ABBECEDARIO A MODO MIO

ABBECEDARIO A MODO MIO


"IL CONTRARIO DELL'AMORE NON E' L'ODIO, MA L'INDIFFERENZA. IL CONTRARIO DELLA VITA NON E' LA MORTE,MA L'INDIFFERENZA QUALSIASI COSA SCEGLIATE, MIEI GIOVANI AMICI, NON SIATE INDIFFERENTI" E.Wiesel

Sono particolarmente sensibile ai problemi sociali e a quelli delle persone più deboli: faccio del mio meglio perché si affermino i diritti di cittadinanza, di libertà, di eguaglianza, di giustizia, del lavoro, allo studio, a essere curati.
Credo in una società aperta, solidale, protesa al futuro, ma un futuro di equità e fratellanza.
Credo che ciò debba essere raggiunto assieme a tutti gli uomini di buona volontà che non hanno una visione egoistica della vita.
Alla domanda posta dai versi di una canzone "...Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?", vorrei che di me si dicesse, parafrasando ancora i versi del medesimo cantautore: "Ha avuto la forza che serve a camminare, ...e comunque la sua parte l'ha potuta garantire".
(Introduzione de "Abbedecedario a modo mio", del sottoscritto, Euzelia edizioni)

giovedì 12 gennaio 2012

APRILE 2004

 

venerdì, aprile 30, 2004
 
C - Coincidenze A p...
C - Coincidenze
A proposito di quanto dicevamo ieri.
Quasi mai le coincidenze sono casuali. Tre coincidenze sono poi una prova.
 1) "In Italia c'è uno dei più grandi conflitti di interessi del mondo. Berlusconi controlla le tre principali televisioni private, un giornale e una porzione rilevante del mercato pubblicitario. E intanto crescono le pressioni politiche sui mezzi d'informazione".
Questa la spiegazione del'organizzazione americana Freedom House, che ieri ha pubblicato il rapporto annuale sulla libertà di informazione: e cambia il suo giudizio sull'Italia, declassandola da "paese libero" a "parzialmente libero".
Al settantaquattresimo posto nel mondo, ultimo tra i paesi europei, ssieme alla Turchia.
2) Approvata in via definitiva la Legge Gasparri. Confalonieri gongola: Mediaset potrà crescere fino a 2 miliardi di euro investendo in nuovi settori.
"Con la legge Gasparri la posizione dominante di Berlusconi nel sistema televisivo avrà un ulteriore consolidamento, e si aggrava il conflitto di interessi, la cui soluzione è ignorata dalla maggioranza" (P.Fassino).
Un piacere al premier soprattutto per le telepromozioni, non considerate spot pubblicitari per le sole reti berlusconiane, per un Sic troppo gonfiato con la prospettiva di consolidare la posizione dominante di Publitalia, per la possibilità di acquistare quotidiani. La morsa si fa sempre più stretta.
E infatti...
3) Dopo le ultime censure alla Rai, una chicca. Programma Zapping, conduttore Aldo Forbice, 28 aprile, ore 20.09.
Ascoltatore: "Signor Forbice? C'è un grande malessere in Italia...". Forbice (interrompe subito): "Ma chi lo dice, ma chi lo dice, adesso si esagera!".
Rapporto Eurispes della stessa giornata: "La famiglia italiana è vittima di una precarietà che contamina ogni angolo della vita".













Per la pace, sempre.
postato da carnesalli | 08:34 | commenti (2)

mercoledì, aprile 28, 2004
 
Notizia di servizio ...
Notizia di servizio
Abbiamo superato i mille contatti e mi fa piacere. Gonfiandoci un pò il petto possiamo dire che Abbecedario va a mille... (battuta! direbbe Fazio)
So che molti amici vengono a curiosare, però non lasciano commenti.
Mi piacerebbe invece che questo spazio non fosse una tribuna ma diventasse una piccola agorà.
Virtuale fin che si vuole, ma occasione di scambio di idee. Pro e contro, naturalmente.
Essere "interattivi" senza decoder e, soprattutto, senza Gasparri...
Ci conto...
postato da carnesalli | 17:47 | commenti (2)

martedì, aprile 27, 2004
 
SS - Sacconi "Scelba...
SS - Sacconi "Scelbaneggia"...
Melfi o della nostalgia degli anni '50...












postato da carnesalli | 10:16 | commenti

domenica, aprile 25, 2004
 
A - Accadono cose......
A - Accadono cose...
Manifestazione del 25 aprile.
Come sempre sono dietro alla banda (mi è sempre piaciuta, e cosa di meglio per un giorno di festa...), quando, subito dopo P.zza San Babila mi si avvicina un'anziana signora, accompagnata dal marito. La vedo con la coda dell'occhio.
Mi tocca appena, con quel garbo che solo gli anziani sanno avere, e con un filo di voce (con marcato accento emiliano) mista a pianto, mi dice - sottovoce, come rispondendo ad un impulso irrefrenabile ma nel contempo con una sorta di ritegno, di riserbo: "Sa, vengo tutti gli anni. Per mio fratello: l'hanno ucciso che aveva 23 anni. Studiava canto a Parma. Era bravissimo...".
Ho cercato di tirar fuori da uno di quei cassetti del cervello nei quali conserviamo quelle frasi già pronte, che utilizziamo per non farci cogliere impreparati in nessuna occasione, le parole giuste. Le ho trovate anche in fretta.
Ho farfugliato qualcosa. Aveva un senso. Ma non bastava.
Non ce l'ho fatta.
E ho pianto con lei, abbracciandola.
Non so nemmeno come si chiama, ma la ricorderò per sempre.
Questo è stato il mio 25 Aprile.
****************
Un signore festeggia, chiuso nella sua villa in Sardegna, al suono della musica di Apicella.
A Milano 150.000 persone di colori diversi, insieme, per la libertà e la pace, festeggiano al suono della banda e di Bella ciao.
C'è speranza. Si, c'è speranza.
postato da carnesalli | 18:18 | commenti (5)

sabato, aprile 24, 2004
 
25 aprile - LIBERAZI...
25 aprile - LIBERAZIONE

 Questa mattina mi son svegliato, oh bella ciao, bella ciao, ciao ciao
 Questa mattina mi son svegliato e ho trovato l'invasor.
 Oh partigiano portami via. Oh bella ciao, bella ciao, ciao, ciao, ciao
 Oh partigiano portami via, che mi sento di morir.
 E se io muoio da partigiano, oh bella ciao, bella ciao, ciao, ciao
 E se io muoio da partigiano, tu mi devi seppellir.
 Seppellirai lassù in montagna, oh bella ciao, bella ciao, ciao, ciao
Seppellirai lassù in montagna, sotto l'ombra di un bel fior.
E tutti quelli che passeranno, oh bella ciao, bella ciao, ciao, ciao
 E tutti quelli che passeranno, ti diranno "oh che bel fiior".
E questo è il fiore del partigiano, oh bella ciao, bella ciao, ciao, ciao
E questo è il fiore del partigiano, morto per la libertà,
morto..per ..la..li - ber- tà...

