ABBECEDARIO A MODO MIO

ABBECEDARIO A MODO MIO


"IL CONTRARIO DELL'AMORE NON E' L'ODIO, MA L'INDIFFERENZA. IL CONTRARIO DELLA VITA NON E' LA MORTE,MA L'INDIFFERENZA QUALSIASI COSA SCEGLIATE, MIEI GIOVANI AMICI, NON SIATE INDIFFERENTI" E.Wiesel

Sono particolarmente sensibile ai problemi sociali e a quelli delle persone più deboli: faccio del mio meglio perché si affermino i diritti di cittadinanza, di libertà, di eguaglianza, di giustizia, del lavoro, allo studio, a essere curati.
Credo in una società aperta, solidale, protesa al futuro, ma un futuro di equità e fratellanza.
Credo che ciò debba essere raggiunto assieme a tutti gli uomini di buona volontà che non hanno una visione egoistica della vita.
Alla domanda posta dai versi di una canzone "...Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?", vorrei che di me si dicesse, parafrasando ancora i versi del medesimo cantautore: "Ha avuto la forza che serve a camminare, ...e comunque la sua parte l'ha potuta garantire".
(Introduzione de "Abbedecedario a modo mio", del sottoscritto, Euzelia edizioni)

lunedì 16 gennaio 2012

giugno 2008

 

venerdì, giugno 27, 2008
 
Mala tempora... (o di letture che non avremmo voluto fare, ma che vale la pena fare)

«Guardare il nuovo governo di Berlusconi in azione è come sedersi a rivedere un brutto film. E le ultime azioni già lasciano prevedere un altro horror show. Una volta di più il premier 71enne impiega gran parte della sua energia politica a proteggersi dalle pubbliche procure d’Italia. Berlusconi ieri ha detto che la magistratura lo ha sottoposto a un “calvario senza fine”. Ma l’unico calvario di questa storia è quello che sta sopportando l’Italia»
Financial Times, editoriale del 26 giugno, titolo: «Oh no, not again» (No, non un’altra volta), sottotitolo: «Di nuovo Berlusconi pensa a se stesso e non all’Italia»

