ABBECEDARIO A MODO MIO

ABBECEDARIO A MODO MIO


"IL CONTRARIO DELL'AMORE NON E' L'ODIO, MA L'INDIFFERENZA. IL CONTRARIO DELLA VITA NON E' LA MORTE,MA L'INDIFFERENZA QUALSIASI COSA SCEGLIATE, MIEI GIOVANI AMICI, NON SIATE INDIFFERENTI" E.Wiesel

Sono particolarmente sensibile ai problemi sociali e a quelli delle persone più deboli: faccio del mio meglio perché si affermino i diritti di cittadinanza, di libertà, di eguaglianza, di giustizia, del lavoro, allo studio, a essere curati.
Credo in una società aperta, solidale, protesa al futuro, ma un futuro di equità e fratellanza.
Credo che ciò debba essere raggiunto assieme a tutti gli uomini di buona volontà che non hanno una visione egoistica della vita.
Alla domanda posta dai versi di una canzone "...Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?", vorrei che di me si dicesse, parafrasando ancora i versi del medesimo cantautore: "Ha avuto la forza che serve a camminare, ...e comunque la sua parte l'ha potuta garantire".
(Introduzione de "Abbedecedario a modo mio", del sottoscritto, Euzelia edizioni)

lunedì 16 gennaio 2012

LUGLIO 2007

venerdì, luglio 27, 2007
 
C - Compiti delle vacanze
(riflessione estiva – dedicato a Giovanni e agli altri)

“Invecchiare è perseverare ostinati nella vita, andare avanti ad occhi chiusi verso non sai qual giorno, quale ultima scadenza. Rimanere nel vivere vuol dire che ti sei lasciato indietro un’ammucchiata di gente nel tuo continuo procedere di giorno dopo giorno (to say nothing about seconds), anno dopo anno; è come una gara ciclistica a cronometro, le partenze diseguali e lo snodarsi lungo la strada e qualcuno che non è che rimanga indietro in classifica, ma plof, cade, sparisce, se ne va.

Primo Nonno Pietro… Zia Teresa… Zio Enrico …Nonna Amabile…Zia Caterina…Zia Maria Giuseppina… Zio Walter… Nonna Domenica…
... e poi tuo babbo, che vegliasti fino alle quattro del mattino, con solo il suo cuore che pompava ancora, il resto morto, tutta la sua energia e la sua storia e la sua grande intelligenza e i suoi libri e la sua passione per la Storia, e la Guerra d’Africa e l’Ultima guerra e la sua prigionia in un lager tedesco e il suo rifiuto ad aderire alla Repubblica di Salò e il suo ritorno e tutto  e tutto e tutto, ridotto al solo cuore che pompava, tu-tum, tu-tum, e basta, tutto spento, con te che lo incitavi a morire, dai, dai, che non ne puoi più, hai diritto di riposarti, dai, dai, e poi un sussulto dei medici che constatano il decesso e il tuo uscire alle cinque della mattina in quel freddo di novembre senza sapere cosa fare, dove andare.

E’ il rosario che si sgrana, ma naturale, il ciclo che si compie, l’età che è raggiunta, la gara a cronometro che si conclude, prima di te sono partiti, e prima arrivati. Ma allora gli amici, coetanei o quasi, perché?

Mantenersi vivo è davvero lasciarsi tutti questi dietro di sé, sentirsi più soli, vorresti averli tutti attorno, non è come più a vent’anni, quando tutti sono ancora vivi, e ti senti immortale, e la tua storia è infinita.
E’ adesso che devi fare i conti, è adesso che tiri le reti, è adesso che guardi intorno e dici: “Vè, quanti ne mancano”.
Finchè un giorno qualcuno dirà:”A ‘n srà mia vera?!”
E lo diranno di te.
Lo diranno per te.”
(Francesco Guccini, “Cittanova Blues”, Mondadori)

Buone Vacanze!