La musica mettetela voi.
(Domani mi trovate in P.zza Duomo).
postato da carnesalli | 13:14 | commenti (3)
 
S - Stessi (sono sem...
S - Stessi (sono sempre gli) - della tortura, della legittima difesa e di altro ancora...
In Italia la vicenda dela Bolzaneto potrà ripetersi.
Alla Camera la Lega ha proposto (e tutte le destre hanno votato a favore) un emendamento in base al quale un pubblico ufficiale che usa violenza contro un detenuto non rientra nella casistica della "tortura". La Lega infatti ha imposto che per definirsi così, la violenza deve essere reiterata.

 Il varo di una legge contro la tortura era stato richiesto da Amnesty International e da tutte le associazioni del volontariato, laiche e  cattoliche.
 Non a caso - oltre alla protesta dell'opposizione che ha abbandonato l'aula - la prima dichiarazione è di Amnesty International:  "l'Italia non vuole adeguarsi al diritto internazionale dei diritti umani...quante volte dunque occorrerà torturare prima che si possa parlare di tortura?".
Strappo dopo strappo (ogni giorno una limitazione della libertà, ogni giorno ua nuova licenza agli oppressori) è in corso il tentativo della destra di trasformare il nostro stato di diritto, aumentando i poteri repressivi a danno dei diritti umani, aprendo la srada ad una società che si arma per difendesi in proprio, per farsi giustizia da soli e si propaganda la violenza privata (come nell'America del caro amico George).
 Tipico della destra: lassismo sui principi, e poi tranquillizzare l'elettorato facendo la faccia feroce e chiedendo pene severe.
Del resto:
sono gli stessi della televisione deficiente e delle censure;
sono gli stessi della tolleranza zero;
sono gli stessi che non condannano la pena di morte;
sono gli stessi che hanno allargato le maglie della legittima difesa, che consente l'uso delle armi nell abitazioni private e negli esercizi commerciali per difendere non solo l'incolumità delle persone ma anche i beni;
sono gli stessi delle cannonate agli immigrati e del filo spinato...
sono gli stessi...
E allora viene in mente il clima che si crea giorno dopo giorno, la cattiveria che cresce, soprattutto quando accade qualche episodio di cronaca, soprattutto se coinvolge i giovani.
Lo leggi negli occhi della gente, di coloro che non hanno il coraggio di dirlo. Lo ascolti da chi urla a gran voce nei compiacenti microfoni delle televisioni ciniche e opportuniste che abbiamo. Lo sbirci sui "soliti" gionali. Lo senti ripetere da forze politiche che "con moderazione" speculano su singoli episodi per un pugno di voti.
Angoscia e odio, si legge.
Durante la peste di Londra nella prima metà dei seicento si sparse la voce che erano responsabili dell'epidemia streghe e untori. Si diede loro la caccia, li si acchiappò, si fecero processi pubblici e li si giustizò pubblicamente. E ogni volta che si tenevano queste adunanze, migliaia di persone accorrevano e le pulci dei topi responsabili della diffusione del virus, ne approffittavano per saltare sulle persone sane e infettarle.
Anche oggi di fronte alla criminalitrà vera o presunta. si invoca la giustizia sommaria, soprattuto verso gli immigrati, o i diversi, a vario titolo.
Così facendo si ignorano le vere cause e si aumenta il pericolo, invece di contrastarlo. Non per fare socioogia spicciola: ma è da aspettarsi che una società che lascia dormire per strada migliaia di esseri umani non può pretendere di dormire sonni tranquilli.
Angoscia: quella che leggi negli occhi delle persone, nei titoli dei giornali, fatti ad arte per aumentarla (sopratttuo se governa la sinistra) e non per capire.
E la mancata individuazione delle cause rende illeggibile in fenomeno e non credibile il rimedio (la pena di morte, le ronde, 500 chilometri di filo spinato e via delirando...).
Non è tanto paura; è ansia, ansia di insicurezza che intuisce che là dove vige la legge del denaro e del consumo, il territorio - depositario del tessuto sociale che solo può fare fronte a questi episodi, che rende fiduciario il rapporto tra gli uomini - si sfalda. E non perchè sono arrivati curdi o albanesi, ma perchè un risvolto della globalizzazione è la deterittorializzazione che concepisce le città come semplice luoghi di scambio e non di abitazione e radicamento; agglomerati di sconosciuti consumatori.
E quando il denaro legale o illegale diventa l'unico vincolo di convivenza di quegli agglomerati di varia umanità chiamati città, allora l'azione criminale diventa frequente. E il territorio non lo si garantisce con il controllo delle forze dell'ordine ma rinsaldando il tessuto sociale (insomma più centri sociali e meno poliziotti).
L'insicurezza è un luogo comune che serve a ridefinire i confini della propria identità. Fa paura il diverso da noi e noi reagiamo creandoci nemici immaginari, puntanto il dito senza capire le cause, indicando come capri espiatori intere categorie di persone, invocando un ordine astratto che non ci riguarda in qualche modo anche da vicino, ma che ci può rassicurare dalle nosre incertezze.
Chiedendo o avendo reazioni violente.
Come società per esempio con la pena di morte.
Come singoli con l'autodifesa: sparando se occorre (ma allora chi aggredisce e chi è aggredito hanno in comune la convinzine che la borsa vale più della vita).
E del resto noi siamo aggrediti da una cultura soprattuto televisiva aggressiva, veloce e ricca che non abitua a riflettere e che trasforma la "società" in una "folla solitaria" e irresponsabile.
E allora il gesto di estrarre la pistola viene naturale.
E il rimedio non è nei dispositivi di sicurezza delle pistole che si tengono in casa, ma in una cultura che deve chiedersi perchè in ogni casa si devono o vogliono tenere pistole.
E dobbiao anche chiederci quanta responsabilità è in ciascuno di noi.
Resposabilità grandi, certo: globalizzazione, povertà diffusa.
Resposabilità piccole, di ciascuno di noi: siamo spesso ingiusti, indifferenti alle disgrazie altrui.
Il peggiore errore dei vari comitati, delle varie ronde, di chi vorrebbe risolvere il problema con chilometri di filo spinato, è credere che il male sia fuori, sia uno straniero da cacciare, un ebreo da isolare, un omosessuale da accoltellare (una volta sola però...)
Si sputa contro il nemico (o chi ci fanno credere che lo sia) fino a quando (con sgomento, chiedendoci ogni volta nelle stanche interviste televisive, perchè questi bravi ragazzi...), fino a quando questo nemico non lo si incontra guardandosi allo specchio.
Ma è appunto, la risposta delle destre: deregulation anche in quello, individualismo, società parcellizzata (che è poi un fare da soli anche obbligato: a dispetto di quanto bugiardamente gridato da manifesti giganti, i reati sono in amento, quest'anno sono stati investiti solo 890 milioni rispetto ai 1449 spesi l'anno passato per la sicurezza...)
Sono sempre gi stessi:
gli stessi che sono forti con i deboli e deboli con i forti,
gli stessi che voglioni introdurre il reato di clandestinità.
Io, in questa Italia, sono clandestino. E voi?
Dall'intervento di Anna Finocchiaro (deputata Ds) prima di lasciare l'aula: "Vorrei raccontarvi la testimonianza di una donna che venne sottoposta nel Salvador per giorni e giorni a torture fisiche. Ma lei mi disse che la cosa più grave che le fecero fu una sola minaccia. Fatta una volta sola: le promisero che avrebbero fatto assistere alle torture che le infliggevano il figlio di 3 anni e mezzo. La minaccia quindi per essere tortura non ha bisogno di essere ripetuta più volte.
E' per questo che dovete vergognarvi, perchè con il voto di oggi mancate di rispetto alle migliaia di persone che ogni giorno vengono torturate.
Vergognatevi, per quello che siete e qer quello che fate".
postato da carnesalli | 12:39 | commenti (1)

