ABBECEDARIO A MODO MIO

ABBECEDARIO A MODO MIO


"IL CONTRARIO DELL'AMORE NON E' L'ODIO, MA L'INDIFFERENZA. IL CONTRARIO DELLA VITA NON E' LA MORTE,MA L'INDIFFERENZA QUALSIASI COSA SCEGLIATE, MIEI GIOVANI AMICI, NON SIATE INDIFFERENTI" E.Wiesel

Sono particolarmente sensibile ai problemi sociali e a quelli delle persone più deboli: faccio del mio meglio perché si affermino i diritti di cittadinanza, di libertà, di eguaglianza, di giustizia, del lavoro, allo studio, a essere curati.
Credo in una società aperta, solidale, protesa al futuro, ma un futuro di equità e fratellanza.
Credo che ciò debba essere raggiunto assieme a tutti gli uomini di buona volontà che non hanno una visione egoistica della vita.
Alla domanda posta dai versi di una canzone "...Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?", vorrei che di me si dicesse, parafrasando ancora i versi del medesimo cantautore: "Ha avuto la forza che serve a camminare, ...e comunque la sua parte l'ha potuta garantire".
(Introduzione de "Abbedecedario a modo mio", del sottoscritto, Euzelia edizioni)

lunedì 16 gennaio 2012

LUGLIO 2008

mercoledì, luglio 30, 2008
 
C - COCCODRILLI
Anche i coccodrilli si arrabbiano
(storia di lacrime finte e di morti veri)
Malgrado i roboanti proclami sulle magnifiche sorti e progressive dell’azione di contrasto all’immigrazione clandestina (altrimenti autorevolmente detta “cannonate agli immigrati”), malgrado il clima xenofobo che ci rimprovera anche l'Europa (e prima l'Onu, il Vaticano, Amnesty...), se ci illudiamo di vincere qualche battaglia mostrando la faccia feroce, è evidente che siamo destinati a perdere la guerra.
O forse, meglio, intanto la perdono loro, gli immigrati (che come è inevitabile che sia, continuano a scappare dalle loro terre, dalla miseria e dalle guerre. E’ la vita: si chiama istinto di conservazione).
E’ di ieri infatti l’ennesima strage, l’ennesima carretta che ha vomitato in mare l’ennesimo carico di morte, di donne e bambini senza vita (centinaia dall’inizio dell’anno) .
Nemmeno chi c’era su quella carretta sa con precisione quanti abbiano perso la vita durante la traversata su quel guscio in legno (lungo pochi metri con decine di persone a bordo).
Ma si sa dei bambini strappati alle braccia delle mamme per gettarli in mare come un carico ormai inutile e pesante.
Ha raccontato un padre: ”Ci avevano assicurato che il viaggio sarebbe stato di due giorni, e invece…non c’era più cibo, più acqua e i miei figli non facevano altro che chiedere da bere”, così racconta uno dei supestiti (appartenente al genere umano, anagraficamente africani, forse di nazionalità liberiana)
Era partito dalla miseria e dalla violenza con un miraggio..
Non dice più nulla: non c’è più nulla da raccontare. Non ha più soldi, non ha futuro, non ha nemmeno una bara su cui piangere suo figlio.
Allora diciamo basta!
Basta coi titoli dei giornali sulle “tragedie del mare”, come se quei morti fossero vittime del mare mosso durante una crociera…
Basta coi servizi strappalacrime dei telegiornali, che un minuto dopo si occupano d’altro…
Basta con le nostre lacrime di circostanza (si “porta molto” l’occhio umido in queste occasioni), che si asciugano velocissimamente, forse per non sciupare il trucco (e non chiamiamole più di coccodrillo: ormai si vergognano anche loro)…
Basta con chi rende impossibile l’ingresso legale di questi uomini e poi indossa la foglia di fico del voto agli immigrati (se benestanti, beninteso!)…
Basta con le barbare proposte per cui i bambini che arrivano non dovrebbero urlare come sanno “sto affogando” ma sillabare in perfetto meneghino “son dree a negaa” per essere accettati…
Basta col nostro perbenismo di cartone e la nostra “carità” fasulla (che corsa ai Telethlon…)
Ci ritroviamo a dire sempre le stesse cose. E le parole in queste circostanze, sono stanche: sempre le solite, all’infinito.
Le responsabilità non possono essere sempre e solo di altri, di chi specula.
Sono anche nostre, dei nostri egoismi, delle nostre leggi ingiuste e inadeguate.
Bisogna creare le condizioni perché le persone non scappino dalle loro terre.
Ma che chi scappa dalla guerra, dalla fame, dalle malattie non finisca affogata nei nostri mari.
Creare un cambiamento andando alla radice del fenomeno, chiedendosi il perchè e non limitandosi ai proclami.
La questione non può essere affrontata a pezzi: altrimenti non si continua a far altro che prendere in giro i poveri, i disperati in cerca di un futuro migliore.
Ogni sette secondi in qualche parte del mondo un bambino muore per gli effetti diretti o indiretti della fame. Ogni quattro minuti un uomo perde la vista per mancanza di vitamina A.
Proviamo a partire da qui.
Chissà che qualche idea non ci venga…Non è poi così difficile…
Intanto ancora corpi abbandonati sulla spiaggia spinti dalle onde del mare come relitti, o di piccole rom lasciate sulla spiaggia tra l'indifferenza dei più…
Immigrati, col loro nome e cognome sconosciuti, sono morti così.
Per il miraggio di raggiungere l’Italia hanno tentato il tutto per tutto, hanno messo a rischio la loro vita e probabilmente i loro pochi averi.
Chissà chi e cosa si lasciano alle spalle e da cosa volevano fuggire che fosse peggio dei vari Borghezio di casa nostra.
E del borghezio che vive in noi…
Onorevole ministro Calderoli, odontoiatra di fama, costituente eccelso, attualmente ministro per la semplificazione (dei ragionamenti, credo) e prima le riforme (tranne quella più necessaria, quella della decenza) che ha chiesto di affrontare il problema degli immigrati con le cattive (perchè con le buone nell'ultimo anno il Mare nostro è diventato un cimitero di centinaia di cadaveri), per quel poco che conta, sappia che lei non mi rappresenta.
Anzi, mi fa proprio ribrezzo.