L’impronta del razzismo
(Dijana Pavlovic)
Egregio signor Maroni, ministro dell’Interno, Lei annuncia che verranno «censiti» i bambini rom, ma ci rassicura non sarà una «schedatura etnica», un semplice «censimento che riguarderà tutti i nomadi che vivono in Italia, minori compresi».
Che io sappia, quando si fa un censimento questo riguarda tutti i cittadini dello Stato, lo si fa secondo certe modalità uguali per tutti e con finalità chiare a tutti. Ma Lei per censimento intende forse entrare in un campo con 70 poliziotti, carabinieri, vigili urbani in assetto antisommossa e un furgone della polizia scientifica per rilevare le impronte digitali alle cinque di mattina della famiglia Bezzecchi, 35 cittadini italiani, senza precedenti penali?
Questo è ben altra cosa. Si chiama schedatura etnica e lo sappiamo bene perché l’abbiamo già vissuto nel passato. E dunque è in atto una schedatura su base etnica che vuol dire che si sta creando un archivio parallelo. A cosa servirà l’archivio Rom?
(foto del 1935 di una bambina rom internata a Auschwitz)
Nel passato, l’archivio che aveva creato l’«Ufficio di polizia per zingari» di Monaco, che aveva schedato ed arrestato più di 30.000 Rom tra il ’35 e il ’38, è passato all’Rkpa di Berlino, cioè alla Centrale di polizia criminale del Reich, sotto il controllo diretto di Himmler, il quale l’8 dicembre ’38 ha emanato il Zigeunererlass, decreto fondamentale nella storia dello sterminio zingaro, perché ha stabilito che, «in base all’esperienza e alle ricerche biologico-razziali, la questione zingara andava considerata una questione di razza». Ma, se possibile, mi inquieta di più il Suo annuncio che i primi a essere schedati saranno i minori e se sorpresi a elemosinare saranno sottratti ai loro genitori. Un vero e proprio atto di violenza e discriminazione che nessuna questione di sicurezza può giustificare, tanto più se si considera che dei 152.000 rom presenti in Italia, secondo lo stesso ministero degli Interni, la metà ha meno di 16 anni. Senza tener conto che in Italia sotto i 14 anni non si è punibili e che in questo modo si criminalizza un intero popolo, senza distinzione. Come accade con gli adulti, così anche le migliaia di bambini Rom che vanno a scuola, che cercano faticosamente di aprirsi una strada verso un futuro «normale», per Lei sono pericolosissimi criminali da schedare e da tenere d’occhio. Non è anticostituzionale, illegale e contro la Convenzione dell’ONU sui diritti dei fanciulli? Ma a Lei dovrebbe importare della legge e del diritto, oppure è solo importante solleticare il ventre del Suo popolo? Prendersela con dei bambini, anche se rubano o chiedono l’elemosina è molto più facile che avere a che fare con la più potente organizzazione criminale, la ’ndranheta, che è padrona del territorio negli ordinati vialetti della sua Varese, come in tutta la Lombardia e il nord Italia. Secondo i dati della commissione antimafia e dell’Eurispes questi bravi adulti hanno un fatturato annuo di 36 miliardi di euro (altro che finanziarie di Tremonti), tra traffico di droga, appalti, traffico d’armi e altri sciocchezze certo molto meno gravi dei furtarelli di qualche ragazzino. Ma questo avveniva anche pochi anni fa: cosa c’era di più facile di prendersela con ebrei e zingari? Nessuno di loro reagiva e l’ORDINE era garantito.
Certo, Lei quando ci annuncia queste cose, sorridendo serafico dai salotti tv parlando di sicurezza, forse non pensa ai forni crematori che invece molti Suoi simpatici seguaci in camicia verde invocano impunemente nelle ronde e negli agguati agli «zingari», ma forse a nuove forme di campi di concentramento sì. Mi fa venire i brividi la Sua rassicurazione che questo serve a garantire ai bambini rom «condizioni dignitose» in piena attuazione dei patti di sicurezza di alcune città. In questi ghetti moderni uomini, donne e bambini di etnia rom, che siano cittadini italiani, comunitari o no, verranno sottoposti alla segregazione di un regime speciale che viola qualunque norma di diritto, di umanità e perfino di buon senso e nega un futuro dignitoso ai nostri bambini.
Zingari
(Furio Colombo)
Uno strano errore è stato commesso e ripetuto dai diversi schieramenti che, nel corso di 15 anni, si sono opposti, spesso con tollerante mitezza all’impero di Berlusconi (nel senso di tutti i soldi e tutte le televisioni con cui fa politica). È stato l’errore di dire e pensare che Roberto Maroni fosse il più umano e normale dei leghisti, niente a che fare con vergognose figure come Borghezio e Gentilini.
Un errore grande. Non c’è alcuna differenza fra Maroni e Borghezio o Gentilini. Il ministro degli Interni di un Paese democratico che ordina di prendere le impronte digitali di migliaia di bambini italiani o ospiti dell’Italia, solo perché quei bambini sono Rom, è fuori dalla nostra storia di paese libero. È estraneo allo spirito e alla lettera della nostra Costituzione, è ignaro del fascismo da cui ci siamo liberati e di cui ricordiamo con disgusto, fra i delitti più gravi, l’espulsione dei bambini italiani ebrei dalle scuole italiane.
È stato uno dei peggiori delitti perché quella umiliazione spaventosa a cui sono stati sottoposti i più piccoli fra i nostri concittadini ebrei, alla fine ha generato lo sterminio. Il ministro degli Interni non è così giovane e così ignaro, per quanto la sua formazione sia immersa nella barbara e claustrofobica visione
Il ministro dell’Interno sa, e non può fingere di non sapere che obbligare i bambini di un gruppo etnico (molti radicati in Italia da decenni, alcuni da secoli) alle impronte digitali vuol dire lacerare la nostra vita, spaccare e isolare dal resto del Paese una parte di coloro che vivono e abitano con noi. Vuol dire indicare a tanti, che hanno più o meno la sensibilità morale del ministro, “gli zingari” compresi “i bambini zingari” come estranei, reietti e degni di espulsione. Chi è indicato come “da escludere” diventa per forza qualcuno da perseguitare.
Si noti un particolare davvero disgustoso e non accettabile: l’impronta verrà presa prima di tutto e più facilmente ai bambini che vanno a scuola e verranno che marchiati di fronte ai compagni. E sarà una umiliazione grave per la Polizia italiana. L’ideologia conta poco e nessuno, salvo xenofobia e razzismo, conosce uno straccio di ideologia della Lega. Ma la decisione di sottoporre i bambini di un gruppo selezionato come nemico all’umiliazione delle impronte digitali è una decisione fascista.
Mi impegno a tentare con le mie prerogative di parlamentare di impedirlo. Chiedo ai colleghi Deputati e Senatori che si riconoscono nella Costituzione di volersi unire per difendere i bambini Rom, l’onore della nostra Polizia, ciò che resta della nostra civiltà democratica.
Dalla grotta di Lourdes, l’intervista al cardinale Dionigi Tettamanzi:
Nel luogo dove 150 anni fa apparve la Madonna, cosa ha chiesto a Maria il cardinale per i fedeli ambrosiani e per la città di Milano? Quali sono state le sue preghiere di fronte alla grotta?
«Il miracolo più semplice e più necessario – risponde - deve avvenire nelle strade, nei luoghi di lavoro e nelle case, perché tutti diventino capaci di accoglienza e perché si crei la disponibilità reciproca ad entrare nelle vite degli altri. Per Milano, una città ferita dall’incomunicabilità, chiedo il miracolo della condivisione».
 
