altra cosa, al di sopra di ogni interesse di parte, c'è il bene comune, ci sono gli interessi nazionali».
Cordiali saluti,
Walter Veltroni

postato da carnesalli | 17:05 | commenti (4)
 
Ancora a proposito di indecisi e voto utile..

Fiorella Mannoia
A me mi piace.
E da oggi ancor di più…

«La mia voce è di parte, legata ad una parte politica - il Pd - , ma direi ciò che dico anche se si trattasse di un giornale di parte opposta: l’Unità deve continuare ad esistere perché è una voce che esprime opinioni libere e autorevoli, è una voce in più da tutelare e preservare soprattutto di fronte al monopolio televisivo, per questo domenica prossima voterò Pd e acquisterò due copie del giornale». Fiorella Mannoia, l’artista amata non solo per quella sua voce coinvolgente, ma anche per il suo essere una donna che rivendica con orgoglio la sua appartenenza ed esprime con forza le sue opinioni, dice: «Noi tutti che diamo il voto a Veltroni lo facciamo per evitare il declino verso il baratro».

Crede davvero nella vittoria del Pd?
«Voglio crederci. Ci spero tanto. Sono certa che Veltroni saprà governare nonostante questa legge tremenda che rende incerta l’azione di governo».

Continua a leggere
postato da carnesalli | 14:19 | commenti
 
Ormai è un contagio
(ovvero la mamma del cretino è sempre incinta…)

“Purtroppo i fucili dei siciliani sono armati a salve. Quando potremo armarci come si deve, vedremo se e contro chi usarli”
(Raffaele Lombardo – MPA – alleato di Berlusconi e Cuffaro.
E di Bossi!)

Per restare in tema, come si dice a Milano: sono proprio dei pistola!





Attenzione, pericolo!
Berlusconi lancia l’allarme sulle schede elettorali


postato da carnesalli | 09:07 | commenti (3)
politica, democrazia

lunedì, aprile 07, 2008
 
(Grazie Ciwa)
Farà il ministro delle riforme se vince B.
Ascoltatelo (parla di merda - che saremmo noi - di canaglie, di carogne e di fucili).
Votate Pd, per favore.
postato da carnesalli | 17:10 | commenti (2)
 
F.M. – (a) Futura Memoria / 10
(e non dite poi che non vi avevo avvisato)

Questo e' l'elenco dei candidati condannati o indagati presenti nelle liste del PdL NELLA SOLA LOMBARDIA!
.
Tutti questi signori sono in una posizione sicura, cioè verranno sicuramente eletti; se PdL e LegaNord vinceranno le elezioni, andranno addirittura al governo!
.
---------------------------------------------------
GIAMPIERO CANTONI (n. 6 SENATO)
Da ex presidente della BNL è stato inquisito e arrestato per corruzione e bancarotta fraudolenta. Ha patteggiato la pena per 2 anni ed ha dovuto risarcire 800 milioni di lire.
http://it.wikipedia.org/wiki/Gianpiero_Cantoni
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MARCELLO DELL’UTRI (n.7 SENATO)
False fatture e frode fiscale
Condannato in Cassazione per false fatture e frode fiscale a due anni e tre mesi di reclusione (patteggiando la pena ed usufruendo dello sconto di pena pari ad un terzo) a Torino
Tentata estorsione
È stato condannato in primo grado a Milano a due anni di reclusione per tentata estorsione ai danni di Vincenzo Garraffa (imprenditore trapanese), con la complicità del boss Vincenzo Virga (trapanese anche lui). Il 15 maggio 2007 la terza corte d'appello di Milano conferma la condanna a due anni.[6].
Concorso esterno in associazione mafiosa
• In data 11 dicembre 2004, il tribunale di Palermo ha condannato Marcello Dell'Utri a nove anni di reclusione con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il senatore è stato anche condannato a due anni di libertà vigilata, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni (per un totale di 70.000 euro) alle parti civili, il Comune e la Provincia di Palermo.
http://it.wikipedia.org/wiki/Marcello_Dell'Utri
-------------------------------------------------------------

