ABBECEDARIO A MODO MIO

ABBECEDARIO A MODO MIO


"IL CONTRARIO DELL'AMORE NON E' L'ODIO, MA L'INDIFFERENZA. IL CONTRARIO DELLA VITA NON E' LA MORTE,MA L'INDIFFERENZA QUALSIASI COSA SCEGLIATE, MIEI GIOVANI AMICI, NON SIATE INDIFFERENTI" E.Wiesel

Sono particolarmente sensibile ai problemi sociali e a quelli delle persone più deboli: faccio del mio meglio perché si affermino i diritti di cittadinanza, di libertà, di eguaglianza, di giustizia, del lavoro, allo studio, a essere curati.
Credo in una società aperta, solidale, protesa al futuro, ma un futuro di equità e fratellanza.
Credo che ciò debba essere raggiunto assieme a tutti gli uomini di buona volontà che non hanno una visione egoistica della vita.
Alla domanda posta dai versi di una canzone "...Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?", vorrei che di me si dicesse, parafrasando ancora i versi del medesimo cantautore: "Ha avuto la forza che serve a camminare, ...e comunque la sua parte l'ha potuta garantire".
(Introduzione de "Abbedecedario a modo mio", del sottoscritto, Euzelia edizioni)

lunedì 16 gennaio 2012

marzo 2008

giovedì, marzo 27, 2008
 


Futuro Presidente del Consiglio?
"Grazie, preferirei di no"
(Bartebly, E.Melville)


postato da carnesalli | 20:06 | commenti (6)
 
P – Piove… opposizione…

Meteo: pioggia di soldi su tutta italia!

A 20 giorni dalle elezioni il "premio produttività" diventa una “regalia generalizzata”: la Regione Sicilia (Cuffaro, of corse) ha “regalato” ai 18 mila addetti da 755 a 1.500 euro in più come… aumento.
Oltre ai 113 euro mensili del contratto appena rinnovato.

I soldi sono stati recuperati dal fondo costituito per remunerare i lavoratori “più efficaci”.
(Luca dimmi che non è vero!)
Ma si sa, sotto elezioni tutti sono “efficaci” (per vincere le elezioni): basta che votino Cuffaro & Co.
(Si d’accordo: noi abbiamo Formigoni; vi prego, non infierite!)

Cannoli per tutti..!!

E a questi vanno ad aggiungersi i 300.00 euro donati da Forza Italia al sen. De Gregorio, gli oltre 200.000 donati a Lamberti Dini (chissà perché), oltre alle briciole donate ai repubblicani ecc.ecc.

Ma davvero tutto/i hanno un prezzo?

Mi scapperebbe di scrivere anche del duello Mussolini – Santanchè o di Don Gelmini.
Ma forse è meglio di no…

Piuttosto questo: vabbè, è un po’ infantile, ma ci hanno provato questi ragazzi del circolo del PD più giovane di Milano…



postato da carnesalli | 09:14 | commenti (2)
politica, pruriti

venerdì, marzo 21, 2008
 
P – Pasqua (buona) di pace e felicità a tutti
breve “riflessione quaresimale”
Credo che ai più questa parola faccia venire in mente croci, sudari, digiuni.
Una religione triste, fatta di rinunce, sofferenza, sacrifici, sopportazioni, cuori trafitti da spade; da mogli rassegnate che lo fanno “non per piacer mio, ma per dare un figlio a Dio”; da Madonne che piangono e se non piangono, sono per lo meno addolorate (perché poi non è mai stata trovata una Madonna che ride?); da benpensanti (di solito malfacenti) “lavapiùbianco”, che una volta o due all’anno centrifugano la coscienza nella speranza di farla franca…
Pasqua è passaggio per gli ebrei (l’esodo del popolo d’Israele dall’Egitto verso la libertà), resurrezione per i cristiani, festa per tutti gli altri.