 postato da carnesalli | 14:07 | commenti (20)
politica, societa, idee, democrazia

martedì, giugno 24, 2008
 
Si del Senato al decreto blocca processi


postato da carnesalli | 14:08 | commenti (16)
politica, democrazia

lunedì, giugno 23, 2008
 
P - Presa per
Inflazione reale 2008: 3,6%
Inflazione programmata (dal governo) 2008: 1,7%
Cialtroni!
(e non tiratemi in ballo la Bce, per favore...)

postato da carnesalli | 08:49 | commenti (6)
controcanto, economia - articoli

domenica, giugno 22, 2008
 
La guerra dei 15 anni
Marco Travaglio
Stupisce lo stupore. Ma come: Berlusconi rinuncia a diventare uno statista per sistemare le sue tv e i suoi processi? Ma non era cambiato? In realtà, in questi 15 anni, tutto è cambiato tranne lui. Lui non ha mai fatto mistero di quel che è. Fin da quando, alla vigilia dell’ingresso in politica, confidò a Montanelli e Biagi: «Se non entro in politica, finisco in galera». Infatti da 15 anni, che governi lui o gli «altri», il Parlamento è mobilitato per salvarlo dai processi
continua qui
Le fanfaluche di Alemanno...
Nessun buco nascosto nei conti del Campidoglio, leggi qui
L'Unità
Il Corriere della sera
Il Sole 24 orepostato da carnesalli | 18:45 | commenti (2)
politica, idee, controcanto, fessono

venerdì, giugno 20, 2008
 
2008

Gennaio 2008: Tolleranza 1; Non disturbare il conducente (di lepri e conti); Passioni (mie); spigolando; Sfogo (Ratzinger!!); Nausea; Tolleranza 2; della caduta del governo; Vitamine (Calamandrei); Giorno della memoria; Brecht; A futura memoria 1 - 2 - 3

Febbraio 2008: A Futura memoria 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9; Questione di allenamento (del PD); Tolleranza/laicità 3;  del centro; Ma mi faccia il piacere (di liste elettorali);

Marzo 2008: Soddisfazioni (di Mastella); Quiz o di Lia; Le strade dell’uguaglianza; Ossimori: Fascismo & libertà; A futura memoria 10; Normale candidato – Reperita Juvant (di Ciarrapico);  Piersilvio pensaci tu (del principe azzurro); Buona Pasqua ; Piove .. opposizione…

Aprile 2008: Gazebo; Storie della mia storia: Martin Luther King; A futura memoria 11; di elezioni (prima e dopo); Ce n’est qu ’un debut; Coppi (un uomo solo al comando); Dash e sicurezza; 25 aprile

Maggio 2008: Misericordia; Apprendisti stregoni (di sicurezza); Camera dei fasci; Arridatece Berlusconi; Pari opportunità (della Carfagna); Non in mio nome (di Almirante); newsletter; caprio espiatorio (di progrom);  robe da pazzi;

Giugno 2008: Fioretto; Sogno (Fede nello spazio!); Storie della mia storia (Robert Kennedy); Negoziabilità; regime; Berlusconeide; Mala tempora

Luglio 2008: Proposta indecente (impronte ai bimbi rom); Non c’è limite al peggio (della salvaprocessi); Morti di Reggio Emilia; Il signore si che se ne intende; Schifo (della legge Alfano); Coccodrilli (storie di lacrime finte e di morti veri)

continua?

postato da carnesalli | 09:05 | commenti (4)
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giovedì, giugno 19, 2008
 