venerdì, aprile 23, 2004
 
Z - ZZZ (dorman le c...
Z - ZZZ (dorman le coscienze...)
"L'Italia sta bene, state sereni..." (S.Berlusconi, qualche tempo fa)
A proposito dell'ultima censura Rai: questa volta - dopo Santoro, Luttazzi, Biagi, Guzzanti, Chiambretti, Fini.... - non vogliono farci sapere che esiste la mafia (e per non sbagliare "congelano" anche Blob...) e sopprimono il programma di Lucarelli.
"Non ci sono parole per commentare queste decisioni, rimangono purtroppo le lacrime per chi è stato ucciso dalla mafia della quale oggi non si vuole più parlare" (M.Russo, sostituto Procuratore DDA a Palemo).

Nel frattempo è stata approvata al Parlamento europeo a larga maggioranza la relazione della liberale danese Quaak sul pluralismo dei media "in Europa e in Italia".
In essa è contenuta una censura all'Italia dove si sostiene essere a rischio la libertà di stampa, per "l'anomalia dovuta ad una combinazione unica di poteri economico, mediatico e politico nelle mani di un solo uomo", si condannano "le ripetute e documentate ingerenze, pressioni e censure governative" sulla TV pubblica e sulla stampa, e si denuncia "che potrebbero sussistere rischi di violazione grave e persistente del diritto alla libertà di espressione e informazione in Italia"
Non solo: si critica la Commissione Europea" per non aver agito tempestivamente contro il fenomeno..." (quindi non è vero che Prodi utilizza la sua carica per penalizzare il centrodestra, ma anzi il contrario....potenza della "comunicazione mirata")
E' da un pò che lo andiamo sostenendo, ce ne eravano già accorti.
Forse cominciano ad avere un pò di paura anche loro...
Ma perchè, applicando una teoria molto in voga, come forma di "democrazia preventiva non bombardiamo Cologno Monzese?

postato da carnesalli | 08:34 | commenti (3)

giovedì, aprile 22, 2004
 
F - Forza Sono como...
F - Forza
Sono comodamente seduto sulla poltrona e mi rigiro tra le mani il quotidiano.
Una frase semplice mi ha dato un pugno nello stomaco.
All'interno di un articolo su Zapatero (ormai uomo dell'anno), così, quasi per inciso, si dice: "il nonno paterno Juan, un ufficiale che nel 1936 rimase fedele alla Repubblica e perciò venne fucilato dai franchisti, scrisse alla famiglia nella sua ultima lettera: 'un'ansia infinita di pace, l'amore del Bene, il miglioramento sociale degli umili'".
E mi vengono in mente le lettere dei condannati a morte della resistenza.
Ma ha senso tutto ciò che scrivo? Ciò che dico e sostengo con fervore?
Avrei io la forza di fare come nonno Juan?
Sarei disposto a pagare - e quanto? e cosa? - per le mie idee?
Non ho il coraggio di darmi una risposta per oggi, e ringrazio il cielo di non essere costretto a farlo.
Pusillanime...
postato da carnesalli | 08:36 | commenti (4)

mercoledì, aprile 21, 2004
 
P2 - ehmm, no. Megli...
P2 - ehmm, no. Meglio 2P (o tre)
Prodi: "La Spagna con questa decisione è tornata sulla nostra linea dopo la spaccatura che ha impedito all'Europa di essere unita. Ora la linea si sta ricomponendo. La posizione spagnola è una posizione chiarissima e condivisa".
Berlusconi: "La decisione della Spagna di ritirare i soldati dall'Iraq non è una sorpresa per l'Italia. Da un certo punto di vista, possiamo approfittare del fatto di essere considerati ora come l'alleato più vicino agli Stati Uniti, che sono la prima superpotenza mondiale".

ESAGERIAMO - Calderoli: "quello che appare è che Zapatero ha conquistato il potere grazie agli attentati in Spagna dei terroristi islamici e che oggi, col ritiro delle truppe, sembra restituire la cortesia...il comportamento del neopremier spagnolo dimostra ancora una volta l'inaffidabilità in tema di politica internazionale dei paesi guidati dalla sinistra. Gli elettori devono sapere che votando a sinistra si va sempre di più verso l'Islam ed i suoi fantasmi e si rinnegano le radici cristiane del mondo occidentale".
Vi starete domandando dov'è la seconda P, vero?


Qui a Milano dicono: te set un PIRLA!!!!