P.S. Come sempre, per chi sentirà l’incontenibile (sic) desiderio di leggere qualcosa, suggerisco di cliccare qui.
Lì troverà tutte le sciocchezze che ho scritto in questi anni…
postato da carnesalli | 10:33 | commenti (11)

martedì, luglio 24, 2007
 
C – Carrette del mare

Un amico mi ha segnalato il fondo comparso su “Avvenire” di venerdì scorso.
Lo trovo molto condivisibile e ne consiglio la lettura, anche perché molto attuale.

Solo un’obiezione: Avvenire è il giornale dei Vescovi.
Dov’erano quando è stata approvata la Bossi-Fini?
Dove sono quando esponenti della Lega vomitano insulti xenofobi e razzisti?
Dove sono quando esponenti di AN auspicano esattamente il contrario di quanto sostenuto in quelle righe?
Dove sono quelli che “io sono per la vita”: non sono vite quelle?

Molti autorevoli soloni sostengono che sia impossibile per un cristiano votare a sinistra.
Sarà.
Ma votare per quella gente, allora? Nessun disagio?

Perchè non organizziamo un bell’Immigraty day per vedere l’effetto che fa? 

Il dramma dell'immigrazione
Il vero contrasto resta nel soccorso locale
di Giuseppe Anzani

Quei barconi di fortuna, quelle carrette, quei gommoni che traversano il braccio di mare che separa l'Africa dalla Sicilia, carichi di corpi stremati e ammassati, inseguendo la "rotta della speranza" che incrocia il naufragio e la morte, sono l'immagine più disperante della migrazione clandestina e delle sue ricorrenti tragedie. Le contiamo, come anelli di un'infelice collana di sventure nelle cronache estive, provando un senso di desolata impotenza. I morti, gli annegati, i dispersi, dall'inizio dell'anno, sono più centinaia. Lampedusa scoppia, con i 300 arrivati nelle ultime ore. Saranno evacuati, trasferiti altrove, o forse rimpatriati, respinti, espulsi. L'indomani, niente ci rassicura che un'altra zattera non rovesci nell'acqua della spiaggia il suo carico umano di vite rischiate. E Lampedusa scoppierà di nuovo.

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postato da carnesalli | 11:32 | commenti (4)
politica, legalita, societa, persone, controcanto, villaggioglobale

venerdì, luglio 20, 2007
 
P.R.C. – piccola riflessione (in)cauta

Scusate lo sfogo: prendetelo pure come un “litigio” fra cugini.
Ma comincio a non poterne più.

Non ne hanno azzeccata una.
Eppure sono sempre lì a dare(ci) lezioni (ma de che?), a fare esami del sangue a destra e a manca (soprattutto a manca) per stabilire - improbabili esaminatori – il tasso di fedeltà (a cosa?)

A partire dalla scissione del 1991, fatta per “rifondare” il comunismo.
Compito ambizioso: e infatti la rifondazione non è alle viste.

Passando per la crisi di governo del 1998, che non ha portato da nessuna parte (se non ad un governo Berlusconi), decisa nientepopòdimeno – così ci dissero - che per le imprescindibili 35 ore (che fine hanno fatto?)

Ora dopo tanto pensare e tentennare di qua e di là stanno… facendo i Ds, sostanzialmente: un partito socialista.
Ma con quindici anni di ritardo.
Che in fondo sono sempre stati “socialisti massimalisti”, come si diceva una volta.
Prima ancora (siamo nel 1800) si sarebbero detti “sindacalisti rivoluzionari” alla Sorel, col culto dello sciopero generale, vera igiene del mondo.

Chiedere il massimo per non ottenere nulla.

Al punto, sempre al rilancio: sempre “più uno”.

In buona fede, per carità
Ma troppo spesso sterili.
Estensori di irrinunciabili proclami demagogici.
Arroccati in difesa di una identità nota e collaudata.

Saccenti grilli parlanti.

