ABBECEDARIO A MODO MIO

ABBECEDARIO A MODO MIO


"IL CONTRARIO DELL'AMORE NON E' L'ODIO, MA L'INDIFFERENZA. IL CONTRARIO DELLA VITA NON E' LA MORTE,MA L'INDIFFERENZA QUALSIASI COSA SCEGLIATE, MIEI GIOVANI AMICI, NON SIATE INDIFFERENTI" E.Wiesel

Sono particolarmente sensibile ai problemi sociali e a quelli delle persone più deboli: faccio del mio meglio perché si affermino i diritti di cittadinanza, di libertà, di eguaglianza, di giustizia, del lavoro, allo studio, a essere curati.
Credo in una società aperta, solidale, protesa al futuro, ma un futuro di equità e fratellanza.
Credo che ciò debba essere raggiunto assieme a tutti gli uomini di buona volontà che non hanno una visione egoistica della vita.
Alla domanda posta dai versi di una canzone "...Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?", vorrei che di me si dicesse, parafrasando ancora i versi del medesimo cantautore: "Ha avuto la forza che serve a camminare, ...e comunque la sua parte l'ha potuta garantire".
(Introduzione de "Abbedecedario a modo mio", del sottoscritto, Euzelia edizioni)

venerdì 13 gennaio 2012

OTTOBRE 2004

venerdì, ottobre 29, 2004
 
M – Mafalda (buon compleanno!)

Mi piacciono molto i fumetti, soprattutto le strisce.

Mafalda (di Quino, all’anagrafe Joaquin Lavado) compie 40 anni.

Adoro Mafalda: è intelligente, arguta, spiritosa, ma nel contempo utopista, candida e sincera.
Una sorta di Don Chisciotte in gonnella: è veramente l’eroina “arrabbiata” che rifiuta il mondo così com’è.
 Lontana parente di C.Brown: ma tanto questi è nordamericano, appartiene a un paese prospero in cui cerca di integrarsi, vive chiuso in un universo infantile, quanto Mafalda è sudamericana, appartiene ad un paese denso di contrasti sociali nel quale non vuole integrarsi, in continua dialettica col mondo adulto.

Che manda regolarmente in crisi.

Mafalda ha idee confuse.

Una cosa sa con chiarezza: non è contenta, non gli piace il mondo così com’è, e si pone il problema di come cambiarlo.

Intorno a lei una corte di personaggi unidimensionali: Manolito, certo che l’unico valore al mondo è il denaro; Felipe, sognatore tranquillo; Susanita, malata di mammismo.
E poi i genitori di Mafalda, poveretti, già provati dalla vita quotidiana…

In Mafalda mi identifico: irrequieta, dissenziente, con allergia per i mass media, spesso in preda ad astratti furori, piena di domande che presuppongono grandi certezze o grandi valori (o almeno grandi riflessioni)…

Come lei cerco di cambiare il mondo, prima che il mondo cambi me (e come lei ogni volta mi schianto contro qualche mulino a vento...).

Quarant’anni, ma ancora attuale.
Perché pone domande universali. Mai banali.
Alle quali per ora nessuno ha dato risposta.

Ma chi cerca, spesso, ha già trovato...

Chi volesse "gustarsi" qualche vignetta e passare qualche momento in allegria clicchi QUI!










postato da carnesalli | 08:52 | commenti (24)

mercoledì, ottobre 27, 2004
 
G – Garbo e grinta
Ieri sera concerto di Fiorella Mannoia.















































Una personalità forte e coerente,
una presenza che trasmette carattere e tenerezza,
una voce che accarezza il lato emozionale e quello razionale,
testi che titillano i pensieri e i sentimenti più profondi.
Una musica che parla, scalda
e mescola cuore e cervello,
in un amplesso dolcissimo.









postato da carnesalli | 08:32 | commenti (19)

lunedì, ottobre 25, 2004
 
Non solo legnate: 7 a 0! postato da carnesalli | 17:25 | commenti (14)
 