P.S. Il Tribunale dell'Aja ha condannato il generale Krstic per l'eliminazione di oltre 7000 musulmani in Bosnia: "La corte all'unanimità conferma che a Srebrenica si è consumato un genocidio ai danni dei musulmani di Bosnia".
Sotto gli occhi del mondo si stava consumando uno sterminio, senza che nessuno muovesse un dito per impedirlo.
Kofi Annan, segretario delel Nazioni Unite, ha chiesto scusa per l'inerzia dell'Onu nei giorni più bui della guerra di Bosnia.
Quel massacro è avvenuto infatti nel villaggio presidiato dall'Onu.
Tanto per dire che il Kossovo non è l'Iraq....
postato da carnesalli | 13:29 | commenti (1)

domenica, aprile 18, 2004
 
Ci sei o ci fai? (te...
Ci sei o ci fai? (tentativo di risposta a Momi - quellachenonsei.splinder.it)
"Non dire che le stelle sono morte
soltanto perchè il cielo
si è rannuvolato". (P.Coelho)
Cara Momi mi fai impazzire perchè mi ricordi moltissimo Carlo, un carissimo amico che ha il dono di buttare lì grandi intuizioni con estrema semplicità.
Dio c'è o ci fa, perchè il "male", perchè non riponde?
Non c'è risposta. O ce ne sono mille. Una per ciascuno di noi. Ne abbozzo una.
Perchè amiamo una donna o un uomo anche se ci fanno soffrire, e spesso invece di risolvere i problemi li aggravano?
Il Cantico dei Cantici (c'è una bellisima traduzione Einaudi, da leggere a prescindere) recita: "...era notte e sentii l'uscio muoversi, mi alzai, dice la sposa, mi profumai, andai ad aprire ma lui non c'era (e avevano passato bellissime notti d'amore)...e uscii a cercarlo nella notte, lui era scomparso...dov'è il mio amato..che sofferenza non l'ho più trovato".
E' l'allenamento all'amore: perchè l'amore è illogico, non è razionale, non puoi usare solo l'intelligenza.
Che Dio esiste o no ognuno lo decide da sè: ciascuno di noi (me compreso) anche se non consapevole (vedi il post precedente) è a un certo punto della strada del suo rapporto con Dio.
Ma che uno creda o no è ovvio per tutti che "avere fede" (come amare) è "affidarsi".
Provo a dirtela come me l'ha raccontata più di trent'anni fa un grande uomo, un credente, anche nella giustizia, una persona che ha segnato con forza la mia vita, per molti motivi.
Volenti o nolenti, credenti o no, "questo" Dio è così: non è Maometto, o Bhudda, o chessoio...è un Dio crocifisso. E' un Dio uomo (non un uomo dio), un dio chesi lascia sconfiggere. E' un Dio che si è rivelato nel povero, che ha fatto il falegname, che mi ha lavato i piedi. A questo dio non eravamo abituati.
Gli uomini cercavano e cercano un dio potente, un dio che ci risolvesse i problemi, un dio che eliminasse i cattivi, che vincesse i nemici, che con le sue saette (e qualche volta ci sono saette che non sono semplici fenomeni fisici, anche se non le manda Zeus...) riportasse ordine (quanto paganesimo dietro padre Pio!).
E invece? Apparve come un bambino (un senzatetto), si realizzò come un operaio, non si servì del "divino" per trovare il pane. Non si alleò coi potenti per dominare i popoli.
Racconta il Vangelo (non ti so dire se sia vero, ma così è scritto) che dopo qualche gesto eclatante ordinava di non dirlo a nessuno (eppure in occasione della moltiplicazione dei pani e dei pesci la folla voleva farlo re... e in questo il popolo, e certi politici dalle facili promesse, non è cambiato).
Come tutti, se la sera del venerdì santo fossi stato a Gerusalemme, certamente sarei stato sotto le tre croci, sicuro che sarebbe sceso.
Avrei dato di gomito ai miei vicini: vedrai, adesso scende e fa un macello
Non è sceso!
Nessuno era abituato a pensare che la vita nascesse dalla morte: ci voleva altro che il ragionamento. Credere che si sarrebbe vinto perdendo!
Un rovesciamento di valori, una follia.
Non so come sia, ripeto: ognuno ha i suoi sentieri, e spesso cammina cammina, ti ritrovi allo stesso punto.
Ma non credo che valga dire "il dolore è la prova che non esiste Dio". Non sono cose che abbiano una logica: forse che litigare col proprio compagno significa che non ci vogliamo bene?
Secondo me la legge è questa: l'uomo si punisce da solo.
Se nel mondo si sta male, non c'è pace, non credo sia colpa di Dio. Che ci sia o non ci sia.
Se c'è un operaio che non ha lavoro, se c'è un bimbo che ha fame, non chiediamoci se esiste Dio, chiediamoci piuttosto cosa stanno a fare i politici sbagliati e i poteri di tutte le camorre; non chiediamoci se la natura è nemica, ma cosa ha creato l'ingordigia dell'uomo che ha spento ogni cosa bella per la sete di guadagnare di più.
L'inferno non esiste: è l'uomo che se lo crea con le sue mani.
Non chiediamoci se esiste un Dio d'amore (molti lo hanno sperimentato, ne ho conosciuti molti e sono in prima linea con me a combattere tutti i giorni), chiediamoci piuttosto come fa l'uomo a essere così pazzo, così cattivo, chiediamoci se anche noi non abbiamo una responsabilità per questo sfacelo.
Chiediamo come fare per cambiare il cuore dell'uomo.
Morire d'amore, è il titolo di un bellissimo film degli anni sessanta.
Ma forse è anche vero che per non pensare che i mali sono dovuti all'uomo, ciò che porta all'impossibilità di amarlo, ma anzi ad odiarlo perchè lo vedi come causa dei tuoi mali, è meglio pensare che sia un Dio a portare il "male".
E' Giobbe (anche di questo libro esiste una bellissima traduzione poetica Einaudi).
Non so dare certezze: ciascuno fa le sue scelte.
Importante è sempre cercare.
Così dice una bellissima canzone di Giovanna Marini: "Così m'ha insegnato il prete spretato a amare e essere viva. E con la vita la verità cercarle un pò qua e un pò là".
E quando pensi di avere trovato...esperienza di ogni giorno.
Ma malgrado tutto (dice sempre i Cantico dei cantici): "come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul braccio, perchè l'amore è come la morte e l'acque non lo spegneranno, dare per esso tutti i beni della casa sarebbe disprezzarlo".
L'amore è come l'ossigeno: c'è altro che valga la pena?
Non so se Dio metta alla prova o non risponda: ma so che non trovare ragioni può portare, almeno i non lobotomizzati televisivi, a fare un salto di qualità, a moltiplicare l'impegno, a superare l'aspetto masturbatorio della vita e a distillarne il suo nettare.
L'amore è prima di tutto esperienza umana: il simbolo della croce (e la sua forma) racchiude la dimensione verticale, ma anche la dimensione orizzontale.
Se poi Dio non dà risposte, fa nulla: noi crediamo all'esistenza del sole anche di notte, o no?
L'importante è lavorare tutti assieme (quelli che ci stanno) per costruire un uomo diverso e quindi un mondo diverso.
E se qualche volta ci sembra che il nostro urlo non lo senta nessuno, non scoraggiamoci, facciamo un passo indietro: come per i presbiti, qualche volta allontanarsi un poco, aiuta a vedere meglio.
P.S. la prossima volta parliamo del tempo?
postato da carnesalli | 16:08 | commenti (4)