Vacanze a tutti.
Buone, non so...

postato da carnesalli | 08:56 | commenti (14)
sfoghi, controcanto

venerdì, luglio 25, 2008
 
S- Sogno o son desto?



















postato da carnesalli | 08:59 | commenti (1)

giovedì, luglio 24, 2008
 
L’impunito impunibile
Maria Novella Oppo
Dunque d’ora in avanti Berlusconi è fuori legge per legge. Come se non bastasse quello che ha combinato prima. Per limitarci al solo campo televisivo, ha violato i limiti imposti dalla normativa italiana, le sentenze della corte costituzionale prima e quella della corte europea dopo. Ha trasmesso su tutto il territorio nazionale quando la legge lo proibiva, solo perché era amico di Craxi. E dopo aver acquisito immense ricchezze, ha impedito a qualsiasi altro imprenditore di farsi avanti, fino al punto che ancora oggi occupa illegalmente le frequenze di Italia7. E nessuno glielo può impedire, né i giudici comunisti, né il Parlamento o qualsiasi altra istituzione. E abbiamo volutamente tralasciato lo stalliere mafioso, le società segrete, le frodi fiscali (operate dai suoi dipendenti a sua insaputa), i giudici comprati dal suo avvocato e tutte le altre imprese illegali dei suoi più stretti collaboratori. E questo quando era ancora vittima della feroce persecuzione giudiziaria, che lo ha visto prima impunito e ora addirittura impunibile.
postato da carnesalli | 09:22 | commenti (5)

martedì, luglio 22, 2008
 
"Io vorrei essere molto chiaro: questa nostra ipotesi legislativa non è né molto urgente né poco urgente. Questo disegno di legge a nostro avviso è giusto e lo stiamo facendo".
Parlando in Aula al Senato (dove sarà approvato questa sera) il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha difeso così il "Lodo", il disegno di legge per l'immunità alle quattro più alte cariche dello Stato che porta la sua firma.