Berlusconeide
Manovra economica
Via libera alla manovra triennale 2009-2011 e al Documento di programmazione economica e finanziaria da un Consiglio dei ministri lampo (appena 40 minuti di esame) per varare la Finanziaria anticipata da 34,8 miliardi in tre anni (13,1 l'anno prossimo, 7,1 nel 2010 e 14,6 nel 2011) fatta per gran parte di tagli alla sanità e al welfare con il protocollo dello scorso anno quasi cancellato.
La manovra sarà articolata in un decreto legge e un disegno di legge e sarà fatta per 4 miliardi di entrate fiscali e il resto con riduzione della spesa pubblica.
Tremonti decide da solo «Ho controllato, la discussione è durata nove minuti e mezzo».
Tagli alla Sanità e ripristino del ticket Potrebbero essere più pesanti del previsto i tagli per la sanità contenuti nella manovra economica, con il rischio di un ripristino del ticket già dal 2009: si tradurrebbe in 6 miliardi di tagli solo per il comparto sanità.
La sforbiciata in arrivo per il settore sanitario, secondo le ipotesi circolate nel corso degli incontri tecnico-politici tra governo e rappresentanti delle Regioni, dovrebbe essere di 6 miliardi nel 2009-2011 (il doppio rispetto ai 3 annunciati pochi giorni fa) e potrebbe portare, in assenza di coperture adeguate, alla reintroduzione del ticket, una tassa sospesa per tutto il 2008.
La situazione dei tagli alle regioni è diventata per i governatori ancora più complicata, perchè al novero dei problemi (su tutti sanità e trasporto pubblico locale) si è aggiunta ora anche la questione dei Fondi europei per le aree sottoutilizzate (Fas): questi stanziamenti erano già stati assegnati dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) alle Regioni, ma con la manovra finanziaria il governo vorrebbe ora congelarli.
Ritorno il job on call Nell'incontro con Confindustria e sindacati è stato annunciato il ritorno del lavoro a chiamata: il cosidetto "job on call" (o lavoro intermittente) previsto dalla legge Biagi che era stato abolito con la legge che aveva recepito il protocollo sul welfare del governo Prodi. Secondo quanto risulta dalle ultime ipotesi nella manovra finanziaria sarebbe prevista per decreto un'abolizione dell'abolizione e quindi il ripristino di questo tipo di contratti.
Stop al tagli di Province e Comunità montane Stop temporaneo al taglio in finanziaria per provincie e comunità montane. Lo si apprende da alcuni partecipanti alla riunione in corso al ministero per i rapporti con le regioni tra governo, regioni e altre autonomie locali. Per gli eventuali nuovi provvedimenti se ne riparlerà a settembre - riferisce uno dei partecipanti - riprendendo il confronto sul complesso del codice delle autonomie.
Tav, tornano gli amichetti senza gara Sono abrogate le revoche delle concessioni stipulate da Tav spa con i contraenti generali in data 15 ottobre 1991 e i16 marzo 1992. I rapporti stipulati «continuano senza soluzione di continuità» con la Rfì. E' quanto prevede il decreto legge che verrà approvato dal Consiglio dei ministri. In pratica, si tratta delle revoche che nel 2007 erano state disposte dall'allora ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, perchè assegnate senza ricorso a bando di gara.
Leggi ad personam
Prima Rete 4, ora due emendamenti inseriti surrettiziamente in un Decreto Legge già firmato da Napoletano, poi la riproposizione del Lodo Schifani.
Per la prima volta nella storia repubblicana, il governo e la sua maggioranza entrano nel campo dell'azione penale per stravolgerne le regole e stabilire una gerarchia tra i reati da perseguire.
La nuova norma berlusconiana (presentata come un emendamento al decreto-sicurezza, firmato direttamente dai Presidenti della I e II commissione di Palazzo Madama) obbliga i giudici a dare "precedenza assoluta" ai procedimenti relativi ad alcuni reati, ma questa precedenza serve soprattutto a mascherare il vero obiettivo dell'intervento: la sospensione "immediata e per la durata di un anno" di tutti i processi penali relativi ai fatti commessi fino al 31 dicembre 2001 che si trovino "in uno stato compreso tra la fissazione dell'udienza preliminare e la chiusura del dibattimento di primo grado".
È esattamente la situazione in cui si trova Silvio Berlusconi nel processo in corso davanti al Tribunale di Milano per corruzione in atti giudiziari: con l'accusa di aver spinto l'avvocato londinese Mills a dichiarare il falso sui fondi neri della galassia Fininvest all'estero.
Si capisce la fretta, il conflitto d'interessi, l'urgenza privata, l'emergenza nazionale che ne deriva, la vergogna di una nuova legge ad personam.
No. Ancora una volta a Berlusconi serve qualcosa di illegittimo, che trasformi la politica in puro strumento di potere, il Parlamento in dotazione personale, le istituzioni in materia deformabile, come le leggi, come i poteri della magistratura.
Che c'entra la sospensione dei processi con la sicurezza? Qual è il carattere di urgenza, davanti ai cittadini? L'unica urgenza - come l'unica sicurezza - è quella privatissima del premier.
Una stortura che diventa un abuso, e anche una sfida al Capo dello Stato
E infine la lettera a Schifani dove sostiene che la norma blocca-processi "è a favore di tutta la collettività", anche se si applica "a uno tra i molti fantasiosi processi che magistrati di estrema sinistra hanno intentato contro di me per fini di lotta politica".
Così ha scritto Ezio Mauro: “È il preannuncio di una ricusazione, in una giornata come questa, vergognosa per la democrazia, con il premier imputato che rifiuta il suo giudice mentre ne blocca l'azione. A dimostrazione che Berlusconi è pronto a tutto. Dovremmo prepararci al peggio: se non fosse che il peggio, probabilmente, lo stiamo già vivendo.”