 Eppure molti la associano, la identificano con il digiuno, la mortificazione.
O con la settimana bianca, ma questo è un altri discorso.
“Ma nel giorno in cui digiuniate, voi trovate modo di fare i vostri affari e opprimete i vostri dipendenti.
Sì, per attaccar lite e contesa digiunate e per coprire col pugno il povero…
E’ forse questo il digiuno che io posso apprezzare, il giorno della mortificazione che io possa gradire? Piegare come un giunco la testa, giacere cinti di sacco nella polvere.
E’ questo che voi chiamate digiuno, giorno gradito al Signore? E’ questo un digiuno che io posso apprezzare?
Rompete piuttosto i legami della malvagità, sciogliete i vincoli del giogo, rimandate liberi gli oppressi e infrangete ogni giogo.
Spezza il tuo pane all’affamato…
Allora eromperà come l’alba la tua luce… camminerà davanti a te la giustizia… e la gioia del Signore ti raggiungerà.
Prodiga te stesso all’affamato e sazia chi ha fame e brillerà nell’oscurità la tua luce e le tue tenebre saranno come mezzogiorno…le tue ossa si rafforzeranno e tu sarai come un giardino innaffiato come una fonte d’acqua perenne”.
(Isaia 58, 1 ss.)
Via i cilici, le facce di circostanza, i “perbenismi interessati, le dignità fatte di vuoto” - cantava Guccini quand’ero bambino-  le ipocrisie…
Un augurio a tutti di una buona Pasqua di giustizia, pace, felicità e…  allegria!

postato da carnesalli | 14:07 | commenti (7)

mercoledì, marzo 19, 2008
 
La sinistra ha messo in ginocchio l’Italia/2

Reddito di Silvio Berlusconi:

- anno 2005: euro          28.033,12
- anno 2006: euro 139.245.570,00
(Per arrivare a questa cifra bisognerebbe moltiplicare per 1.120 volte il reddito di Fassino, per dire..)

Che sia in ginocchio per ringraziare il Padreterno (notoriamente nullatenente: Lui nella cruna dell’ago ci passa benissimo…) di essere nato in Italia?

postato da carnesalli | 09:20 | commenti (15)
controcanto

martedì, marzo 18, 2008
 
T- Tesoretti…

Mentre la destra in parlamento ha votato contro la redistribuzione del cosiddetto tesoretto (quello di tutti), cominciano a circolare i primi nomi di titolari di “proprio” tesoretto in quel del Liechtenstein.

Certo aveva ragione Visco a preconizzare che sarebbe stata “una fotografia dell’Italia”: oltre alla solita coorte di industriali e “finanzieri” (Fiorani, Sama per dire) sono infatti comparsi Vito Buonsignore, Luigi Grillo…

Chi se lo sarebbe aspettato?
Chi l’avrebbe mai detto?

Come disse tempo fa l’impareggiabile Ellekappa in una sua vignetta, facendo una fin troppo facile profezia: non sappiamo i nomi, ma sappiamo come votano…


postato da carnesalli | 09:46 | commenti (3)

lunedì, marzo 17, 2008
 
 postato da carnesalli | 09:02 | commenti (11)
politica, idee

venerdì, marzo 14, 2008
 
Piersilvio, pensaci tu...
(o del principe "azzurro")

Inaudite le parole (e la Weltanschauung che ci sta dietro) pronunciate ieri da Silvio Berlusconi:

"Lei mi dice dei problemi delle giovani coppie di precari.
Io da padre, le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che con il suo sorriso, se lo può certamente permettere".

Lui lo ha chiamato "sense of humor", ma nella stessa giornata in cui un precario si è tolto la vita  lasciando un biglietto alla moglie con le parole: "Ho perso il lavoro e con quello la dignità. Scusami”.

Sarà anche "of humor", ma francamente non capisco il senso...



Mi è venuto in mente:


Per chi no lo riconoscesse, si tratta di questo...








Deprimente, eh!
Sorridiamo con questa:








postato da carnesalli | 09:45 | commenti (8)
politica, controcanto

giovedì, marzo 13, 2008
 
Repetita juvant?
Come lo dice la Oppo...
"Peggio la toppa del buco.
Nel tentativo di aggiustare la vergogna della candidatura di Ciarrapico, fascista orgoglioso e bancarottiere vergognoso, Berlusconi ogni giorno aggiunge una tessera al suo mosaico di gaffe, che mette sempre più in imbarazzo il sottoposto Fini, pure lui in vena di dichiarazioni imbarazzate e imbarazzanti.
Proviamo a fare una sintesi.
1) Ciarrapico dichiara di essere fascista
2) Fini protesta per la sua presenza nelle liste Pdl;
3) Berlusconi replica che Fini era d’accordo con la candidatura;
4) Ciarrapico è costretto a precisare di essere fascista solo dentro;
5) La Russa specifica che An sapeva, ma non approvava;
6) Berlusconi spiega che Ciarrapico gli serve perché ha i giornali;
7) Fini si tira indietro, riconoscendo che il potere sulle liste appartiene a Berlusconi;
8) Berlusconi urla che Ciarrapico è uno tra i mille (quello che ce la fa) candidati del Pdl e non conterà niente nel partito (ma non era un popolo?).
Ergo, Ciarrapico è fascista, ma non conta niente, Fini è meno fascista di Berlusconi, ma conta ancora meno di niente.
postato da carnesalli | 10:57 | commenti (3)