Sogno Numero Due
di Fabrizio De André - Roberto Dané - Nicola Piovani;
(album: Storia di un impiegato)
Imputato ascolta,
noi ti abbiamo ascoltato.
Tu non sapevi di avere una coscienza al fosforo
piantata tra l'aorta e l'intenzione,
noi ti abbiamo osservato
dal primo battere del cuore
fino ai ritmi più brevi
dell'ultima emozione
quando uccidevi,
favorendo il potere
i soci vitalizi del potere
ammucchiati in discesa
a difesa della loro celebrazione.
E se tu la credevi vendetta
il fosforo di guardia
segnalava la tua urgenza di potere
mentre ti emozionavi nel ruolo più eccitante della legge
quello che non protegge
la parte del boia.
Imputato,
il dito più lungo della tua mano
è il medio
quello della mia
è l'indice,
eppure anche tu hai giudicato.
Hai assolto e hai condannato
al di sopra di me,
ma al di sopra di me,
per quello che hai fatto,
per come lo hai rinnovato,
il potere ti è grato.
Ascolta
una volta un giudice come me
giudicò chi gli aveva dettato la legge:
prima cambiarono il giudice
e subito dopo
la legge.
Oggi, un giudice come me,
lo chiede al potere se può giudicare.
Tu sei il potere.
Vuoi essere giudicato?
Vuoi essere assolto o condannato?


postato da carnesalli | 14:18 | commenti (3)

domenica, luglio 20, 2008
 
 postato da carnesalli | 11:23 | commenti (4)
controcanto

venerdì, luglio 18, 2008
 
Eravamo "sicuri".... *

 3,2 miliardi di euro tagliati dalla Finanziaria alla sicurezza.
Il Cocer Esercito: "Oltre i tagli, 8 mila volontari disoccupati e 40 mila pensionati coatti"
(ma continua la caccia ai rom...)
* che sarebbe finita così...

postato da carnesalli | 09:30 | commenti (1)
politica, controcanto

mercoledì, luglio 16, 2008
 

postato da carnesalli | 09:27 | commenti (1)

venerdì, luglio 11, 2008
 
S - Schifo

Hanno violentato la Costituzione.
Due volte solo ieri.

Intanto come ci hanno fatto notare gli europarlamentari (noi eravamo distratti dalle performance di alcune ministre…) che hanno esortato le autorità italiane «ad astenersi dal procedere alla raccolta delle impronte digitali dei rom, inclusi i minori e dall'utilizzare le impronte digitali già raccolte in attesa dell'imminente valutazione delle misure previste annunciata dalla Commissione, in quanto questo costituirebbe chiaramente un atto di discriminazione diretta fondata sulla razza e l'origine etnica».

E poi con la precipitosa approvazione dell’ennesima legge “ad personam” che garantisce l’immunità totale ad un sola persona.
E solo a quella.
Vergognoso. Imbarazzante.
E per fortuna che l’intervento della PDL in Aula non è stato affidato – come previsto in un primo tempo – al deputato Bocchino…
Di questi tempi, sarebbe stata davvero l’eterogenesi dei fini…
Maggioranza naturalmente compatta.
Come ha detto ieri elegantemente il deputato Barbareschi: “abbiamo messo solo mignotte nei posti chiave”.

postato da carnesalli | 09:22 | commenti (4)
politica, legalita, sfoghi, democrazia, controcanto