postato da carnesalli | 08:54 | commenti (2)
politica

martedì, giugno 17, 2008
 
Era ora!











postato da carnesalli | 21:31 | commenti (3)

domenica, giugno 15, 2008
 
Regime
“Orribile è il bavaglio spalmato di miele"
S.J.Lec

Un paese dove, in meno di un mese:
il Presidente del consiglio cerca di soppiatto di far approvare leggi a suo favore,
continua più che mai il conflitto di interessi,
gran parte dell’informazione è controllata da una stessa persona,
la magistratura non può indagare,
i giornalisti non possono scrivere,
i cittadini passano accanto a uomini armati e a mezzi blindati,
subisci soprusi se sei di un’etnia diversa,
viene attaccato il diritto di sciopero,
le badanti vengono rinchiuse nei CPT,
tra poco si torna in guerra…

… può ancora dirsi un paese libero?


Amici blogger perché non facciamo una catena se non umana (per quanto dietro ad ogni blog c’è una persona), un tam tam telematico?
Diffondiamo questo post su ciascuno dei nostri blog.

Facciamo sentire la nostra voce!




Possiamo firmare l’appello lanciato da Furio Colombo
Possiamo diffondere questo articolo di Marco Travaglio
Possiamo appoggiare la battaglia di Articolo 21.
Possiamo sostenere la battaglia dell'opposizione

Possiamo.
E dobbiamo.
Perché, come ha scritto sempre S.J.Lec, “non azzardiamoci ad addormentarci. La notte continua.”

P.S.
Non l’ho mai riportata, perché molto conosciuta.
Ma chissà, forse a qualcuno non è nota

Vennero
Prima vennero per i comunisti e io non dissi nulla, perché non ero comunista.
Poi vennero per i socialdemocratici e io non dissi nulla, perché non ero socialdemocratico
Poi vennero per i sindacalisti, e io non dissi nulla perché non ero sindacalista
Poi vennero per gli ebrei, e io non dissi nulla perché non ero ebreo.
Poi vennero a prendere me.
E non era rimasto più nessuno che potesse dire qualcosa.
(Martin Niemoller, pastore luterano)

Bella anche la versione che ne ha fatto Tiziano
Vennero......

Vennero per gli zingari e io non parlai perchè non ero zingaro
Vennero per i clandestini e io non parlai perchè non ero clandestino
Vennero per gli omosessuali e io non parlai perchè non ero un omosessuale
Quindi vennero per i comunisti e io non parlai perchè non ero comunista
Poi vennero per i sindacalisti e io non parlai perchè non ero sindacalista

Quindi vennero per me e a quel punto non rimaneva nessuno che potesse alzare la voce.



postato da carnesalli | 18:44 | commenti (16)
politica, societa, democrazia

venerdì, giugno 13, 2008
 
MORTI SUL LAVORO: UN CONTRIBUTO POETICOpostato da carnesalli | 14:17 | commenti (1)
politica, memoria

giovedì, giugno 12, 2008
 
                                  Ahimè

Conflitto di interessi, privilegi, razzismo, deregolazione, guerra… intercettazioni…
Lo sapevamo… è il solito Berlusconi…

postato da carnesalli | 08:57 | commenti (3)
politica, controcanto

martedì, giugno 10, 2008
 

Non ho parole (chissa se le trova Formigoni...)
Mi illumini Santa Rita...