ROMANO COMINCIOLI (n. 9 SENATO)
Compagno di scuola e poi manager e prestanome di Silvio Berlusconi, in contatto con Gaspare Gambino (imprenditore siciliano vicino al cosiddetto "cassiere romano di Cosa nostra" Pippo Calò), per i suoi rapporti con Cosa nostra e banda della Magliana venne imputato a Roma, poi assolto. Accusato poi di bancarotta fraudolenta, è stato latitante per alcune settimane. Infine imputato nel processo per le false fatture di Publitalia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Romano_Comincioli
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ANTONIO TOMASSINI (n. 12 SENATO)
È stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni di carcerazione per falso.
http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Tomassini
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SALVATORE SCIASCIA (n. 16 SENATO)
Salvatore Sciascia, direttore centrale degli affari fiscali della Fininvest, venne condannato assieme a Paolo Berlusconi ed al dirigente del gruppo Alfredo Zuccotti per aver pagato una somma complessiva pari a 330 milioni delle vecchie lire ai militari della Guardia di Finanza per indurli a favorire la Fininvest in occasione di tre verifiche fiscali. Sentenza passata in giudicato, condanna definitiva della Cassazione il 7 nonembre 2001
Sciascia, che per questa vicenda era stato arrestato il 25 luglio del 1994, aveva ammesso da subito il pagamento della provvigione e, interrogato dall'allora pm Antonio Di Pietro, aveva spiegato che ad autorizzare l'esborso era stato Paolo Berlusconi, salvando così Silvio
.
dall'articolo pubblicato il 13/03/2008 su http://www.unita'.it/
---------------------------------------------------------

ALFREDO MESSINA (n. 18 SENATO)
Vicepresidente Mediolanum (gruppo fininvest), indagato nella bancarotta HDC, referente fininvest nelle intercettazionei telefoniche con Deborah Bergamini e Luigi Crespi.
http://www.dsmilano.eu/home/index.ph...ato_confalonie
chiamato come testimone al processo Berlusconi-Mills, si avvale della facolta’ di non rispondere, perche’ indagato di reato connesso
http://www.lastampa.it/redazione/cms...9147girata.asp
.
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ANTONIO DEL PENNINO (n. 22 SENATO)
È stato condannato a: 2 mesi e 20 giorni (poi patteggiati) per finanziamento illecito ENIMONT e 1 anno 8 mesi e 20 giorni (poi patteggiati) per i finanziamenti illeciti alla metropolitana di Milano
http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Del_Pennino
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MASSIMO MARIA BERRUTI (CAMERA 2)
è stato inizialmente per un periodo capitano della Guardia di Finanza, nel nucleo speciale di polizia valutaria, incarico poi lasciato, dopo il 1985, anno in cui fu arrestato e indagato all'interno di una storia di tangenti ("scandalo Icomec") ma che alla fine lo vide solo momentaneamente assolto, lavorando prima come commercialista, in seguito come consulente nella Fininvest di Silvio Berlusconi, dove si occupò di società estere e del Milan
Per il lavoro svolto nel gruppo finanziario nel 1994 subì un arresto, relativamente all'inchiesta sulle tangenti alla Guardia di Finanza, venne accusato di favoreggiamento, di aver tentato di depistare le indagini, cercando di non far parlare i finanzieri arrestati sul caso riguardante la Fininvest. Dal processo ne uscì con inflitta una condanna a 10 mesi in primo grado, successivamente ridotta e venendo quindi ad una condanna definitiva di 8 mesi di carcere per favoreggiamento
http://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_Maria_Berruti
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RENATO FARINA (CAMERA 2)
La magistratura ha indagato sui rapporti da lui avuti con alcuni membri del Sismi (i servizi segreti militari).
Farina ha confermato di fare parte del Sismi dal 1999.
Il 2 ottobre 2006 l'ordine dei giornalisti lombardo lo sospende per un anno per aver pubblicato notizie false in cambio di denaro dal Sismi.
Nel dicembre 2006 il sostituto procuratore di Milano, Armando Spataro, ne chiede il rinvio a giudizio assieme ad altre 34 persone, nell'ambito dell'inchiesta sul rapimento dell'ex imam di Milano, Abu Omar.  Renato Farina (accusato di aver organizzato una falsa intervista con i magistrati con il solo scopo di raccogliere informazioni sull'indagine) deve rispondere invece di favoreggiamento.
Nel febbraio 2007 ha patteggiato la pena ed è stato condannato a sei mesi di reclusione.
Farina ha riconosciuto le accuse di favoreggiamento mosse a suo carico e, nel corso degli interrogatori, ha ammesso di essere stato pagato ripetutamente dal SISMI per le sue attività
http://it.wikipedia.org/wiki/Renato_Farina


Non male anche questo articolo di Furio Colombo
Vieni avanti Gramazio
Furio Colombo

Un ex fascista, il senatore Gramazio, due giorni fa ha selvaggiamente picchiato il Consigliere di Amministrazione di una Asl di cui fa parte, per esprimere il suo dissenso su un punto all’ordine del giorno di quel Cda. Se il fronte lepenista di Berlusconi dovesse vincere le elezioni, dando luogo alla prima vera aggregazione di destra populista e fascista dopo la seconda guerra mondiale in Europa, c’è un solo argomento che nonostante il senso di smarrimento e di paura, non potremo usare. Quello della sorpresa. Chi sono e che cosa saranno i vecchi-nuovi venuti della maggioranza politica italiana, se sgradevoli circostanze ce la butteranno addosso, lo sappiamo già adesso. Lo sappiamo non per pregiudizio, ma perché ne veniamo informati dagli stessi interessati ogni giorno. Molti, per esempio, potrebbero avere pensato che non ci saranno mai più editti bulgari e licenziamenti alla Rai a causa degli umori e degli ordini del presidente del Consiglio.