mercoledì, marzo 12, 2008
 
N- "Normale candidato"
(S.Berlusconi dixit)
Sapido ed esauriente come sempre questo di ritratto, tratteggiato da Marco Travaglio, di quel galantuomo di Ciarrapico, novello candidato nelle liste PDL.
"Che sia fascista, lo dice pure lui. E sarebbe pure una cosa grave, se non fosse per la fedina penale, che è molto più nera della camicia nera. Giuseppe Ciarrapico in arte Ciarra, stando al casellario giudiziario, vanta una collezione di condanne, arresti, rinvii a giudizio, prescrizioni e processi in corso da non temere rivali.
Le condanne definitive, confermate dalla Cassazione, sono quattro, per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta alla ricettazione fallimentare, dallo sfruttamento del lavoro minorile alla truffa pluriaggravata, ma potrebbero presto aumentare.
In primo grado, il camerata pregiudicato è stato di recente condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni. Il Cavaliere è stato di parola. Aveva promesso di non candidare «supposti autori di reati»: infatti candida quelli sicuri.
La carriera penale del futuro senatore del Pdl - ricostruita dalla Voce delle Voci (già Voce della Campania) - inizia nel 1973, quando la Corte di Appello di Roma conferma la sentenza del Tribunale di Cassino e lo condanna per truffa aggravata e continuata a Inps, Inail e Inam per non aver registrato sui libri paga gli stipendi dei dipendenti. La Cassazione conferma la truffa, ne dichiara prescritta una parte e incarica la Corte d’appello di rideterminare la pena per l’altra. Nel 1974 altra condanna: il pretore di Cassino lo multa di 623.500 lire per aver violato per quattro volte la legge che tutela «il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti», sentenza confermata in Cassazione. Poca roba, rispetto a Tangentopoli e anche dopo. Nel marzo ’93 viene arrestato dal gip Augusta Iannini per lo scandalo Italsanità dal quale verrà poi assolto (condannato però il figlio). Aprile ’93: Di Pietro lo fa di nuovo arrestare per una stecca di 250 milioni al segretario del Psdi Cariglia su richiesta di Andreotti. «Era vero, li diedi per arruolare Modugno alle feste del Psdi», dirà lui anni dopo.

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postato da carnesalli | 14:23 | commenti (3)
politica, legalita, democrazia, controcanto
 
F.M. – (a) Futura Memoria / 10
(e non dite poi che non vi avevo avvisato)

Il debito pubblico a fine 2007 è risultato pari a 1.596.762 milioni (104,0% del Pil).
Alla stessa data del 2006 era di 1.575.636 milioni (106,5% del Pil).
Lo comunica la Banca d'Italia.
Il debito pubblico italiano nel 2007 è sceso in rapporto al prodotto interno lordo più di quanto previsto dalle stime del governo. Le ultime stime ufficiali, diffuse in concomitanza con la presentazione della Finanziaria per il 2008, stimavano il debito 2007 al 105% del Pil.

In calo anche il fabbisogno complessivo delle amministrazioni pubbliche che nel 2007 è stato di 30.534 milioni pari al 2% del pil.
Nel 2006 il fabbisogno era stato di 54.380 milioni, il 3,7% del pil.
Il Supplemento al Bollettino statistico della Banca d'Italia segnala inoltre che l'inizio dell'anno è stato positivo per le entrate tributarie.
In particolare, gli incassi si sono attestati a gennaio 31,271 miliardi, in aumento del 10,33% rispetto ai 28,342 miliardi registrati nello stesso mese del 2007.
Il ministero dell'Economia aveva fornito il dato delle entrate totali versate con F24 a gennaio, pari a 33,8 miliardi (+9,4% tendenziale).

Le spese correnti sono ammontate a 17,995 miliardi a gennaio, in calo del 16,2% rispetto ai 21,478 del 2007.
La sinistra ha messo l'Italia in ginocchio?

Svegliati, Italia!

postato da carnesalli | 09:01 | commenti (2)
politica, controcanto, economia - articoli

martedì, marzo 11, 2008
 
O – Ossimori
Fascismo & libertà?