martedì, luglio 08, 2008
 
Il signore si che se ne intende..
E' di ieri la notizia della distribuzione, da parte dello staff della Casa Bianca (quindi del Presidente Bush), di un "press kit" ai giornalisti presenti al G8 in Giappone. In esso è contenuta anche una breve biografia di Silvio Berlusconi, sembra tratta dalla "Encyclopedia of World Biography " aggiornata al mese scorso; in essa si legge, fra l'altro:
"Il premier italiano Silvio Berlusconi è stato uno dei più controversi leader nella storia di un Paese conosciuto per corruzione governativa e vizio … un uomo d’affari con massicce proprietà e grande influenza nei media internazionali … Berlusconi era considerato da molti un dilettante in politica che ha conquistato la sua importante carica solo grazie alla notevole influenza sui media nazionali finché non ha perso il posto nel 2006 … È odiato da molti ma rispettato da tutti almeno per la sua "bella figura", ha trasformato il suo senso degli affari e la sua influenza in un impero personale che ha prodotto il governo italiano di più lunga durata e la sua posizione di persona più ricca del Paese … Guadagnava i soldi organizzando spettacoli di marionette per cui faceva pagare il biglietto di ingresso, si era messo a vendere aspirapolvere, a lavorare come cantante sulle navi da crociera, a fare ritratti fotografici e anche i compiti di altri studenti in cambio di soldi".
La Casa Bianca ovviamente si è poi scusata...
postato da carnesalli | 15:02 | commenti (4)
politica

lunedì, luglio 07, 2008
 
Comunque la si pensi, la memoria aiuta
Per i morti di Reggio Emilia


Lauro Farioli

Afro TondelliMarino Serri

Ovidio Franchi
_________________________
.
.
.
.
..







[1961]
Testo e musica di Fausto Amodei
.Compagno cittadino, fratello partigiano,
teniamoci per mano in questi giorni tristi:
di nuovo a Reggio Emilia, di nuovo là in Sicilia
son morti dei compagni per mano dei fascisti.
Di nuovo, come un tempo, sopra l’Italia intera
urla il vento e soffia la bufera.
A diciannove anni è morto Ovidio Franchi
per quelli che son stanchi o sono ancora incerti.
Lauro Farioli è morto per riparare al torto
di chi si è già scordato di Duccio Galimberti.
Son morti sui vent’anni, per il nostro domani:
son morti come vecchi partigiani.
Marino Serri è morto, è morto Afro Tondelli,
ma gli occhi dei fratelli si son tenuti asciutti.
Compagni, sia ben chiaro che questo sangue amaro
versato a Reggio Emilia, è sangue di noi tutti
Sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi,
come fu quello dei fratelli Cervi.
Il solo vero amico che abbiamo al fianco adesso
è sempre quello stesso che fu con noi in montagna,
ed il nemico attuale è sempre e ancora eguale
a quel che combattemmo sui nostri monti e in Spagna
Uguale è la canzone che abbiamo da cantare:
Scarpe rotte eppur bisogna andare.
Compagno Ovidio Franchi, compagno Afro Tondelli,
e voi, Marino Serri, Reverberi e Farioli,
dovremo tutti quanti aver, d’ora in avanti,
voialtri al nostro fianco, per non sentirci soli.
Morti di Reggio Emilia, uscite dalla fossa,
fuori a cantar con noi Bandiera rossa,
fuori a cantar con noi Bandiera rossa!
postato da carnesalli | 19:31 | commenti (1)
memoria

domenica, luglio 06, 2008
 
I - Indovinello

Chi sarà l'editore (non per merito suo ma per corruzione di giudici) di questo settimanale, a essere gentili, indecente?
(Leggi questo articolo di Dijana Pavlovic, "Un Panorama agghiacciante")

postato da carnesalli | 18:19 | commenti (3)
societa, democrazia, controcanto

sabato, luglio 05, 2008
 

(grazie a Pippo Civati per la segnalazione)
postato da carnesalli | 20:02 | commenti