Loro ad  abbeverarsi alle fonti della purezza e della verità, il resto del mondo formato da reprobi (ricordate il socialfascismo?).
Ora non pretendo certo di avere ragione, ma che almeno mi si riconosca la buona fede!

Mi ricordano un po’ quei trita palle che al cinema ti raccontano sempre con la sicumera di chi la sa lunga la scena che viene dopo, e quasi sempre la sbagliano…

Sono stufo di prendere lezioni.
Se sbaglio, lo so fare da me.
Anche se loro – certo - sono bravissimi.

Scusate lo sfogo: dixit et anima salvavi.

P.S. ovviamente vale anche per i + 1 del “centro”

P.S. 1 – Libero don Bossi.
Rapiti di serie A e di serie B?
Intelligenze di serie A e serie B.
Ci raccontassero di Baldoni, ora.

postato da carnesalli | 09:55 | commenti (3)
sfoghi

giovedì, luglio 19, 2007
 
19 LUGLIO


P.S. Mi scusino Falcone e Borsellino, ma in qualche modo c'entra.
Ieri scorrevo i nomi dei primi "sostenitori" del Partito democratico.
Tra gi altri: Vittorio Foa, i genitori di Ilaria Alpi, Tina Anselmi, Khaled Fouad Allam, Carol Beebe Tarantelli, Franco Bernabè, Giovanni Bollea, Daria Bonfietti, Sandra Bonsanti, Francesco Saverio Borrelli, da Don Luigi Ciotti, da Franco Cordero, Leopoldo Elia, Maria Falcone, Massimiliano Fuksas, Gino Giugni, Vittorio Gregotti, Margherita Hack, Rita Levi Montalcini, Luigi Manconi, Ignazio Marino, Marcello Messori, Milly Moratti, Renzo Piano, Ermete Realacci,  Alfredo Reichlin, Massimo Rendina, Gianni Rivera, Giorgio Ruffolo, Marina Salomon,  Michele Salvati, Ivan Scalfarotto Angela e Folco Terzani, Chicco Testa, Rosario Trafiletti, Marco Venturi, Umberto Veronesi, Tullia Zevi.
E poi Nanni Moretti, Travaglio, Flores D'Arcais.
E ancora Vittorio Bachelet, Pietro Scoppola, Gad Lerner, Franca Chiaromonte...
Ho moltissimi dubbi al proposito, tante perplessità... e altrettante speranze.
Una sola certezza: non si può negare che sarà pieno di tante "belle" persone...
postato da carnesalli | 09:01 | commenti (2)
legalita, memoria, democrazia

mercoledì, luglio 18, 2007
 
V – Voglia di ferie

Notte insonne per il caldo.
Sul tram sfoglio svogliatamente il quotidiano.

Berlusconi: “Né io nè il mio governo, né direttamente né indirettamente, sapeva…”
Pollari (a proposito dell'ufficio di Pio Pompa): Un luogo riservato ma aperto … per incontrare i giornalisti creato d’intesa con l’autorità di governo … nel 2004”
Scommetto che sospettate chi mente…

Il Senatore Gustavo Selva (il signore che quando ha fretta non chiama l’8585 ma il 118): “non mi dimetto dal Senato perché me l‘hanno chiesto i miei amici…”
Senatore di Ambulanza nazionale…

Nella strage di Via D’Amelio sono coinvolti anche i servizi.
Ma và…?

Il Sole 24 ore ri-ri-richiede le dimissioni del governo.
Ancora?

Che voglia di ferie…

postato da carnesalli | 09:42 | commenti (2)

lunedì, luglio 16, 2007
 
C – Com’è?