sabato, aprile 17, 2004
 
Ho l'Africa nel cuor...
Ho l'Africa nel cuore

Per la prima volta le strade di una grande capitale occidentale, Roma, saranno attraversate da migliaia di donne e uomini animati dal desiderio di dare voce a chi non ce l'ha, richiamare l'attenzione del mondo sull'Africa, sul suo dolore e sulle sue speranze.
Oggi è il giorno di "Italia - Africa 2004", della grande manifestazione voluta dal Comune di Roma, insieme ai sindacati confederali, alla Comunità di Sant'Egidio, agli Istituti missionari Italiani, alle Agenzie Onu, al Forum del terzo settore, al WWF e a molte altre associazioni.
Un pezzo d'Africa a Roma. Non per un gesto di carità, ma per un ascolto reciproco, per rompere il silenzio che avvolge l'Africa. Nell'interesse di un mondo oggi sconvolto dalle guerre.
Un'iniziativa popolare: non un gesto compassionevole, non la lacrimevole attenzione per i bambini che muoiono di fame. Un modo per richiamare l'attenzione su un continente pieno d'energie e risorse materiali, costretto, anche per responsabilità occidentali, a soffrire i mali che soffre.
E' ora che l'occidente si assuma le sue responsabilità di creare le condizioni perchè gli africani con le loro culture e le loro capacità riescano a sortirne.
E' un modo per dimostrare che non c'è uno scontro di civilità, che le culture possono incontrarsi (e così battere il terrorismo).
Che è male pensare alla relazione senza differenza e alla differnza senza relazione.

Un cammino col pensiero rivolto alle troppe ingiustizie che spezzano in due il nostro pianeta, a un divario, quello tra nord e sud del mondo, che invece di diminuire si fa sempre più profondo.
842 milioni di persone nel mondo soffrono la fame, più di un miliardo non ha accesso all'acqua sicura. Ogni giorno muoiono 30 mila esseri umani - ogni anno 13 milioni di persone e tre di questi sono bambini - a causa di banali malattie infettive.
In Africa una donna su 16 - nei paesi industrializzati una su 2.800 - rischia di morire di parto.
In Africa ci sono 29 milioni di sieropositivi; sono 45 milioni i bambini che non frequentano la scuola.
Il destino dell'Africa dipende anche da noi.
Occorre orientare la globalizzazione verso obiettivi di sviluppo sociale e di giustizia, sconfiggendo politiche liberiste e protezioniste, indicando una nuova strada di cooperazione.
Occorre che il futuro dell'Africa sia pensato dagli Africani, soprattutto dai più giovani che vogliono vivere in pace non soffocati dal debito e dalla miseria, costretti a fuggire dalla propria terra. Trovando qui gli stessi che li hanno costretti a fuggire che li vuole "accogliere" a cannonate.
Cancellazione del debito, embargo sul commercio delle armi, nuove regole per la produzione de vendita di farmaci, fondi per combattere povertà e malattie, prevenzione dei conflitti, sostegno ai processi di democratizzazione, affermazione dei diritti umani, sociali, economici e politici per ciascuno.
Sono questi gli obiettivi essenziali per costruire un futuro nuovo.
Abbecedario di crede.
E aderisce alla manifestazione di oggi.
postato da carnesalli | 12:34 | commenti (3)

venerdì, aprile 16, 2004
 
T - Tentazione (non ...
T - Tentazione (non ho resistito alla...)






























(vedi il sito di Repubblica...)
postato da carnesalli | 13:23 | commenti

giovedì, aprile 15, 2004
 
F - Faccia (come il ...
F - Faccia (come il c.)
Fabrizio Quattrocchi, uno dei quattro ostaggi italiani rapiti in Iraq è stato ucciso. Probabilmente freddato con un colpo di pisola alla nuca.
Mentre Vespa a Porta a Porta gioiva affermando "Finalmente la notizia!" e Frattini balbettava frasi sconnesse cercando di far fare  senza farsi notare una inversione ad U alla politica italiana; mentre Bush in America era sottoposto al fuoco di fila di domande di giornalisti veri, abbiamo scoperto che il nostro Presidente del Consiglio (sì quello che vorrebbe toglierci un pò di ferie perchè sono troppe), è tranquillamente in vacanza in una delle sue sette ville in Sardegna.
Con la Moratti e Tremonti (de gustibus...).
Un dubbio: che il recente lifting Berlusconi se lo sia fatto essendosi accorto che il suo viso andava pericolosamente assomigliando ad un'altra parte del suo corpo, meno esposta?
postato da carnesalli | 08:22 | commenti (3)

mercoledì, aprile 14, 2004
 
P - Pace (missione d...
P - Pace (missione di...)















































(Foto di Bush realizzata con le foto dei soldati americani morti in Iraq)
postato da carnesalli | 08:32 | commenti (1)

