ABBECEDARIO A MODO MIO

ABBECEDARIO A MODO MIO


"IL CONTRARIO DELL'AMORE NON E' L'ODIO, MA L'INDIFFERENZA. IL CONTRARIO DELLA VITA NON E' LA MORTE,MA L'INDIFFERENZA QUALSIASI COSA SCEGLIATE, MIEI GIOVANI AMICI, NON SIATE INDIFFERENTI" E.Wiesel

Sono particolarmente sensibile ai problemi sociali e a quelli delle persone più deboli: faccio del mio meglio perché si affermino i diritti di cittadinanza, di libertà, di eguaglianza, di giustizia, del lavoro, allo studio, a essere curati.
Credo in una società aperta, solidale, protesa al futuro, ma un futuro di equità e fratellanza.
Credo che ciò debba essere raggiunto assieme a tutti gli uomini di buona volontà che non hanno una visione egoistica della vita.
Alla domanda posta dai versi di una canzone "...Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?", vorrei che di me si dicesse, parafrasando ancora i versi del medesimo cantautore: "Ha avuto la forza che serve a camminare, ...e comunque la sua parte l'ha potuta garantire".
(Introduzione de "Abbedecedario a modo mio", del sottoscritto, Euzelia edizioni)

martedì 17 gennaio 2012

AGOSTO 2011

martedì, agosto 30, 2011
 
 A proposito di mani in tasca…

“Ha vinto Berlusconi!” titola festoso oggi ‘Il Giornale’ di famiglia.
Non so se ha vinto Berlusconi, certo ho perso io.

I quattro cialtroni che hanno arraffazzonato l’ennesima manovra per far fronte alla “crisi che non c’era” – peraltro radunandosi a spese nostre in una residenza privata – e che ci hanno condotto a questo punto per colpa della loro incapacità, hanno deciso che per la Previdenza non possano più essere ricongiunti gli anni dell’università.

Ora, a parte il fatto che io ho versato tutti i contributi richiesti per il riscatto, questo mi comporta:
- che andrò in pensione cinque anni più tardi (quanto valgono Presidente, cinque anni di vita di una persona?);
- che perderò il diritto di avere il conteggio della pensione con il metodo retributivo e passerò a quello contributivo, con una perdita secca del 25% dell’importo della pensione (non solo le mani, anche i piedi ha messo nelle mie tasche, Presidente!).
Non solo, ma - siccome uno si fa i suoi progetti di vita illudendosi di essere governato da politici appartenenti alla specie homo sapiens – anni fa non ho sottoscritto un fondo integrativo per la pensione, facendo conto su quanto avevo maturato e su quanto mi avevano promesso.

Evidentemente l’indigenza mentale di chi ci governa impedisce loro di tenere conto nelle scelte – per improvvisate e in malafede che siano: toccare i ricchi e gli evasori mai, eh Presidente? - che hanno a che fare con la carne viva della gente, con persone che sulle loro promesse hanno fatto precise scelte di vita.

Oltretutto con la consapevolezza  che questo mio travaso di sangue – oltrechè iniquo – sarà inutile: non essendoci in questa saga delle manovre una riga dedicata alla sviluppo di questo che ormai oltre che essere un povero paese, è anche un paese povero, sappiamo già che con le stime del PIL al ribasso, mancano all’appello già molti miliardi di euro.

Ma loro ci giocano, con la vita della gente.

A Villa San Martino, questa volta, il bunga bunga è toccato a me…

 postato da carnesalli | 10:11 | commenti (4)


 

1 commento:

  1. Ciao Abbecedario,
    vedo che anche tu ti sei portato appresso i "ricordi" del cammino precedente.
    E' un piacere ritrovarti ^.^
    Cri

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