Fior da fiore:

Verbale n. 07 – 43912 dell’agente Kavanaugh di Titusville (Usa):
“… stavo conducendo un’investigazione… quando mi sono diretto verso i bagni per aggiustare la radio di servizio.
Mi sono lavato le mani e non essendoci asciugamani sono entrato in una toilette per prendere della carta igienica. L’individuo che occupava quella accanto prima ha iniziato a spiarmi affacciandosi oltre il divisorio e quindi mi ha raggiunto…offrendomi 20 dollari per fargli sesso orale”.
Il parsimonioso pervertito è l’onorevole Robert Allen, coniugato con un figlio, ex dirigente dell’associazione dei boy scout, profondamente religioso, che ha costruito la sua carriera politica sulla “difesa dei valori morali della famiglia”.
Furioso oppositore dei matrimoni tra omosessuali è stato il primo firmatario della proposta di legge 1475 “contro i comportamenti libidinosi e lascivi”, che avrebbe tra ‘altro inasprito le pene per atti sessuali in luogo pubblico
E non è che l’ultimo di una lunga serie…

“Condanna confermata per Previti accusato di reati giudiziari per il Lodo Mondadori”
In sostanza – come per il caso Imi-Sir – ha corrotto dei Giudici con soldi della Fininvest perché Berlusconi potesse impadronirsi illegalmente della Mondadori.
Che continua a detenere illegalmente.
E non è che l’ultimo di una lunga serie…

Com’è che io che ho una moglie sola,
Com’è che io che non adesco poliziotti nei bagni pubblici (e tanto meno bambini),
Com’è che io che non corrompo giudici per acquisire case editrici,
Com’è che io che non urlo “assassino” ad un galantuomo nell’aula del Senato,
Com’è che io che pago le tasse,
Com’è che io che non trasmetto reality,
Com’è che io che non frequento la Gregoraci,
Com’è che io che non uso i servizi segreti per il mio tornaconto,
Com’è che io…
(continuate voi, è un bel gioco per l’estate)

Com’è che io passo per un pericoloso estremista, cultore dell’odio e della illibertà, disgregatore della società e rovina famiglie?
Com’è?


postato da carnesalli | 14:31 | commenti (2)
pruriti, controcanto

venerdì, luglio 13, 2007
 
R - Ragazzo mio
"Io sono uno che parla troppo poco, questo è vero, ma nel mondo c'è già tanta gente che parla, parla, parla sempre, che pretende di farsi sentire, e non ha niente da dire"
(Luigi Tenco, morto nel 1967, quarant'anni fa...)

RAGAZZO MIO 
Ragazzo mio, un giorno ti diranno che tuo padre
aveva per la testa grandi idee, ma in fondo, poi....
non ha concluso niente
non devi credere, no, vogliono far di te
un uomo piccolo, una barca senza vela
Ma tu non credere, no, che appena s'alza il mare
gli uomini senza idee, per primi vanno a fondo
Ragazzo mio...un giorno i tuoi amici ti diranno
che basterà trovare un grande amore
e poi voltar le spalle a tutto il mondo
no, no, non credere,no, non metterti a sognare
lontane isole che non esistono
non devi credere, ma se vuoi amare l'amore
tu,...non gli chiedere quello che non può dare
Ragazzo mio, un giorno sentirai dir dalla gente
che al mondo stanno bene solo quelli che passano la vita a non far niente
no, no, non credere no,
non essere anche tu un acchiappanuvole che sogna di arrivare
non devi credere, no, no, no non invidiare
chi vive lottando invano col mondo di domani

Non ho mai avuto un padre che mi parlasse così.
Chissà se io ne sono stato capace...