lunedì, aprile 12, 2004
 
I - Imbroglio Il su...
I - Imbroglio
Il suo faccione sorridente - non ancora tricologicamente ritoccato dal fido Rossella e con qualche ruga in più - ci rassicurava, in periodo pre lifting, dai cartelloni pubblicitari (che stanno ahimè ricomparendo ad ogni angolo di strada), oltre che su un'infinità di altre cose, con lo slogan della scuola delle tre "i": informatca, inglese, internet.
Non ci svelavano questi cartelloni, che l'unica realizzata sarebbe stata una quarta "i": imbroglio.
Il preside del liceo scientifico frequentato dai miei figli ha qualche tempo fa convocato i genitori degli alunni per informarli che il prossimo anno scolastico porterà smembramenti di classi e "transumanza" degli alunni in altre sezioni (forse una rimembranza d'annunziana?), valzer di insegnanti (forse per sostituire le ore di musica?), mancanza di adulti nelle ore di assenza degli insegnanti (si sa, le supplenze costano). Giovedì scorso ho ricevuto una mail del presidente del Comitato dei genitori che mi informa che il preside lo ha convocato e molto esplicitamente (tutto scritto maiuscolo) ha detto che il prossimo anno la scuola sarà "più povera"; in particolare non ci saranno finanziamenti per gli sportelli di supporto psicologico (peraltro frequentatissimi), per cui questi servizi saranno sospesi (chissa perchè vanno a colpire sempre i più deboli?). Gli ha quindi chiesto di trovare uno sponsor o almeno di fare una colletta tra i genitori; insomma darsi all'accattonaggio... C'era da aspettarselo.
La finanziaria e la riforma scolastica sono i più evidenti indizi dell'azione di strangolamento della scuola pubblica; 30.000 i tagli del personale docente previsti nei prossimi tre anni, col 6% di personale ATA; accorpamento delle cattedre a 18 ore con conseguente compattazione che coniuga aumento degli alunni per classe e girandola di insegnanti (in sostanza riduzione della bontà dell'offerta formativa); certificazione degli handicap escluisvamente fisici con conseguente diminuzione dei posti di sostegno e inserimento di alunni portatori di handicap in classi più numerose e senza sostegno adeguato. Eppoi quest'anno le nomine che avrebbero dovuto essere 21.000 tra personale docente e non docente sono state bloccate (e in Lombardia non si sta meglio; elementari: 201 nuovi assunti per 4.500 alunni in più; superiori: 2000 studenti in più con 783 professori in meno, oltre l'80% dei progetti per l'aiuto agli studenti stranieri o in difficoltà sono stati soppressi nel solo 2002) La riforma poi... l'Italia è l'unico paese ad abbassare l'obbligo scolastico, a contrarre il tempo scuola, a introdurre divisioni nel percorso scolastico in particolare con l'introduzione dela formazione professionale.
Con queste premesse si era facili profeti a preconizzare situazioni critiche. E infatti.
La scuola è diritto di cittadinzanza; dovere di chi governa è fornirne una buona a tutti, senza distinzione. La scuola pubblica è il fattore fondamentale e la sede dell'uguaglianza di tutte le persone. Un defict culturale (e solo questo?) di chi ci governa rifiuta il rilancio degli investimenti pubblici nella ricerca e formazione. Forse i tagli alla finanziaria sono dovuti alle agevolazioni offerte agli eredi dei miliardari passati a miglior (?) vita, forse ai generosi buoni scuola offerti ai soli utenti (ancorchè benestanti) della scuola privata.
Senso di reponsabilità vuole che continui a sostenere la scuola pubblica (e come ho sempre fatto metterò mano al portafoglio).
Senso di giustizia ed equità (o forse solo di decenza) mi impongono almeno di esprimere il mio completo disaccordo. Come si dice: non in nome mio!
Qualcuno si unirà?
postato da carnesalli | 17:22 | commenti (2)

domenica, aprile 11, 2004
 
Buona Pasqua a tutti...
Buona Pasqua a tutti...

 Generale, il tuo carro armato
 è una macchina potente
 spiana un bosco e sfracella cento uomini
 ma ha un difetto:

ha bisogno di un carrista.
Generale, il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido di una tempesta e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
ha bisogno di un meccanico.
Generale, l'uomo fa di tutto:
può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.
(B.Brecht)
postato da carnesalli | 11:22 | commenti (1)

sabato, aprile 10, 2004
 
P- Postilla (al post...
P- Postilla (al post del 28 marzo). Per Momi
Ciascuno sol suo timone, ben stretto nella mano, seguendo con caparbietà la sua rotta, secondo i suoi valori.
Questo ci aiuta a non fuggire il nostro quotidiano, per andare in cerca di cose ed esperienze straordinarie, ritrovando lo straordinario nel nostro ordinario, vissuto con passione ed amore.
"L'unica gioia al mondo è cominciare. E' bello vivere, perchè vivere è ricominciare, sempre ad ogni istante. C'è più abitudine nell'esperienza ad ogni costo, che nella normale rotaia accettata doverosamente e vissuta con trasporto e intelligenza. E' buona l'avvenutra cui ci si abbandona. Chi non sente il perenne ricominciare che vivifica un'esistenza normale...è in fondo uno sciocco. La lezione è sempre una sola: buttarsi a capofitto e sapere portare la pena. E' meglio soffrire per avere osato fare sul serio che to shrink". (Cesare Pavese)
Questa riflessione ci chiama in causa, perchè ci chiama a essere presenti.
Non sempre e dappertutto, ma presenti.
Quale il nostro compito?
- recuperare un maggior dominio delle nostre azioni, una maggiore consapevolezza delle nostre scelte, anche le più sempici, che possono avere ricadute importanti a livello economico introducendo elementi di eticità e solidarietà;
- creare meccanismi che limitino l'effetto del libero mercato allo stretto indispensabile, e attribuire maggiori poteri di indirizzo, controllo e equa distribuzione delle risorse alla politica.
Agire attorno ad alcune parole d'ordine:
- persone, non consumatore; non accettazione del sistema così com'è; maggior conapevolezza del mondo in cui viviamo e delle nostre scelte; sobrietà di stili di vita; sufficienza, non eccesso di consumismo; sviluppo umano (non solo crescita economica); qualità, non solo quantità e consumismo; lentezza, non frenesia; valori non solo interessi; solidarietà non solo utililitarsmo; equità non solo sufficienza.
Anche e soprattutto nei rapporti interpersonali: sinceri e disinteressati.
Quindi:
- accoglienza e non imposizione;
- rispetto per gli altri e le altre culture, non solo vivendo con loro, ma come loro;
- stile di vita sobrio e non consumistico;
- scelte etiche che tengano conto della vita di tutti (per esempio il commercio equo).
Piccoli gesti, scelte concrete ben consapevoli, non necessariamente clamorose.
Non "obbligare" gli altri a salvarsi ad ogni costo, ma proporre uno stile di vita diverso: cerare una rete, dove ciascuno faccia la sua parte.
Se si calcola una media di 30 milioni di morti all'anno per guerra e miseria, nell'erco della mia vita adulta sono state ammazzate quasi un miliardo di persone.
Non dobbiamo solo chiederci: e io cosa sono riuscito a fare?
Ma far si che il lavoro sincero di questa rete di esseri umani riesca almeno a salvare una vita, un solo essere umano. Già così sarebbe valsa la pena.
Il nostro obbiettivo non deve ssere quello di uscire assolti (chi ricorda De Andrè: anche se vi sentite assolti, siete lo stesso coinvolti), di separarci dai malvagi (come poi?). Ma sapere che il mio (nostro) sforzo è servito a salvare almeno una vita.
Io continuerò a lottare per questo, camminando assieme a tutti gli altri uomini che stanno cercando di salvare l'umanità, una vita alla volta.
Se non puoi abbattere un muro a cannonate ( ma si può anche provare) iniziamo a eroderlo. Ogni volta che passi, graffi il muro con un chiodo.
E' un lavoro lungo, ma tutti assieme possiamo farcela, se cominciamo subito.E' difficile?
Come dice il grande Guccini: "dovrei anche rinunciare ad un pò di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?"
E noi, Momi, di dignità ne abbiamo ancora, vero?