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postato da carnesalli | 09:24 | commenti (2)

venerdì, aprile 04, 2008
 
S – Il sogno spezzato…
(storie della mia storia)

Early Morning, April 4
Shot rings out in the Menphis sky
Free at last, they took your life
They could not take your pride.
(U2, Pride, 1984)
Il 4 aprile cui si riferisce la notissima Pride degli U2 è quello del 1968.
La vita, quella del reverendo Martin Luther King.
Un giorno qualsiasi,  per un uomo che qualsiasi non era.
I netturbini di Memphis, che da mesi chiedevano inutilmente al sindaco il riconoscimento dei loro diritti,  quella sera lo aspettavano per un comizio.
Giunse loro la notizia del suo assassinio.
Martin Luther King era nato ad Atlanta in Georgia  nel 1929, in un ambiente strettamente legato alla chiesa battista.
Cresciuto in un ambiente fortemente razzista come poteva esserlo quello del sud degli Stati Uniti durante la grande depressione, si rese presto conto che la vita per un bambino nero era diversa da quella dei suoi coetanei bianchi.
I divieti segnarono la sua infanzia: proibito parlare coi bianchi, scuole separati, entrate separate nei negozi…
Una costrizione opprimente: a quattordici anni un viaggio in autobus con la sua insegnante lo segnò in modo indelebile: ”durante il viaggio – racconta – salirono sull’autobus alcuni passeggeri bianchi e l’autista bianco ci ordinò di alzarci e di cedere il posto a loro.. E siccome non ci alzavamo abbastanza in fretta, prese a insultarci bestemmiando… Restammo in piedi per tutti i centoquaranta chilometri di percorso che restavano prima di Atlanta…
Il sogno giovanile di divenire avvocato cedette il posto ad una spinta più profonda, maturata lentamente: abbracciare la religione.
Ministro della Chiesa Battista, divenne presto famoso per le prediche con cui incitava i confratelli a combattere per i diritti civili, proponendo però un modello di lotta non violento, ispirato a Ghandi.
Ad un certo punto, la svolta.
Il 1° dicembre 1955 su un autobus di Montgomery, la sartina Rosa Parks rifiutò “con un atteggiamento calmo, sommesso e dignitoso”, scriverà poi, di lasciare libero il sedile su cui era seduta, riservato ai bianchi.
Venne arrestata.
Il reverendo  decise che era il momento di alzare la voce e accolse la proposta di boicottare i mezzi pubblici.
L’iniziativa ebbe un enorme successo: il 13 novembre 1956 le leggi che imponevano il regime segregazionista sugli autobus vennero dichiarate incostituzionali.
Fu una vittoria enorme per King e per il movimento dei diritti civili.
Negli anni King fu oggetto di attentati dinamitardi, aggressioni, sassaiole, percosse, minacce, arresti.
Nell’estate del 1963 al termine della marcia per il lavoro e la libertà, fu capace di radunare a Washington davanti al monumento a Lincoln una folla mai vista: 250.000 persone.
A quella folla consegnò il famoso discorso aperto dalle parole “I have a dream”: “ho un sogno, che un giorno questa nazione sorgerà e vivrà il significato vero del suo credo: noi riteniamo queste verità evidenti di per sé, che tutti gli uomini sono creati uguali”.
L’anno seguente ricevette il Nobel per la pace.
“Ebbene non so cosa accadrà d’ora in poi; ci aspettano giornate difficili. Ma davvero per me non ha importanza…Forse non ci arriverò assieme a voi. Ma stasera voglio che sappiate che noi come popolo, arriveremo alla terra promessa”.
Il 4 aprile 1968, il giorno dopo aver pronunciato queste parole, Martin Luther King rientrò stanco nella sua camera n. 306 del Lorraine Motel di Memphis. Doveva ancora scrivere il sermone per la domenica successiva e poi più tardi  lo aspettavano gli scioperanti  giù in città.
Dopo la cena si fece la barba, si annodò la cravatta e uscì a prendere un po’ d’aria suo balcone.
Chi lo aspettava fu freddo e preciso: la pallottola di grosso calibro lo raggiunse al mento, la morte fu praticamente istantanea.
Ma il suo sogno credo sia più vivo che mai.
Vorrei proporre di Martin Luther King non il solito discorso, che la gran parte conosce.
Ma un altro.
Meno conosciuto, ma che mi entusiasma:
“…di tanto in tanto io penso alla mia morte e al mio funerale. Non ci penso in maniera morbosa. Di tanto in tanto mi domando: “ che cosa vorrei che dicessero?”
E stamani lascio a voi la parola.
Quel giorno mi piacerebbe  che si dicesse: Martin Luther King  ha cercato di dedicare la vita a servire gli altri.
Quel giorno mi piacerebbe  che si dicesse: Martin Luther King ha cercato di amare qualcuno.
Vorrei che diceste quel giorno, che ho cercato di essere giusto sulle questioni della guerra.
Quel giorno vorrei che poteste dire che ho davvero cercato di dar da mangiare agli affamati.
E vorrei che poteste dire, quel giorno, che nella mia vita ho davvero cercato di vestire gli ignudi.
Vorrei che diceste, quel giorno, che ho davvero cercato nella mia vita, di visitare i carcerati.
Vorrei che diceste che ho cercato di amare e servire l’umanità.
Sì, se volete dire che sono stato una grancassa, dite che sono stato una grancassa per la giustizia. Dite che sono stato una grancassa per la pace. Sono stato una grancassa  per la rettitudine. E tutte le altre cose di superficie non conteranno. Non avrò denaro da lasciare dietro di me. Non avrò cose belle e lussuose della vita da lasciare dietro di me. Ma io voglio soltanto una vita impegnata da lasciarmi alle spalle. Ed è tutto quello che volevo dire.
Se riesco ad aiutare qualcuno mentre passo, se riesco a rallegrare qualcuno con un parola o un canto, se riesco a mostrare a qualcuno che sta andando nella direzione sbagliata, allora non sarò vissuto invano.
Se riesco a fare il mio dovere come dovrebbe un cristiano, se riesco a portare la salvezza a un mondo che è stato plasmato, se riesco a diffondere il messaggio come il Maestro ha insegnato, allora la mia vita non sarà stata invano”.
Il giorno dopo aver pronunciato queste parole verrà assassinato.
Tra mille anni, ma spero che qualcuno “quel giorno” possa dire le stesse cose di me.

