ABBECEDARIO A MODO MIO

ABBECEDARIO A MODO MIO


"IL CONTRARIO DELL'AMORE NON E' L'ODIO, MA L'INDIFFERENZA. IL CONTRARIO DELLA VITA NON E' LA MORTE,MA L'INDIFFERENZA QUALSIASI COSA SCEGLIATE, MIEI GIOVANI AMICI, NON SIATE INDIFFERENTI" E.Wiesel

Sono particolarmente sensibile ai problemi sociali e a quelli delle persone più deboli: faccio del mio meglio perché si affermino i diritti di cittadinanza, di libertà, di eguaglianza, di giustizia, del lavoro, allo studio, a essere curati.
Credo in una società aperta, solidale, protesa al futuro, ma un futuro di equità e fratellanza.
Credo che ciò debba essere raggiunto assieme a tutti gli uomini di buona volontà che non hanno una visione egoistica della vita.
Alla domanda posta dai versi di una canzone "...Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?", vorrei che di me si dicesse, parafrasando ancora i versi del medesimo cantautore: "Ha avuto la forza che serve a camminare, ...e comunque la sua parte l'ha potuta garantire".
(Introduzione de "Abbedecedario a modo mio", del sottoscritto, Euzelia edizioni)

venerdì 13 gennaio 2012

AGOSTO 2005

martedì, agosto 30, 2005
 

N – Napoleon, Napoleon, Napoleon
(Renato Rascel, 1951)

Tra una passeggiata in riva al mare di Soci (località scelta forse per farlo sentire a suo agio), e una  carezza a un cavallino nano (che è riuscito ad accarezzare anche senza   tacchi: Putin è proprio un amico…) il nostro prode condottiero - duce in  latino- ha trovato il modo di esternare alla Bogart “ Il mio è un lavoro duro ma qualcuno deve pur farlo”, bellezza.
Fare cosa? Il Presidente del Consiglio, ovviamente.

”Se penso a qualcuno dell'altra parte seduto al tavolo nei miei panni con Putin, Bush e Blair francamente mi sento male. Ne parlo in maniera spassionata perché se c'è qualcuno che fa un grande sacrificio a ripresentarsi come candidato sono io. È un enorme sacrificio”.
Peccato che contemporaneamente l’amico Putin stesse perorando la causa tedesca e giapponese per un seggio all’Onu…

Abbandonati i toni trionfanti,  allegri a vacanzieri di Porto Rotondo (“dalla mia finestra vedo solo barche di lusso, vuol dire che il paese è ricco”, ebbe a dire in uno scoppio di ilarità), Berlusconi, con tono questa volta più dimesso, quasi rassegnato, ha ribadito un concetto ormai chiaro (almeno a lui): è l'unico candidato della Casa delle Libertà nonostante l’enorme “sacrificio” che gli costa e gli è costato “scendere in campo”.

Ed è lui l'unico per un semplice motivo: nessun altro sarebbe in grado. “Tutto in me, dal punto di vista personale e privato, mi spingerebbe a dire ‘si accomodi un altro’. Un enorme, enorme, enorme sacrificio”.

Ma allora perchè lo fa, uno si domanda?
Semplice. Nessuno è disposto a farlo al suo posto. O meglio: nessuno ne ha le capacità: “Non è che sono io che non mi voglio muovere dalla sedia – spiega “Magari ci fosse qualcuno che possa avere due requisiti indispensabili”: “la capacità di tenere insieme la coalizione” (“Pensate al lavoro quotidiano che bisogna fare per tenere insieme tutti per portarli sulla stessa decisione” dice affranto) e poi “avere una personalità che sia apprezzata dall'elettorato del centrodestra e dei moderati e che possa essere considerato per il complesso della sua storia, della sua personalità e della sua capacità di agire e di fare, come un candidato che possa essere paragonato a quello che ha retto il governo per cinque anni”.

“Io ero abituato a pensare, a tenere gli occhi aperti di notte e a decidere, un po’ come Wellington che entrava nel Consiglio dei miniastri e diceva “ho dato degli ordini, cominciate a discuterne”, è riuscito ad affermare, senza vergognarsi neanche un po’.