P.S. Buone notizie: il liftato non tira. All'ultima esternazione solitaria a Porta a porta per Berlusconi è stato un flop. Il picco l'ha raggiunto quando ha affermato che la povertà non esiste, viene perpecita come "fatto mentale, psicologico..."
Vuoi vedere che qualche spiraglio si apre, che a forza di fare graffi con nostro chiodino, il muro sta cominciando a sgretolarsi?
postato da carnesalli | 15:54 | commenti

martedì, aprile 06, 2004
 
S - Strano (paese) ...
S - Strano (paese)
Certo che siamo un bel strano paese.
In tutto il mondo potenziano le misure di sicurezza quale prevenzione per gli attacchi terroristici.
Dai noi verranno installate 200 (duecento) telecamere all'aeroporto di Malpensa.
Per sicurezza? No, per evitare furti nei bagagli. da parte del personale dell'aeroporto.
E' proprio vero che se non riusciamo prima a cambiare la testa e il cuore delle persone, non riusciremo mai a cambiare il mondo...
postato da carnesalli | 08:30 | commenti (4)

lunedì, aprile 05, 2004
 
A - Aiuto Solo dal ...
A - Aiuto
Solo dal giornale di oggi:
"Iraq si scatena la guerra civile":
"Scuola, tagliati 5000 professori (800 di sostegno)";
"Rai, vogliono pieni poteri per le elezioni. Cattaneo vuole tutto"
"Le tasse locali e l'inflazione hanno vanificato i risparmi del primo modulo della riforma Irpef" (peraltro ottenuti non restituendo il fiscal drag);
"Mandano via i cervelli migliori: il caso Luzzatto sta diventando una regola".
E si potrebbe continuare...
Che scoramento.
Mi sento come nelle sabbie mobili: più mi agito e più affondo...
postato da carnesalli | 13:09 | commenti (3)

domenica, aprile 04, 2004
 
S - Silvierato (prov...
S - Silvierato (prove di)
"Mi rimproverate litigi e scontri nella maggioranza. Ditelo agli italiani. Il problema è vostro. Datemi la maggioranza assoluta. Io con me
non ho mai litigato" (Silvio Berlusconi, Assemblea della Confindustria, 3 aprile 2004).
Ragazzi, secondo me è pericoloso davvero!!
postato da carnesalli | 17:43 | commenti
 
G - Grande fratello ...
G - Grande fratello
Sono andato a ripescarmi quello che avevo scritto a proposito de Il Grande Fratello nel gennaio 2001.
La trasmissione mi pare degenerata da allora (e forse anche il materiale umano), ma la riflessione che facevo forse è ancora attuale.
...Gli ingredienti effettivamente c'erano tutti: un pizzico di sesso, mezzo chilo di voyeurismo, un etto di sentimentalismo, una manciata di qualunquismo, tre etti di psicologia d'accatto, competizione quanto basta. Ognuno aveva il suo ruolo. Il piatto era ben cucinato e ben servito, la pubblicità tanta, la tentazione forte: c'erano dubbi che la gente avrebbe mangiato la mela?
...Si è trattato di un programma:
- cinico: questi ragazzi erano poco più che cavie da laboratorio (seppur consenzienti), avulsi dalla vita reale (sapendo per altro di essere ripresi), decerebrati (senza libri, letture, notizie), come si evinceva anche dalle loro discussioni: una sorta di psicologia d'accatto, orecchiata (imparata forse dalle trasmissioni della De Filippi);
- che esaltava l'aspetto consumistico della vita: era cancellato ogni aspetto intimo (anche i sentimenti, viene in mente Pasolini) e di dignità, per denaro (e carriera?):
- diseducativo, a-immorale: tutto era normale, tutto permesso; erano autoreferenziali, non c'erano valori condivisi, norme da rispettare se non quelle, volutamete stravaganti, imposte dall'esterno e accettate passivamente:
- che esalvata la competizione e la furbizia: dopo pochi giorni l'aspetto prevalente e' stato quello della gara.
Tutto era saltato (dignità, rapporti umani) per quello che era diventato se non l'unico, il discorso prevalente: la mitica "nomination". E lo share è salito dal momento della gara in poi. Concetto: nella vita conta solo la competizione.
C'è un modo di dire americano che bene spiega l'incertezza e lo spaesamento dell'individuo che via via si trova sempre più solo e al quale viene chiesto - come suggeriva una famosa ma cinica pubblicità - di correre sempre, se non si vuole finire preda di qualcuno. Come se ciò fosse sempre possibile: e chi non può correre?
Il modo di dire è "To have lunch or be lunch" cioè consumare il proprio pasto o diventare pasto di qualcuno. Tutti contro tutti, concorrenza spietata, il fine che giustifica i mezzi (cuore stesso della globalizzazione). La globalizzazione avviene quindi sotto i segni della selettività sociale e economica. Ma quel che è peggio, anche culturale, nel senso che privilegia quelle culture che condividono o valori della velocità, del profitto, della forza, della accumulazione, del disinterese verso gli altri.
Con conseguente caduta di ogni vincolo di solidarietà, di ogni senso di comunità.
Questa è l'ideologia che sta dietro: dieci ne partono, uno ce la fa.
E' il mito ideologico che è da soli che ci si salva, per capacità, furbizia, o anche solo per fortuna (certo non per cultura, come si è visto).
Per la capacità di farsi largo tra la folla attirando la benevolenza (magari di un potente): "non si vince per lotta ma per lotteria" (M.Serra).
- autoreferente: non era una analisi o una osservazione di vita reale, ma persone in TV, che parlavano di TV sapendo di esser ripresi dalla TV.
Un programma in sintonia con quanto richiesto ai ragazzi, furbo. E infatti hanno "vinto":
-un ragazzo che "rappresentava" la famiglia e i suoi valori  (teorici ovviamente: due mogli, due figli...);
- una ragazza che "rappresentava" l'inconsistenza, la vaghezza di valori e il sessso (per amore? per semplice infatuazione? perchè così le andava in quel momento?);
- un ragazzo che "rappresentava" il  machismo italiano.
(Ma in fondo hanno vinto tutti, ciascuno per sè: comparsate televisive, pubblicità, calendari..sempre meglio che lavorare!)
Ognuno rappresentava qualcosa: era la foto dell'Italia.
Da un punto di vista sociologico un quadro perfetto. Dal punto di vista etico un quadro desolante.
Per questo fanno raccrapriccio quegli autoproclamatisi campioni di "valori" che ci propinano programi "pagani", televisivi e di vita.
Proviamo a cambiare canale.
Anche quello della vita.
postato da carnesalli | 17:41 | commenti