postato da carnesalli | 17:11 | commenti (1)
poesia, idee, persone

lunedì, luglio 09, 2007
 
A - Achtung!
(di un pericoloso smemorato e di un regime ancora più
pericoloso)
Berlusconi non sapeva niente. Lo dice lui, che è famoso nel mondo per smentire quello che dice. Berlusconi è come il marito cornuto: sempre l’ultimo a sapere. Non sapeva che alcuni suoi dipendenti versavano centinaia di milioni a finanzieri corrotti per fargli pagare meno tasse. E figuriamoci se sapeva che uno dei suoi più stretti collaboratori aziendali e politici se la faceva con la mafia.
Ma scherziamo? Berlusconi non sapeva neppure che Previti pagava profumatamente alcuni giudici per fargli vincere i processi. E forse forse non sapeva nemmeno che Craxi intascava tangenti e faceva leggi sulla tv al solo scopo di favorirlo. In seguito, non sapeva che cosa combinasse al governo Maurizio Gasparri, perché, come noto, Berlusconi usciva dal Consiglio dei ministri quando si parlava dei suoi interessi, cioè quasi sempre. Lui, al massimo pensava a sistemare le fioriere di Genova, a fare il buffone nei meeting internazionali e a rinfoltirsi il pelo sulla testa e sullo stomaco. Non per niente lo chiamano lo smemorato di Cologno.
(OPPO)
Servizietti (poco) segreti
di Marco Travaglio
(Con preghiera di lettura)

Berlusconi fa sapere che, con le spiate del Sismi nominato dal governo Berlusconi, Berlusconi non c’entra.
Del resto se anzichè spiare i terroristi islamici e nostrani, i mafiosi, i camorristi e gli ndranghetisti, il due Pompa&Pollari spiava magistrati, politici di opposizione e giornalisti ritenuti ostili a Berlusconi, chi mai potrebbe sospettare che lo facesse per conto di Berlusconi? E’ vero i dossier di Spio Pompa su Prodi finivano dritti filati su Libero per la firma di Renato Farina, intervistatore di fiducia di Berlusconi, stipendiato dal Sismi.
Ma Berlusconi non c’entra.
I dossier su inesistenti vertici a Lugano tra magistrati italiani e stranieri ansiosi di arrestare Berlusconi finivano su Panorama di Berlusconi, sul Foglio di Berlusconi e sul Giornale di Berlusconi per la penna di Lino Jannuzzi, senatore del partito di Berlusconi, ma Berlusconi non c’entra.
Pompa e Pollari maneggiavano dossier sulla Telekom Serbia che foraggiavano l’omonima commissione creata da Berlusconi per dimostrare la corruzione degli oppositori di Berlusconi, ma Berlusconi non c’entra.
Le teorie sul planetario complotto mediatico-giudiziario ai danni di Berlusconi formulate chez Pompa venivano copiate pari par e rilanciate da Berlusconi, ma Berlusconi non c’entra.
I giornalisti che scrivevano cose turpi (e dunque vere) su Berlusconi venivano pedinati da uomini del Sismi a spese dei contribuenti, ma Berlusconi non c’entra.
Nei dossier di via Nazionale si progettava di “disarticolare con mezzi traumatici” i magistrati che indagavano su Berlusconi e i suoi cari, ma Berlusconi non c’entra.
Pompa nel 2001 scriveva: “Sarò, se lei vorrà, il suo uomo fedele e leale… Desidero averla come riferimento e esempio ponendomi da subito al lavoro. Un lavoro che vorrei concordare con lei quando potrò, se lo riterrà opportuno, nuovamente incontrarla… insieme a Don Verzè voglio impegnarmi a fondo, com’è nella tradizione contadina della mia famiglia, nella difesa della sua straordinaria missione che scandisce la sua esistenza”, ma Berlusconi non c’entra.
In un paese decente per molto meno, si parlerebbe di regime, tanto più se si associa il caso Sismi a quanto sta emergendo sulla “macelleria messicana” del G8 di Genova (“uno a zero per noi!”, esultava nel 2001 un poliziotto dopo la morte di Carlo Giuliani) e chi ha avuto responsabilità anche solo politiche in questi sporchi affari andrebbe ipso facto a casa, o forse in luoghi meno ospitali. Invece da noi la parola “regime” è stata per 5 anni vietata dalla stessa sinistra (dava “l’orticaria” come ben ricorda Furio Colombo) e non si dimette nessuno.
La classe politica, salvo rare eccezioni, guarda a questi scandali con annoiata sufficienza. Poi c’è qualche furbastro trasversale che coglie la palla al balzo per varare la tanto sospirata commissione d’inchiesta sulle intercettazioni.
….
Invece abbiamo indagato per cinque anni su Mitrokhin, cioè sullo spionaggio sovietico, tema senz’altro stimolante se non avessimo in casa due o tre centrali di spionaggio italiano. Ma il tema non appassiona nessuno, a parte la magistratura ostacolata in ogni modo.
Sarebbe interessante conoscere il parere degl’intellettuali “liberali” che ogni due per tre intasano le prime pagine per denunciare le “invasioni di campo” della magistratura nella politica e nella privacy di cittadini inermi.
Che ne dicono delle invasioni di campo del Sismi nella politica e nella libera informazione, spiate a spese dei contribuenti addirittura nei pubblici convegni e nelle presentazione di libri?
Come si chiamano i posti in cui avvengono queste cose se non regimi?
I Panebianchi, gli Ostellini, i Galli della Loggia e altri liberali a 24 carati staranno preparando articoli di fuoco sull’argomento.
Speriamo pure di leggerli prima o poi.”
Se non era ancora un regime – e io sono da sempre convinto che lo fosse e che lo sia – certo eravamo sulla buona strada.