E via ancora con la telepromozione: “Abbiamo fatto come meglio non si poteva fare. Non c’è una sola decisione che io possa dire di considerare un errore a posteriori, non ce n’è una” ha continuato trattenendo a stento le risate.
“Non abbiamo mai messo le mani nelle tasche degli italiani, non abbiamo mai rubato, non abbiamo mai fatto una telefonata per controllare (avendone i mezzi, con i servizi) un uomo dell' opposizione, non abbiamo mai mandato la Guardia di Finanza da nessuno, non abbiamo mai usato la magistratura contro un avversario politico, non abbiamo mai fatto una trasmissione della televisione pubblica, e tanto meno di quelle private, contro un avversario politico”.
E ci mancherebbe…

Al contrario: “Abbiamo tenuto banco in uno dei momenti più difficili degli ultimi 20 anni, per tutto ciò che è successo dall' 11 settembre in poi, abbiamo dato all' Italia un ruolo internazionale: c'è poco da fare, io vengo consultato su tutte le grandi decisioni, quando mai era successo? Non siamo più l'Italietta di prima: 'Ah, les italiens sont toujours les italiens' come ancora qualche volta ripeteva Chirac agli inizi. Adesso andateglielo a chiedere, se se la sente di ripeterlo».
Rimpianti, rimorsi? Nemmeno a dirlo: “Abbiamo fatto come meglio non si poteva fare, non c'è una sola decisione che io possa dire di considerare un errore, a posteriori, non ce n'è una” assicura Berlusconi anche se “non ho preso tutte le decisioni che avrei voluto prendere, ma un giorno ti dice no questo partito, un giorno ti dice no quest'altro, un altro giorno quest'altro ancora”.

Napoleon, Napoleon, Napoleon….

Comunque si tranquillizzi il nostro premier: Putin, Bush e Blair, passato il primo momento di sconforto, stanno già cercando un sostituto per i loro incontri.
Tra i comici di Zelig.
Non è facile: ne hanno trovato uno che sa suonare il pianoforte, uno che sa fare le corna, uno che si toglie le scarpe, uno che racconta barzellette, uno che corteggia le signore primo ministro… difficile è trovarne uno che faccia tutte queste cose assieme…

P.S. Lo so che la foto di Rascel è del Corazziere, ma, giuro, quella di Napoleone non l’ho trovata…
postato da carnesalli | 10:02 | commenti (18)
politica, pruriti


lunedì, agosto 29, 2005
 

V – Vacanze
“Razionalizzazione: viviamo sempre più a lungo e sempre meno” (S.Lec)

Questa volta le vacanze sono finite davvero!
Vacanze…
Le mie ho cercato di viverle nel senso “etimologico” del termine: fare “vuoto”.
Quanto ho cercato di crearne dentro di me, pur nella sarabanda di cose che ho fatto….
Ma che fatica provare a liberarsi di tutto il ciarpame accumulato durante l’anno!

In parte questo vuoto è già stato riempito di cose “buone”, così come riserva.

L’augurio che faccio a me e a tutti è che durante questo nuovo anno in ogni interstizio a fatica liberato, non si accumuli spazzatura.

E’ l’unica cosa di cui proprio non ho bisogno..
Ma ho anche la certezza, che, ovviamente, ciò avverrà.

Forse il segreto sta nell’essere più veloci nel riempirsi di “belle” cose e “belle” persone”.

Perciò ben trovati a tutti!
postato da carnesalli | 09:24 | commenti (5)


martedì, agosto 23, 2005
 

P - Pera o pera…

“Per noi italiani è fissato ormai in maniera inequivocabile l’atteggiamento da assumere verso le razze di colore…Esso si ispira alla convinzione che una inferiorità irriducibile, legata a razze biologiche e quindi trasmissibile nelle generazioni, contraddistingue tali razze rispetto ai Bianchi. Da ciò la necessità d evitare miscugli di sangue… E’ nostra salda opinione che l’incrocio con gli africani sia un attentato contro la civiltà europea perché la espone a decadenza…Ha ben motivo dunque la decisione del Gran Consiglio del fascismo per l’inasprimento delle misure contro il meticciato...”
(“La difesa della razza”, n. 6, 1938).


Quando ad una frontiera, negli anni trenta, chiesero ad Einstein, ebreo in fuga dalla Germania soggetta alle leggi razziali, di che razza fosse, rispose, senza esitazione: “umana”.

Io sono cittadino del mondo, meticcio, multiculturalista, ebreo, cattolico, islamico e quaquero, omosessuale ed eterosessuale, giovane e vecchio, sano e malato.
E anche un po’ relativista, quel tanto che basta.

Io sono un uomo e sono una donna.
E ogni uomo è mio fratello e mia sorella.
Nella giustizia.

(E non voglio applausi…)


Le leggi razziali  mussoliniane
La "razza italica" nel manifesto degli scienziati fascisti
postato da carnesalli | 10:23 | commenti (10)
sfoghi, controcanto



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