sabato, aprile 03, 2004
 
S - Sepolcri imbianc...
S - Sepolcri imbiancati
Ho letto solo in questi ultimi giorni il resoconto dell'ultimo viaggio in Cina compiuto recentemente dal nostro Presidente del Consiglio pro tempore.
Nel solito fervorino pedagogico compiuto dall'alto (?) della sua esperienza e con la profondità di pensiero e onestà intellettuale che lo contraddistinguono, non ha accennato minimamente alla solita solfa sul comunismo e sui danni anche biologici che causa (era lì per affari...), ma si è scagliato con veemenza contro il fatto che in Cina ci sia ancora la pena di morte e che l'anno scorso molte migliaia di persone sono state giustiziate.
Miracolo di coerenza.
Si trovano sempre giustificazioni per le occasioni perse. L'abolizione della pena di morte non è argomento "popolare" che procuri voti (almeno in casa).
Ci sono voluti leader, elite politiche ed intellettuali che avessero il coraggio di sfidare l'indifferenza o l'aperta ostilità.
Il 7 novembre dello scorso anno alle ore 18 (l'Italia era nel pieno della mitica presidenza del semestre europeo) scadeva il termine per la presentazione presso l'Assemblea delle Nazioni Unite per la richiesta di una moratoria internazionale sulla pena di morte.
Richiesta che l'Italia nè in qualità di presidente di turno dell'Unione europea nè come iniziativa autonoma nazionale, ha presentato, sebbene il Presidente del Consiglio (lo stesso che era era in Cina, non è cambiato...) ancora il 2 luglio scorso l'avesse definita "prioritaria" davanti al Parlamento europeo (concetto ribadito addirittura all'Onu, e poi il 10 ottobre).
Ponzio Pilato non avrebbe saputo far meglio pur di non esporsi a fastidi.
Nel solo 2002 sono state eseguite in 34 paesi del mondo oltre 4 mila esecuzioni e ci sono ovunque nel mondo (non proprio ovunque per fortuna) detenuti in attesa del loro ultimo pasto, della loro ultima chiacchierata: sono i "dead man walking", morto che cammina, come viene chiamato con cinismo un uomo in procinto di morire per mano dello Stato.
Solo negli Stati Uniti secondo Amnesty International sono 3697 le persone in attesa di esecuzione.
La moratoria, cioè l'incondizionata sospensione delle esecuzioni in vista della totale e definitiva eliminazione della pena di morte da tutti i paesi del mondo, se fosse stata richiesta sarebbe stata inoltre collegata ad una risoluzione preventiva che invita tutti i paesi a ridurre i casi in cui la pena capitale può essere comminata: non condannare alla pena di morte persone di età inferiore ai 18 anni, non condannare donne incinte e persone che soffrono di disturbi mentali e rifiutare l'estradizione in assenza di concrete garanzie dello stato richiedente che la condanna a morte non verrà applicata.
Ma forse gli viene il cuore tenero solo in trasferta!
Sepolcri imbiancati che si riempiono la bocca di valori cristiani e di radici europee, e votano risoluzioni al parlamento sul crocifisso come simbolo (simbolo!!!) della nostra identità nazionale, europea e occidentale.
Sepolcri imbiancati che appuntano il crocifisso sul bavero della giacca e poi prenderebbero a cannonate gli immigrati,.
Sepolcri imbiancati che vogliono un cristo "finto" in tutti i luoghi pubblici e poi mandano a morte i poveri cristi "veri".
Che schifo, l'avete crocifisso un'altra volta!
Del resto sono gli stessi che escludono le donne extracomunitarie dall'accesso alla provvidenza di mille euro una tantum per il secondo figlio, prevista "per tutte le cittadine italiane e comunitarie", anche miliardarie, perchè "tanto quelle (le donne extracomunitarie) di figli ne fanno già tanti" (testuale).
Così un modesto provvedimento in favore della maternità, pagato peraltro con il taglio dei servizi sociali, è diventato un provvedimento a favore della razza.
Gesù crocifisso, perdonaci....
postato da carnesalli | 12:06 | commenti (2)

giovedì, aprile 01, 2004
 
B - Bivacco di manip...
B - Bivacco di manipoli (do you remember Mussolini?)
Al grido di "Roma ladrona" e altre amenità consimili, la Lega Nord (partito di governo, che esprime diversi ministri) ha occupato la Camera dei Deputati.
Non sono tanto vecchio (oddio...), ma ho una laurea in storia e, giuro, è la prima volta che mi capita di vedere (a parte l'illustre precedente del titolo)  una forza politica (di governo!!!) che occupa un ramo del Parlamento.
Il tutto poi tra urla e fesceninni contro una legge proposta dallo stesso governo e in particolare da un suo ministro originario di Sondrio (Roma ladrona?).
Ed è la prima volta che vedo una rivolta così esaurirsi... col voto di fiducia al governo all'unanimità!
A parte ogni riflessione politica, etica, morale (parole che non albergano in una certa parte politica), tutto ciò è accaduto nello stesso giorno nel quale dalla Comunità europea ci sono arrivate tirate d'orecchio per la mancata adesione del ministro leghista al mandato d'arresto europeo, all'opposizione dello stesso ministro al sequestro dei beni a terroristi e mafiosi; nello stesso giorno in cui il rapporto dell'Osservatorio Europeo presentato a Strasburgo parla di "atteggiamenti antisemiti, razzisti e xenofobi" ampiamente diffusi un alcuni partiti politici (con riferimento a Lega e Forza Nuova).
Io sono pacificatore. Ma invece di trattare (Casini) o citare, sdrammatizzando come sempre, il grande Leopardi ("è solo un temporale estivo" - a marzo? - Berlusconi), non era più semplice chiuderli dentro e buttare via la chiave?
La perdita non sarebbe stata grave (una volta smorzate le ultime urla, nessuno si sarebbe più ricordato di loro), eppoi c'è il rischio che ci prendano gusto...e si sa come va: occupa oggi, occupa domani...
postato da carnesalli | 13:17 | commenti (2)

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