Per non dimenticare:

Spie e spioni

G8











Forse quel che preconizza Mario, "attenzione che questi tornano"
http://www.youtube.com/watch?v=E-0ZgZ4HdDI&eurl=http%3A%2F%2Fmille962%2Esplinder%2Ecom%2F
è esagerato.

Ma come diceva Mark Twain, “la storia non si ripete, ma fa rima”

E a me questi versi non piacciono…


postato da carnesalli | 09:23 | commenti (6)
politica, democrazia

giovedì, luglio 05, 2007
 
P – Problema

Non capisco.
Davvero non capisco.

Allora (riassumendo un anno di governo):
-         -  ritiro dall’Iraq (applausi a Zapatero, e noi?);
-         -  crescita del PIL al 2,3%
-         -  inflazione più bassa d’Europa;
-         -  conti pubblici sotto controllo;
-         -  disoccupazione più bassa da 15 anni a questa parte;
-         -  taglio di 7 miliardi di euro del costo del lavoro per le imprese;
-         legge sulla sicurezza sul lavoro;
-         legge contro il caporalato;
-         riduzione dell’evasione fiscale;
-         azione di pace in Libano;
-         approvazione da parte dell’Europa (su proposta italiana) della moratoria della pena di morte;
-         accordo sulla Tav;
-         1,5 miliardi per la rivalutazione delle pensioni in essere;
-         aumento di quelle più basse per 1,3 miliardi;
-         900 milioni per contributi figurativi per i giovani e ammortizzatori sociali
-         riduzione dell’Ici sulla prima casa
-         liberalizzazioni
-     ...tentativo (ahimè) di Dico
……..

Vedo anche gli aspetti negativi, naturalmente, che ci sono e li ammetto (prima che qualcuno me li faccia notare).

Non sarà la fantasia al potere, né il comunismo realizzato, ma certo - complessivamente - un po’ di tranquillità e di equità in più (anche riflettendo sul post precedente).

Va bene che la maggioranza degli italiani non ha fatto neanche il consigliere di scala nel proprio condominio.
Va bene che la gran parte dell’informazione è in mano a uno solo.
Va bene che io ho abbassato le aspettative, e più che dell’eccellenza mi accontento ormai della decenza.
Va bene tutto.

Ma, insomma, il problema resta.

Considerando le condizioni date ("dati cause e pretesto, le attuali condizioni", canta il Bardo): la mancanza di un padrone nella compagine di governo e quindi una certa litigiosità tra una compagine a dir poco "variopinta",
una legge elettorale che consente di governare con 2 (due) senatori di scarto (lunga vita alla Montalcini!) e alza il tasso di ricerca di visibilità (alzi la mano chi vorrebbe governare con Mastella?)…,
una opposizione non certo collaborativa.