postato da carnesalli | 09:06 | commenti (4)
memoria, persone

martedì, aprile 01, 2008
 
G – Gazebo

Sto passando (volentieri) molto del mio tempo tra gazebo e banchetti a distribuire materiale elettorale e a parlare con le persone.
Oppure facendo il passaparola.

Si parla di rimonta.
Che c’è indubbiamente.

Si parla di nuovo entusiasmo.
Ed anch’esso c’è, indubbiamente.

Chi sta in mezzo alla gente se ne accorge.

Però poi cammino per il centro di Milano e vedo che io sono al gazebo su uno sgabello, e il PDL ha affittato otto vetrine otto sontuosamente arredate nella via più centrale.

Si è parlato a lungo di sistema elettorale tedesco, o spagnolo, o di un ibrido tra i due.
Argomento importantissimo, certo, rispetto alla “porcata” che ci ritroviamo.

Ma continuiamo a dimenticarci del potere delle televisioni: secondo le stime più prudenti capace di spostare il cinque per cento dei voti.
Più o meno il distacco attuale…

Mi si dirà che anche l’ultima volta c’erano le televisioni.
Infatti il distacco era molto maggiore e il peso delle televisioni spostò una grande massa di consensi fino ad arrivare ad un quasi pareggio.
Fra quelli che guardano spesso la televisione, soprattutto anziani, il voto per Forza Italia raggiunse allora il 45%.

Del resto l'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni alla Rai e alle emittenti private ha di recente ammonito che serve un «immediato riequilibrio (mai avvenuto ndr) dell'informazione politica tra tutte le liste partecipanti alla campagna elettorale», in particolare nei tg, dove si nota un «forte squilibrio» nel rapporto tra formazioni maggiori e minori e tra Pdl e Pd, a vantaggio del primo.

Ma va, non ce ne eravamo accorti…

So benissimo che tv e stampa non sono tutto, ma resto convinto che malgrado lo sforzo e l’entusiasmo, con la forza delle televisioni Berlusconi vincerà ancora.

Io in un week end ho parlato con trenta persone.
Il TG5 in cinque minuti con otto milioni.

E allora sono certo importanti gli sforzi, i sistemi elettorali.

Ma sarà comunque anche questa volta il solito televoto all’italiana.

C.V.D.


RAI 2 1 - 4 -2008
(e non è uno scherzo...)
Il cuscino del cavaliere
Berlusconi lascia lo studio. In quel momento, un addetto della Rai leva il cuscino che era sulla sedia del cavaliere
***********************
P.S.
E' un pò una minchiata (scusate il francesismo) ma l'ho visto dappertutto e ho provato a farlo anch'io...
Beh, buono direi...



postato da carnesalli | 14:25 | commenti (9)
politica, democrazia

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