N – Nibor Dooh
Non ce n’era bisogno: per chi fa volontariato, ma anche per chi semplicemente ha sensibilità sufficiente per guardarsi in giro.
Ma il Dossier 2004 della Caritas sull’esclusione sociale ci ricorda che in Italia gli "esclusi sociali", le persone a rischio povertà, sono sette milioni.
"Vuoti a perdere" vengono chiamati: e se a scriverlo non fosse la Caritas ci sarebbe da arrabbiarsi davvero per la volgarità della definizione.
7.000.000 è un numero: ma sono persone prese e buttate via; lavoratori precari, anziani, malati, immigrati, famiglie monoreddito…
Le cause sono certo molte, ma ciò che viene evidenziato è che i tagli ai fondi del welfare aggraveranno ancor di più la situazione.
Così Mons. Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italia (chissà se il senatore Guzzanti in tanto affannoso quanto inutile e dispendioso cercare l’ha trovato nelle liste del KGB): "E’ in atto uno smantellamento dello Stato sociale, e i soggetti problematici sono un surplus umano, di cui non è vantaggioso accollarsi gli oneri socio assistenziali".
Pausa.
Fermiamoci un attimo e ripetiamo ad alta voce: i soggetti problematici sono un surplus umano, di cui non è vantaggioso accollarsi gli oneri socio assistenziali.
Surplus umano? Vantaggioso?
Ma abbiamo un governo o un Consiglio di amministrazione?
La Caritas avanza proposte reali e concrete: sviluppare una nuova politica economica e occupazionale che preveda ammortizzatori sociali in caso di periodi di disoccupazione forzata, reddito minimo di inserimento; e niente "devolution", perché è essenziale garantire ovunque le stesse opportunità.
Ne consiglio la lettura integrale…
Cerco conferme (non che non mi fidi): questa mattina la cassiera del supermercato alla quale chiedevo: "come mai così poca gente?", mi rispondeva, serafica: "è sempre così, l’ultima settimana del mese".
E allora vado a controllare.
E il quotidiano mi informa che l’Istat ha calcolato un calo dei consumi dell’1,9% per il mese di agosto (il mese godereccio), che per gli alimentari arriva al 3,4%.
Mi vengono in mente le cose che ho scritto sulla finanziaria in gestazione (e già, questo vizio di buttarla sempre in politica, come se essa fosse altro della vita della persone): sui tagli, le nuove tasse, la riduzione dello stato sociale.
E vedo che un serio istituto di studi economici ci avverte che la strombazzata "riduzione delle tasse" del nostro governo avrà queste caratteristiche:
A chi vanno gli sgravi
- 3,3 miliardi (oltre il 50%) ai contribuenti più ricchi (10% della platea);
- 260 milioni (il 3,9%) a beneficio dei più poveri.
= reddito fino a 15-20 mila euro risparmio annuo euro 38;
= reddito oltre 100 mila euro risparmio annuo euo 6.165;
Quali regioni ne beneficiano
- alle famiglie del nord (44,9% della popolazione) il 64,3%;
- al sud (35,5% della popolazione) il 15,6%.
- al centro (19,8% della popolazione) il 20,1%.
Chi paga gli sgravi fiscali (per esempio)
- disoccupati: si tagliano i 750 milioni del fondo per la disoccupazione (e altrettanti sidecurtano da vecchi stanziamenti);
- Ministeri: un taglio di 1,78 miliardi oltre alla stretta di 1,1 miliardi già prevista;
- Precari della Pubblica amministrazione: si riduce del 20% la dotazione per il personale a tempo determinato;
- Cooperative: aumento dell’imposizione fiscale dal 20 al 40% per quelle agricole , dal 30 al 60% per le altre;
- Paesi in via di sviluppo: taglio dei fondi per 1.350 miliardi nel 2005 e 300 milioni nel 2006 (e poi ci stupiamo che scappino dai paesi della fame per venire qui…)
E poi mi viene in mente lo slogan del governo sul "superbonus" per chi rinuncia ad andare in pensione.
L’incentivo (ci avvisano i ricercatori dell’Università di Roma) conviene solo a chi riceve una retribuzione tanto elevata da superare il tetto oltre il quale il rendimento pensionistico è inferiore al 2% della paga per ogni anno. Nel 2004 tale valore è di 37.884 euro (oltre 5 milioni e mezzo di vecchie lire). Offrendoti l’incentivo – dice il prof. Gronchi – è come se lo Stato ti facesse un "prestito" da restituire quando andrai in pensione. E l’interesse diminuisce con l’aumentare dell’aliquota fiscale marginale del futuro pensionato.
Una progressività a rovescio: chi più guadagna più risparmia.
Perfettamente in linea con la riforma fiscale proposta (e con un certo "impianto culturale").
Del resto il cavaliere ha dichiarato "Meno tasse a manager e imprenditori".
Qualcuno ricorda che mestiere veramente faccia il nostro presidente del consiglio?
Una specie di Robin Hood al contrario: si ruba ai poveri per dare ai ricchi...
Io (e non solo io, per fortuna) credo invece che si debba invertire la rotta e andare verso:
 politiche di inclusione e cittadinanza per tutte le persone;
 politiche attive capaci di estendere alle nuove forme del lavoro diritti e opportunità;
un welfare misto fondato sulla persistenza della sfera pubblica;
un welfare a misura di tutti, ma con una particolare attenzione verso gli ultimi, i più svantaggiati, evitando di fare "parte uguali tra diseguali" come ammoniva don Milani. O addirittura di privilegiare chi già sta meglio.
Ne parleremo ancora: per il momento viviamo soffrendo questo nuovo "miracolo italiano" pubblicizzato dalle TV.
Che sembra sempre più un miracolo del mago Casanova (anche lui pubblicizzato dalle TV)...
P.S. La parola a chi scrive meglio di me:
Roberto Cotroneo, Bruno Vespa e il fascismo eterno
P.P.S. Messaggio in codice: oggi come al solito...