Considerando anche il bilancio del governo precedente sia dal punto di vista dei "valori civici" che da quello dei conti pubblici.

Considerando anche quello che emerge in questi giorni:

- di G8 abbiamo già parlato (ma ogni giorno c'è qualcosa di nuovo),
- generali della Finanza agli “ordini” di Berlusconi ("sempre agli ordini Presidente"),

- Servizi segreti che su ordine del Governo spiavano magistrati e politici,

- l'agente segreto Pio Pompa (l’uomo tra l’altro dei dossier segreti e delle intercettazioni Telecom che ha scritto a Berlusconi al momento della nomina il 21.11.2001: “ Sul foglio che ho davanti stento ad affidarmi a frasi di rito per esprimerle gratitudine. In due occasioni prima a Milano e poi a Roma, ho colto il suo stguardo indagatore (anche gli sguardi indagano in certi ambienti ndr) mentre le stringevo la mano. Uno sguardo divenuto dolce conoscendomi come uiomo fedele e leale di Don Luigi Verzè. Sarò, se lei vorrà, anche il suo uomo fedele e leale”)

Considerando tutto questo, quanti dei miei pochi lettori e di tutti i Tafazzi che si stracciano le vesti alla ricerca di improbabili governi perfetti, avrebbero saputo fare meglio?


Con tutto questo, il governo ha poche settimane di vita…



P.S. Oh, se esiste, si faccia avanti…


postato da carnesalli | 11:39 | commenti (5)
politica, democrazia, controcanto

lunedì, luglio 02, 2007
 
D - Domanda

Alle ultime elezioni Forza Nuova appoggiava ufficialmente Silvio Berlusconi e la Casa delle Libertà.
Avrebbe potuto oggi, se le cose malauguratamente fossero andate in modo diverso, essere al governo.
Chessò: qualcuno di loro Ministro dell’interno, per esempio.

Sarà che nel mio Dna l’antifascismo è chiaro e forte come il cromosoma X.
Sarà che ne ho viste tante, forse troppe.
Sarà che testardamente mi sono convinto che viviamo in un regime, quantomeno mediatico.

Domanda: quale iradiddio si sarebbe scatenata se cinquanta giovani di Rifondazione comunista (mi perdoni Giordano) avessero assaltato con spranghe e catene un migliaio di inermi e inoffensivi fans di Pupo ad un suo concerto?

Lo possiamo solo immaginare: ma non è difficile vero?

Butto lì: Fede che fa quattro edizioni straordinarie consecutive del telegiornale (telegiornale?), tutti i giornali con titoli cubitali, dibattiti televisivi sul pericolo del comunismo, Ferrara strabordante (ancora di più, se possibile), Bondi e Schifani a reti unificate a stra-parlare di allarme democratico, Casini a invitare "moderatamente" ad una crisi di governo, Berlusconi con le giugulari tanto gonfie al punto da corerre il rischio che saltino i punti del lifting…

Intanto cinquanta fascisti hanno con predeterminazione e determinazione selvaggiamente picchiato delle persone pacificamente raccolte per un concerto a Roma e – di fatto – non è successo nulla.

Se non la sostanziale difesa dell'accaduto da parte di Fiore.

Già il sommo poeta ci avvisava anni fa: "prima pagina, venti notizie, ventuno ingiustizie, lo Stato che fa, si consterna, s'indigna, s'impegna, poi getta la spugna con gran dignità"

Sapesse Fabrizio che ormai certe notizie non vanno neppure in prima pagina, e tantomeno si trova qualcuno che si costerna, si indigna o si impegna.

In compenso ce ne sono moltissimi che sono campioni del lancio della spugna...

postato da carnesalli | 18:22 | commenti (3)
sfoghi, pruriti, democrazia, controcanto

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