mercoledì, luglio 02, 2008
 
Non c'è limite al peggio
Oggi si è espresso al Senato il voto della vergogna.
La maggioranza ha votato compatta a favore della legge 'blocca-processi', piegando il capo al volere di Silvio Berlusconi
Nessun cittadino si aspettava un decreto contro la loro sicurezza.
Travaglio, durante la trasmissione Passaparola di ieri, ha fornito un elenco esaustivo dei reati che la macchina della giustizia deve obbligatoriamente 'ignorare'.
Li riporto di seguito, uno sull'altro, come si fa per un elenco mortuario, perché oggi muore una parte di democrazia di questo Paese.
- aborto clandestino
- abuso d'ufficio
- adulterazione di sostanze alimentari
- associazione per delinquere
- bancarotta fraudolenta
- calunnia
- circonvenzione di incapace
- corruzione
- corruzione giudiziaria – è quella per cui Silvio Berlusconi ha fatto questo decreto
- detenzione di documenti falsi per l'espatrio
- detenzione di materiale pedo-pornografico
- estorsione
- falsificazione di documenti pubblici
- frodi fiscali
- furto con strappo
- furto in appartamento
- immigrazione clandestina ('pensate, dopo tutte le menate che fanno con la storia dell'immigrazione clandestina, adesso sospendono i processi' – Marco Travaglio)
- incendio e incendio boschivo
- intercettazioni illecite
- maltrattamenti in famiglia
- molestie
- omicidio colposo per colpa medica
- omicidio colposo per norme sulla circolazione stradale vietata ('tutti quelli che stendono la gente per la strada ubriachi, bene quelli non li si processa' – Marco Travaglio)
- peculato
- porto e detenzione di armi anche clandestine
- rapina
- reati informatici
- ricettazione
- rivelazioni di segreti d'ufficio
- sequestro di persona
- sfruttamento della prostituzione
- somministrazione di reati pericolosi
- stupro e violenza sessuale
- traffico di rifiuti
- truffa alla Comunità Europea
- usura
- vendita di prodotti con marchi contraffatti
- violenza privata
Tutti questi, essendo puniti con pene inferiori ai dieci anni, vengono sospesi.
Per sospendere il processo di un cittadino, Silvio Berlusconi, l'Associazione Magistrati ha calcolato che ne verranno sospesi circa centomila.
postato da carnesalli | 15:40 | commenti (4)
politica, legalita, democrazia

martedì, luglio 01, 2008
 
Impronte bimbi  rom: “proposta indecente”
(Famiglia cristiana dixit)

Il Cardinal Martini ci ricordava – ma forse bastava il buon senso – che era necessario valutare non il singolo provvedimento di un partito politico o di un governo – magari contraddicente la vita personale di chi lo propone – quanto il suo progetto complessivo di società.

Di sepolcri imbiancati che vogliono imporre regole di vita che per primi disattendono è pieno il mondo
Allora: va bene (cioè, veramente non va bene) “compiacere” il Vaticano su singole questioni, ma quanto proposto è poi coerente con un disegno complessivo?

A parte le contraddizioni personali – conviventi contrari ai dico… - quale modello di società propongono questi signori del Popolo delle Libertà?