postato da carnesalli | 12:49 | commenti (4)

venerdì, ottobre 22, 2004
 
A.V. - Amico Vladimir

Bush e Berlusconi hanno in comune molte cose (le prime lettere del cognome per esempio. Anche questo sarebbe un bel concorso: vediamo chi ne trova di più): una di queste è di chiamare per nome il loro grande amico Putin, Presidente della Russia, ormai democratica…
Dedico queste righe a loro due, al loro amico Vladimir (a Fini, nei giorni scorsi a Mosca per esaltare la ritrovata democrazia russa e... per pietire un seggio all'ONU) e a tutte le vestali della guerra giusta per esportare la democrazia (pro domo sua)  sul "modello" dei paesi esportatori…

Abbiamo tutti in mente i terribili fatti di Beslan (sono passati solo cinquanta giorni, ma è tutto dimenticato): bene in quell’occasione la macchina propagandistica del Cremino, e per tam tam mediatico, di tutto il mondo, ha funzionato perfettamente, come documentato da un rapporto del Centro per il giornalismo in situazioni estreme, una fondazione indipendente che monitorizza il settore dell’informazione in Russia (tutta o quasi controllata dal Presidente. Vi ricorda qualcosa?).
Un rapporto che denuncia casi di giornalisti minacciati, aggrediti, arrestati e persino narcotizzati o avvelenati per impedire che raccontassero verità non autorizzate su quel massacro. Un "modello" da prendere "a modello".
Tanto che l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Ocse) ha chiesto alle autorità d Mosca di aprire un’inchiesta.

Bene: a Beslan la censura è stata completa e capillare (merito anche del “codice di autodisciplina nelle situazioni di crisi” che gli editori hanno adottato per evitare ulteriori rappresaglie governative).

Dapprima non si è data la notizia, poi la si è data blandamente, falsificando le cifre delle persone coinvolte (poche decine invece che centinaia).

Poi sono iniziate le intimidazione dei giornalisti perché non raccontassero davvero cosa stava capitando: arresti di giornalisti di testate russe (Novye Izvestia, Moskovskiy Komsomolets, Moscow Times) e straniere (polacche, inglesi, francesi).
E’ stato arrestato e interrogato per molte ore l’inviato di Liberation, arrestato e chiuso in galera per due giorni l’inviato di Al Arabia.
A molte televisioni sono state confiscati i filmati.
L’inviata della rete georgiana Rustavi-2 è stata fermata con un pretesto, trattenuta per quattro giorni in cella in stato di narcosi con l’uso di sedativi e droghe.
Molti altri giornalisti sono stati fermati ed espulsi.

A fermare Ana Politkovskaia, inviata della Nuova Gazeta, famosa anche in Italia, è stato un tè avvelenato, casualmente “servito” sull’aereo che doveva portarla a Beslan.
Il viaggio si è concluso con un ricovero in ospedale e una lavanda gastrica.
Quelli dell’olio di ricino sono sempre in carriera…

Viene il dubbio che avessero qualcosa da nascondere…

Dobbiamo ammettere però che da noi certe cose non succedono: qui sono molto più raffinati.
Da noi usano il “torpore” mediatico, non farmacologico.
Ma il risultato è lo stesso.
Sono amici…


P.S. Commissariamento del commissario: Buttiglione, probabilmente, farà il commissario europeo (sub-commissario?), ma sotto tutela di tre aiuto-commissari..



Giusto a pensarci bene.

Uno per leggere.
Uno per scrivere.
Uno per parlare.
Ma basteranno?

Non servirà qualcuno per pensare?






P.P.S. Sto già poco bene in questi giorni: delle dichiarazioni di Gasparri sulle Brigate Rosse e l’Ulivo e della trasmissione di Vespa su Mussolini, preferisco non parlare.
Peggiorerei il mio stato psicologico attuale, già prostrato.