Dovrei forse sprecare un minuto della mia vita per parlare della candidatura di Ciarrapico?
Noooo….

Lascio il privilegio di lunghe notti insonni e di travagli di coscienza (!?!) alle persone (per bene) che dovranno votarlo (grazie al Porcellum).
E con lui fascisti (la ducia), inquisiti (qui non mi basta lo spazio...), condannati e forse mafiosi (Dell’Utri o Cuffaro tra gli altri), corruttori (Sciascia, che pagò le tangenti Fininvest alla Guardia di Finanzia: processi in vista?), tassinari anarchici…, imbecilli (Gasparri: “il PD candida shampiste”: ma le donne non hanno niente da dire?)

Ipse dixit:
«Mi secca solo una cosa: che sulla mia candidatura avrebbe detto la sua uno come Fabrizio Cicchitto, he non ha mai contato niente né in passato, né ora... Senza le preferenze non si selezionano le classi dirigenti ma si va avanti con i meccanismi delle corti e dentro le liste ci finiscono solo le zoccole, i “prenditori” e i “magnanger”. (Quelli che pensano solo al binomio “F&S”: figa-soldi)».
Claudio Lotito, aspirante candidato del Pdl, La Stampa, 10 marzo 2008

P.S.
So che qualche anima bella mi accuserà di criticare sempre…
Ma mi viene in mente una vecchia battuta: non sono io che sono razzista, sono loro che sono negri…
La dico più elegantemente prendendo a prestito a prestito le parole di Antonio Padellaro:
“Tutto questo potrebbe essere catalogato sotto la voce miserie della politica se in gioco non ci fosse il futuro prossimo del nostro paese. Che si meriterebbe una destra moderna ed europea… in grado di andare al governo senza drammi, rispettata e rispettosa degli avversari.
Poco a che vedere con la pantomima messa in scena dall’impresario unico, nevrotica, insultante e corredata da marce e retromarce su Roma a cui ci tocca assistere."
Già.


postato da carnesalli | 09:58 | commenti (4)
politica, sfoghi

venerdì, marzo 07, 2008
 
S – Strade (le) dell’eguaglianza

Le prossime elezioni americane (e i passati otto anni di governo Bush) ci mandano da parte repubblicana segnali inequivocabili di assoluto antagonismo nei confronti della eguaglianza, dall’oltranzismo anti-tasse all’idolatria della ownership society -la «società della proprietà» e non la «società dei proprietari» come spesso impropriamente si traduce- vagheggiata da Bush (e in Italia da Berlusconi), cioè la società dell’acquisizione, della possessività, dell’opulenza, dell’avidità, la società, insomma, che assolutizza il potere del più forte e abbandona la stragrande maggioranza degli individui alla solitudine e alla deprivazione.
Non a caso la riscossa, preparata nei decenni, del pensiero neo-con ha avuto tra i suoi motti «greed is good» (l’avidità è bene) e  negli impegni di Bush la prima traduzione della “ownership society” è il disegno di privatizzazione del vanto del New Deal rooseveltiano, la «social security» americana, allo scopo di scaricare il rischio previdenziale sul singolo individuo mediante la mitologia dei “conti individuali”, mentre al di qua dell’oceano emerge con sempre maggior evidenza  la solerzia imitativa di Berlusconi che scrive bellissime premesse ad un programma liberista nei fatti, credo sia più che mai necessario provare a delineare un’alternativa culturale e progettuale che sia il più possibile condivisa e capace di creare consenso cercando di andare alla “sostanza” delle cose.
La distinzione tra egualitarismo ed eguaglianza è ormai ovvia.
Ed oggi all’ordine del giorno non sembra stare una tensione verso l’egualitarismo quanto piuttosto - a fronte dell’esplosione dello scandalo delle diseguaglianze nel mondo - una reticenza e un tabù nel ricorso al paradigma della “giustizia” e della “eguaglianza”, come denunciarono in Italia Norberto Bobbio e Ermanno Gorrieri (che parlò di «oblio» della parola eguaglianza) e in America grandi filosofi liberaldemocratici come John Rawls e Ronald Dworkin (grazie ai quali sappiamo che, oltre al socialismo, il liberalismo è intrinsecamente egualitario).