Arroganza, razzismo, impunità, privilegi…
E da ultimo la fantomatica questione “sicurezza” e in particolare l’attacco a immigrati e Rom (e la decisione di prendere le impronte digitali ai bambini: per la prima volta nella storia d'Italia, a parte le leggi razziali..., viene colpito un "gruppo" di persone non per il fatto di aver fatto qualcosa ma di "essere" qualcuno).
Dopo la bocciatura dell’Unione europea e di molte associazioni per i diritti umani, perfino la rivista “Famiglia Cristiana” – che questa volta mi trova totalmente d’accordo - riprende i cosiddetti “ministri cattolici” del governo Berlusconi, che si sono sdraiati sulle posizioni definite “razziste” della Lega, in questa e in altre questioni. «Alla prima prova d’esame i ministri “cattolici” del governo del Cavaliere escono bocciati, senza appello – si legge nell’editoriale, che spiega -. Per loro la dignità dell’uomo vale zero. Il principio della responsabilità di proteggere (cioè, il riconoscimento dell'unità della famiglia umana e l'attenzione per la dignità d’ogni uomo e donna), ampiamente illustrato da papa Benedetto XVI all'Onu, è carta straccia. Nessuno che abbia alzato il dito a contrastare Maroni e l'indecente proposta razzista di prendere le impronte digitali ai bambini rom».
«Avremmo dato credito al ministro -prosegue il giornale dei Paolini- se, assieme alla schedatura, avesse detto come portare i bimbi rom a scuola, togliendoli dagli spazi condivisi coi topi. Che aiuti ha previsto? Nulla. Il prefetto di Roma, Carlo Mosca, s'è rifiutato di schedare, il presidente del Veneto, Galan, ha parlato di “fantapolitica”, ma il ministro non arretra d'un millimetro. Non stupisce, invece, il silenzio della nuova presidente della commissione per l'Infanzia, Alessandra Mussolini (non era più adatta Luisa Santolini, ex presidente del Forum delle famiglie?), perché le schedature etniche e religiose fanno parte del Dna familiare e, finalmente, tornano a essere patrimonio di governo».
L’editoriale prosegue impietoso anche verso il premier: «Non sappiamo cosa ne pensi Berlusconi: permetterebbe che agenti di polizia prendessero le impronte dei suoi figli o dei suoi nipotini? A sessant'anni dalle leggi razziali, l'Italia non ha ancora fatto i conti con le sue tragiche responsabilità (non ce ne siamo vergognati abbastanza). In particolare, quei conti non li ha fatti il centrodestra al governo, se un ministro propone il concetto di razza nell’ordinamento giuridico. Perché di questo si tratta. Come quando i bambini ebrei venivano identificati con la stella gialla al braccio, in segno di pubblico ludibrio».
«Oggi, con le impronte digitali, uno Stato di polizia - denuncia ancora “Famiglia cristiana” - mostra il volto più feroce a piccoli rom, che pur sono cittadini italiani. Perché non c'è la stessa ostinazione nel combattere la criminalità vera in vaste aree del Paese? Rende meno, forse, politicamente?». La rivista cattolica ripete quindi concetti espressi anche da esponenti della sinistra oggi extraparlamentare, che avevano già posto l’accento sul silenzio verso la continua espansione della criminalità organizzata nel Paese, dalla Mafia alla Camorra, all’Ndrangheta, che come confermano diverse relazioni delle forze dell’ordine ha ormai Pil superiori ad alcuni Stati europei.
«La schedatura di un bambino rom, che non ha commesso reato, viola la dignità umana. Così come la proposta di togliere la patria potestà ai genitori rom è una forzatura del diritto: nessun Tribunale dei minori la toglierà solo per la povertà e le difficili condizioni di vita. È giusto reprimere, con forza, chi nei campi nomadi delinque, ma le misure di Maroni non servono a combattere l'accattonaggio (che non è reato). C'è un solo modo perché i bambini rom non vadano a rubare: mandarli a scuola. Qui, sì, ci vorrebbe un decreto legge perché, ogni mattina, pulmini della polizia passassero nei campi nomadi a raccoglierli. Per la sicurezza sarebbero soldi ben spesi». «Quanto alle impronte, se vogliamo prenderle, cominciamo dai nostri figli; ancor meglio, dai parlamentari: i cittadini saprebbero chi lavora e chi marina, e anche chi fa il furbo, votando al posto di un altro. L'affossa “pianisti” -conclude “Famiglia cristiana”- sarebbe l'unico “lodo” gradito agli italiani».

Non avrei saputo dir meglio.
postato da carnesalli | 14:31 | commenti (7)
pruriti, democrazia
 
Impronte bimbi  rom: “proposta indecente”
(Famiglia cristiana dixit)

Il Cardinal Martini ci ricordava – ma forse bastava il buon senso – che era necessario valutare non il singolo provvedimento di un partito politico o di un governo – magari contraddicente la vita personale di chi lo propone – quanto il suo progetto complessivo di società.

Di sepolcri imbiancati che vogliono imporre regole di vita che per primi disattendono è pieno il mondo
Allora: va bene (cioè, veramente non va bene) “compiacere” il Vaticano su singole questioni, ma quanto proposto è poi coerente con un disegno complessivo?

A parte le contraddizioni personali – conviventi contrari ai dico… - quale modello di società propongono questi signori del Popolo delle Libertà?

