ABBECEDARIO A MODO MIO

ABBECEDARIO A MODO MIO


"IL CONTRARIO DELL'AMORE NON E' L'ODIO, MA L'INDIFFERENZA. IL CONTRARIO DELLA VITA NON E' LA MORTE,MA L'INDIFFERENZA QUALSIASI COSA SCEGLIATE, MIEI GIOVANI AMICI, NON SIATE INDIFFERENTI" E.Wiesel

Sono particolarmente sensibile ai problemi sociali e a quelli delle persone più deboli: faccio del mio meglio perché si affermino i diritti di cittadinanza, di libertà, di eguaglianza, di giustizia, del lavoro, allo studio, a essere curati.
Credo in una società aperta, solidale, protesa al futuro, ma un futuro di equità e fratellanza.
Credo che ciò debba essere raggiunto assieme a tutti gli uomini di buona volontà che non hanno una visione egoistica della vita.
Alla domanda posta dai versi di una canzone "...Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?", vorrei che di me si dicesse, parafrasando ancora i versi del medesimo cantautore: "Ha avuto la forza che serve a camminare, ...e comunque la sua parte l'ha potuta garantire".
(Introduzione de "Abbedecedario a modo mio", del sottoscritto, Euzelia edizioni)

lunedì 16 gennaio 2012

SETTEMBRE 2006

giovedì, settembre 28, 2006
 
G – Giro giro (tondo?)



Primo girotondo della destra.
Bella idea. Originale: nessuno ci aveva ancora pensato.

Ieri tutti (?) in piazza a Roma per protestare contro una finanziaria che ancora non conosce neppure Prodi….
(Del resto già si sono levati alti lai da Letizia Moratti, colei che solo sei mesi fa aveva lasciato senza copertura finanziaria financo gli esami di maturità…)

Capisco il tondo: immagino sia riferito al girovita di Teodoro Bontempo, detto “er pecora” (nomen omen: a Milano quando uno fa qualcosa perché non ha niente di meglio da fare od è inutile si dice che “ga il bon temp” ha il “buon tempo”).
Capisco meno il giro: tutti assieme non erano neppure sufficienti ad abbracciare l’obelisco di P.zza Montecitorio…

Ignazio La Russa – noto intellettuale della destra – ha precisato che non si trattava di un banale girotondo (robaccia di sinistra), bensì di un ben più elevato “carosello tricolore” (e ti pareva).

Ecco, ora si spiega: era un carosello, un fatto pubblicitario.
Resta da capire per pubblicizzare cosa.

Fosse stata la Lega si poteva pensare ad una nuova marca di vin brulè, o di polenta taragna.
Fosse stata Forza Italia una nuova marca di finanziaria col buco, o una ennesima legge ad personam.
Ma An?

Che sia un nuovo tipo di olio di ricino, pensato per smaltire l’eccesso di demagogia?

postato da carnesalli | 10:51 | commenti (9)
politica, controcanto

martedì, settembre 19, 2006
 
Shhhhhh, procede tutto a gonfie vele...

postato da carnesalli | 16:11 | commenti (6)

venerdì, settembre 15, 2006
 
B – Bella ciao…
Chi ricorda ancora il famoso editto berlusconiano da Sofia e quel Bella ciao canticchiato a mezza bocca da Michele Santoro, che gli costò il posto?

Ieri sera un pezzo importante dell’informazione italiana è tornato al suo posto.

Si, va bene, ogni tanto litigano un po’.
D’accordo, ci sono Mastella e Capezzone.
Forse non avremo il socialismo domani.

Ma dopo quattro anni di esilio (con Socci e altre amenità simili), panini e pappe precotte, da  milanese dico: grazie Michele Santoro dello spendido pezzo di giornalismo visto ieri sera.

Speriamo che l’aria cambi davvero.

P.S. intanto riparte la Gabanelli ed è tornato Dario Fo con un ciclo sulla storia dell’arte…

postato da carnesalli | 08:48 | commenti (6)

martedì, settembre 05, 2006
 
Mi sembrava di essere riuscito in qualche modo a ricomporre i pezzi impazziti del mio puzzle (e ci sono momenti nei quali impazziscono, proprio come le cellule).
Faticosamente e caparbiamente avevo messo insieme i pezzi e avevo visto comparire – seppur confusamente – una figura.
Ero io!
Mi pareva perfino di intravedere una luce, sempre più forte, e piano piano il motore recuperava giri.

Come un funambolo avevo recuperato equilibrio e camminavo finalmente spedito.
(Molti sanno di cosa parlo).

Nuovi orizzonti mi si aprivano: nuovo lavoro (finalmente, speriamo bene…), nuova casa (più spazio…), un nuovo impegno cultural-politico, vacanze splendide (perché no?)…

Qualche giorno fa “qualcuno” ha scosso violentemente la fune, e io sono tornato ad essere là in cima, pericolosamente sospeso nel vuoto, senza equilibrio.

Una persona a me molto vicina è stata operata d’urgenza al cervello.
Cancro.
Maligno.
Certamente progressivo.

Lo so: sarà come accendere una candela e vedere la fiamma affogare poco a poco nella sua stessa cera.

Mi è venuta alla mente una poesia di Brecht:

Il giorno sta alle porte,
già è qui vento di notte
altro mattino non verrà.

Non vi lasciate illudere
che è poco, la vita.
Bevetela a grandi sorsi.
Non vi sarà bastata
Quando dovrete perderla.

La vita è la più grande:
nulla sarà più vostro.
Non vi fate sedurre
da schiavitù e da piaghe.

Ecco, lui è così: grandi sorsi e poche seduzioni.
E certamente la vita non gli sarà bastata.

Ma quelle cellule impazzite nessuno potrà ricomporle…

(Tra qualche giorno cambio lavoro, tra poche settimane cambierò casa.
E poi questa cosa che mi ha molto scosso…
Sarà un periodo di sole brevi incursioni virtuali.
Ma non perdiamoci di vista…)


postato da carnesalli | 11:27 | commenti (10)
sfoghi

Nessun commento:

Posta un commento