Il punto vero, infatti, è secondo me, l’indubbia perdurante validità (non solo, quindi, retaggio simbolico o affezione identitaria) del lessico dell'eguaglianza, attualizzato e declinato in tutta la pluralità e la complessità delle sue accezioni.
 Si tratta di elaborare:
- la non contrapposizione di libertà ed eguaglianza (che emerge se la libertà non è ridotta al suo lato negativo e nemmeno alla pura e semplice «facoltà di scelta sul mercato»);
- l’insufficienza di una accezione come sola «eguaglianza delle opportunità» (e tanto più della idealizzazione del primato dei “talenti”, il quale può essere utilissimo riferimento per riformare gli ordini professionali, ma non certo per rilanciare i servizi per l’infanzia o l’istruzione primaria);
- le potenzialità di concetti più ricchi quale l’«eguaglianza delle capacità» (capacità non solo di avere ma soprattutto di essere, di sapere, di fare, di coltivare relazioni, di essere informati, ecc.), in cui si dispiega meglio il valore della «dimensione di genere» (ah, la mia amica Aurora che è scomparsa…) e delle problematiche ambientali.

Aspetto che incide in modo significativo sulla vita delle persone perchè consente loro di praticare la connessione individuale/collettivo e in tale connessione “diventare persone” e sentirsi, oltre che individui, cittadini.

Per la costruzione, secondo le parole di A.Sen, di un modello che affermi esigenze di “neoumanesimo radicale” che punti a rendere sinergiche, non contrapposte, competitività e giustizia, sfera economica, sfera ambientale e sfera sociale.

Per la costruzione di “politiche pubbliche” meno indulgente nei confronti di qualche cedimento il neoliberismo e, quindi, per indicare con chiarezza che nel campo dei beni sociali fondamentali (istruzione, sanità, previdenza), per ragioni di efficienza oltre che di equità, il primato spetta all’offerta pubblica di servizi su quella privata, la quale può avere un ruolo solo complementare.

L’efficacia concreta delle politiche pubbliche (dall’ambiente alla ricerca e sviluppo, a tutti i nuovi beni comuni), per le quali servono risorse e investimenti - Montezemolo dixit - per cui sono necessari tanto il ribadimento della legittimità democratica della tassazione, quanto la fornitura non solo di trasferimenti monetari (quali sono anche i benefici fiscali), con i quali ci si limita a compensare ex post carenze e disparità, ma di servizi che promuovano ex ante capacità, attivino processi e cambiamenti strutturali, mobilitino energie concrete.

C’è davvero bisogno di un grande investimento culturale tra tutti noi per un nuovo “modello di società” e di una nuova “idea di Paese”.

Che siano antagonisti – anche antropologicamente - a quelli di chi potrebbe (ahinoi) governarci.

Com’è lo slogan?
Adesso un’Italia nuova!

Si può fare


postato da carnesalli | 18:01 | commenti (1)
politica, idee, democrazia

martedì, marzo 04, 2008
 
Q - Quiz

I viandanti più attenti sapranno che sono membro di un Circolo del Partito Democratico, titolato a “Lia” Bianchi (incarico assolutamente non remunerativo, anzi…)

Abbiamo anche aperto (col contributo determinante di Mario, che ringrazio pubblicamente) un blog, che vi suggerisco di consultare: per avere un parere intanto; poi per fare biecamente un po’ di campagna elettorale, perché no; ma anche per scoprire chi era “Lia” (a meno che qualcuno di voi non abbia già visto lo spettacolo di Renato Sarti).

Alla visita è legato un quiz: nelle fotografie compaio anch’io.
Vediamo chi di voi, senza avermi mai visto, crede di riconoscermi e perchè (le risposte qui, per favore).

Premi prestigiosi: a chi indovina per primo una visita gratuita dal tricologo di fiducia di Berlusconi o, se crinomunito di suo, un’autoreggente (usata, naturalmente) di V.M.Brambilla.

P.S. Sì, do un "aiutino": sono il più bello…

P.P.S. dell'ultima ora: fate sapere al prossimo possibile Presidente del Consiglio che lo Statuto dei lavoratori non si tocca!!

postato da carnesalli | 12:21 | commenti (18)

lunedì, marzo 03, 2008
 
S- Soddisfazioni...
«Mentre mio marito trattava gli aspetti politici, io ho chiesto un confronto con l’essere umano Berlusconi. La sua segretaria ha risposto: impossibile. Berlusconi è inaffidabile»
Sandra Lonardo Mastella, intervista al Corriere della Sera, 2 marzo

Mastella.... ohhh, Mastellaaaaaa.....

postato da carnesalli | 09:21 | commenti (5)

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