Arroganza, razzismo, impunità, privilegi…
E da ultimo la fantomatica questione “sicurezza” e in particolare l’attacco a immigrati e Rom (e la decisione di prendere le impronte digitali ai bambini: per la prima volta nella storia d'Italia, a parte le leggi razziali..., viene colpito un "gruppo" di persone non per il fatto di aver fatto qualcosa ma di "essere" qualcuno).
Dopo la bocciatura dell’Unione europea e di molte associazioni per i diritti umani, perfino la rivista “Famiglia Cristiana” – che questa volta mi trova totalmente d’accordo - riprende i cosiddetti “ministri cattolici” del governo Berlusconi, che si sono sdraiati sulle posizioni definite “razziste” della Lega, in questa e in altre questioni. «Alla prima prova d’esame i ministri “cattolici” del governo del Cavaliere escono bocciati, senza appello – si legge nell’editoriale, che spiega -. Per loro la dignità dell’uomo vale zero. Il principio della responsabilità di proteggere (cioè, il riconoscimento dell'unità della famiglia umana e l'attenzione per la dignità d’ogni uomo e donna), ampiamente illustrato da papa Benedetto XVI all'Onu, è carta straccia. Nessuno che abbia alzato il dito a contrastare Maroni e l'indecente proposta razzista di prendere le impronte digitali ai bambini rom».
«Avremmo dato credito al ministro -prosegue il giornale dei Paolini- se, assieme alla schedatura, avesse detto come portare i bimbi rom a scuola, togliendoli dagli spazi condivisi coi topi. Che aiuti ha previsto? Nulla. Il prefetto di Roma, Carlo Mosca, s'è rifiutato di schedare, il presidente del Veneto, Galan, ha parlato di “fantapolitica”, ma il ministro non arretra d'un millimetro. Non stupisce, invece, il silenzio della nuova presidente della commissione per l'Infanzia, Alessandra Mussolini (non era più adatta Luisa Santolini, ex presidente del Forum delle famiglie?), perché le schedature etniche e religiose fanno parte del Dna familiare e, finalmente, tornano a essere patrimonio di governo».
L’editoriale prosegue impietoso anche verso il premier: «Non sappiamo cosa ne pensi Berlusconi: permetterebbe che agenti di polizia prendessero le impronte dei suoi figli o dei suoi nipotini? A sessant'anni dalle leggi razziali, l'Italia non ha ancora fatto i conti con le sue tragiche responsabilità (non ce ne siamo vergognati abbastanza). In particolare, quei conti non li ha fatti il centrodestra al governo, se un ministro propone il concetto di razza nell’ordinamento giuridico. Perché di questo si tratta. Come quando i bambini ebrei venivano identificati con la stella gialla al braccio, in segno di pubblico ludibrio».
«Oggi, con le impronte digitali, uno Stato di polizia - denuncia ancora “Famiglia cristiana” - mostra il volto più feroce a piccoli rom, che pur sono cittadini italiani. Perché non c'è la stessa ostinazione nel combattere la criminalità vera in vaste aree del Paese? Rende meno, forse, politicamente?». La rivista cattolica ripete quindi concetti espressi anche da esponenti della sinistra oggi extraparlamentare, che avevano già posto l’accento sul silenzio verso la continua espansione della criminalità organizzata nel Paese, dalla Mafia alla Camorra, all’Ndrangheta, che come confermano diverse relazioni delle forze dell’ordine ha ormai Pil superiori ad alcuni Stati europei.
«La schedatura di un bambino rom, che non ha commesso reato, viola la dignità umana. Così come la proposta di togliere la patria potestà ai genitori rom è una forzatura del diritto: nessun Tribunale dei minori la toglierà solo per la povertà e le difficili condizioni di vita. È giusto reprimere, con forza, chi nei campi nomadi delinque, ma le misure di Maroni non servono a combattere l'accattonaggio (che non è reato). C'è un solo modo perché i bambini rom non vadano a rubare: mandarli a scuola. Qui, sì, ci vorrebbe un decreto legge perché, ogni mattina, pulmini della polizia passassero nei campi nomadi a raccoglierli. Per la sicurezza sarebbero soldi ben spesi». «Quanto alle impronte, se vogliamo prenderle, cominciamo dai nostri figli; ancor meglio, dai parlamentari: i cittadini saprebbero chi lavora e chi marina, e anche chi fa il furbo, votando al posto di un altro. L'affossa “pianisti” -conclude “Famiglia cristiana”- sarebbe l'unico “lodo” gradito agli italiani».

Non avrei saputo dir meglio.
postato da carnesalli | 14:27 | commenti
politica, pruriti, democrazia

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