Bello questo articolo di Roberto Cotroneo

postato da carnesalli | 08:45 | commenti (8)
sfoghi, controcanto

sabato, giugno 07, 2008
 
N - Negoziabilità



 questo è negoziato








questo è negoziabile?



postato da carnesalli | 11:33 | commenti
sfoghi, idee, controcanto

venerdì, giugno 06, 2008
 
Da leggere
Un bell'articolo di don Virginio Colmegna (a proposito di fame nel mondo): "Quelli senza pane"
E uno di Elena Stancanelli (a proposito di 'sicurezza'): "Girotondo dell'orrore"
postato da carnesalli | 14:23 | commenti
idee

giovedì, giugno 05, 2008
 
Storie della mia storia
"E io sapevo che per i sogni vale la pena di lottare" (Barak Obama)
Robert Kennedy è stato assassinato esattamente 40 anni fa.
Questo è un giorno perfetto per sognare.
Per continuare ostinatamente a sognare.
Il 18 marzo 1968, tre mesi prima d’essere assassinato Robert Kebbeny, candidato alla presidenza degli USA, pronunciò questo discorso denunciando al mondo i limiti del PIL.

"Ma anche se agiamo per eliminare la povertà materiale, c’è un altro più grande compito, cioè affrontare la miseria dell’appagamento – scopo e dignità – che ci affligge tutti. Troppo, e troppo a lungo, è sembrato che l’eccellenza personale e i valori comunitari si fossero arresi alla mera accumulazione di beni materiali. Il nostro Prodotto Interno Lordo è oggi oltre gli 8 miliardi di dollari annui
Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell'ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow-Jones, nè i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. 
Il PIL comprende anche l'inquinamento dell'aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere o l'onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell'equità nei rapporti fra di noi.
Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Può dirci tutto sull'America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere americani.
Se tutto questo è vero qui a casa nostra, allora è vero in tutto il mondo. Dall’inizio dei nostri più orgogliosi vanti c’è la promessa di Jefferson, che noi, qui in questo paese, saremmo stati la migliore speranza dell’umanità. E adesso, se guardiamo alla guerra in Vietnam, ci meravigliamo se ancora rispettiamo sufficientemente le opinioni dell’umanità, e se gli altri mantengono un sufficiente rispetto per noi .oppure se, come l’antica Atene, perderemo la simpatia, e l’aiuto, e infine la nostra stessa sicurezza, a causa dell’egoistico perseguire i nostri esclusivi bersagli e i nostri esclusivi obiettivi.

postato da carnesalli | 09:00 | commenti (3)
idee, persone

lunedì, giugno 02, 2008
 
S - Sogno
Ho un sogno che ormai è uno strazio...
Emilio Fede nello spazio!
(leggi e sottoscrivi qui)
postato da carnesalli | 11:19 | commenti (4)
democrazia

domenica, giugno 01, 2008
 
F – Fioretto
Ovvero: Fate del bene. In sette mosse (più una)

1) Fa caldo: ma rinunciate ad un gelato.
2) Andate in edicola: utilizzate quei pochi euro risparmiati per comprare l’Espresso.
3) Leggete con attenzione (e se avete coscienza – materia prima che scarseggia ultimamente – incazzandovi un po’, e scusate il francesismo) l’inchiesta di Fabrizio Gatti sulle nuove regole sull’immigrazione: “Ho comprato un clandestino”.
(Se siete a corto di euro lo trovate qui)
4) Vergognatevi profondamente di essere italiano e di avere questo governo (soprattutto se l’avete votato).
5)  Fate quante più fotocopie riuscite dell’articolo (anche sul lavoro, se l’avete: è a fin di bene…).
6) Distribuite tali fotocopie ovunque riusciate, preferibilmente tra quelli che: “tolleranza zero”.
7) Ringraziate il Padreterno di non votare a destra.
(E sennò, ragazzi, peggio per voi e per la vostra coscienza, se la trovate: dovrebbe essere molto vicina a dove tenete il portafoglio…).

Facoltativo: sputate nell’occhio (sinistro, possibilmente) al primo leghista (magari appena rientrato da Pontida) che incontrate.

Se poi la coscienza ha davvero un sussulto, leggete questo “Nomadi sarete voi” sempre su l’Espresso.

Buona digestione




postato da carnesalli | 20:05 | commenti (5)
politica, controcanto

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