Postilla sulla guerra: “Giravano armati, potevano rispondere al fuoco e avevano facoltà di fermare e controllare le persone. Veri mercenari al servizio degli Stati Uniti...fiancheggiatori delle forze della coalizione”. (Il Gip di Bari sui quattro ostaggi italiani rapiti tempo fa).
Militari. Senza divisa.
Senza commento.

postato da carnesalli | 13:32 | commenti (11)

mercoledì, ottobre 20, 2004
 
Nubi nere gonfie di rancori, odi e risentimenti si addensano.
La malinconia pervade ogni poro e ti succhia energie con avido compiacimento.
Voglia di fuga, ma la catena non si spezza.
Tenere duro.
Ma fino a quando?



postato da carnesalli | 08:53 | commenti (17)

lunedì, ottobre 18, 2004
 
D – Dies nigro signando lapillo (Marziale)

Ovvero: salviamo la Costituzione (e l’Italia)



“Con la massima indifferenza è in corso un lavoro di distruzione di quello che mio nonno, mio padre, i miei zii hanno fatto; voglio dire tutte le generazioni che si erano adoperate per migliorare questo paese. Questo non lo perdono. Si sta distruggendo il lavoro del Risorgimento.. Questa è una fase antirisorgimentale”. Mario Luzi, poeta e senatore a vita.

Ce l’hanno fatta: la Camera ha approvato in prima lettura la riforma della Costituzione. Quella vera.
Sostituita in gran parte con un testo sbrindellato e senz’anima.

Eppure c’era chi ci aveva avvertito:
“E’ necessario battere con il voto il cosiddetto Polo delle libertà…è in gioco la democrazia. Berlusconi ha dichiarato di voler riformare la prima parte della Costituzione, che contiene i valori su cui si fonda la nostra società e di volere altresì una legge che darebbe al Parlamento la facoltà di stabilire ogni anno la priorità dei reati da perseguire. Una tale legge subordinerebbe il potere giudiziario al potere politico…Oltre a ciò Berlusconi che è ancora indagato in Italia e all’estero per reati diversi…insulta i giudici e cerca di delegittimarli in ogni modo…Ma siamo un paese civile? Chi pensa ai suoi affari economici e ai propri vantaggi fiscali governa malissimo….Gli innumerevoli conflitti di interesse creerebbero ostacoli tremendi…diciamo: chi si astiene vota Berlusconi.
Una vittoria del Polo minerebbe le basi stesse della democrazia.”
Così N.Bobbio, A. Galante Garrone, A.Pizzorusso, P.Sylos Labini, nel 2001!

La devoluzione di poteri statali alle regioni mette in pericolo l’uguaglianza dei cittadini nella scuola e nella sanità. Il capo dello stato privato dei poteri che ne fanno un arbitro super partes, è messo al servizio della maggioranza. I suoi poteri vengono messi nelle mani di un capo di governo che potrà sciogliere le Camere e ricattare la sua stessa maggioranza. Non saremo più una repubblica parlamentare; è un potere illimitato e senza controllo nelle mani di un uomo solo.

Si sta riproducendo – tra le urla sguaiate di strani personaggi in camicia verde - quell’emergenza democratica che esattamente dieci anni fa indusse Giuseppe Dossetti, il vecchio carismatico costituente, a levare alta la sua voce perché si reagisse con energia alle minacce palesi e occulte portate all’ispirazione, ai principi e ai diritti fondamentali contenuti nella Costituzione.

Egli parlava – pochi mesi prima di morire – alle nostre coscienze allertandole a fronte del “vuoto ideale e conseguentemente etico…alla inappetenza dei valori…che porta a compensare con la ricerca spasmodica ad appetiti sempre crescenti di cose…che cosificano l’uomo..E’ la notte delle coscienze.”
Un invito pressante alla "mobilitazione, alla ricostruzione delle coscienze e del loro peso interiore.”
Dal suo appello sono nati i comitati per la difesa della Costituzione

Dobbiamo allora combattere l’indifferenza, diffondere l’informazione.
Molti non conoscono la Costituzione, non sanno quanto sia importante per la democrazia rappresentando essa il “progetto comune della nazione”, e non possono quindi preoccuparsi per le lesioni che subisce. Dei rischi che tali lesioni producono.

Proviamoci almeno.
Perché il pericolo è davvero grande.
Mettiamo in moto il “passaparola”, in modo da essere pronti quando ci sarà – speriamo – il referendum confermativo.
Anche perché ora promettono di mettere mano alla giustizia…

Compito difficile, certo, se pensiamo che un grande settimanale questa settimana ha pubblicato stralci di un libro (di Travaglio e Gomez) che racconta le pressioni, i ricatti , le minacce fatte ai cronisti e al direttore del più grande quotidiano italiano direttamente da Palazzo Chigi, solamente perché non era “gradito” ciò che scrivevano…e non è successo nulla…

E questo dopo Biagi, Santoro, Fini, Guzzanti ecc. ecc. ecc.

Cos’altro deve succedere?


Ma come diceva Tonino Bello: “Non scoraggiatevi. Anche se è buio intorno, anche se avete la percezione di camminare nelle tenebre. Rostand cantava: “è di notte che è più bello attendere l’aurora”: bisogna forzare l’aurora a nascere, credendoci. Amici, forziamo l’aurora. E’ l’unica violenza che ci è consentita”.

Ricordava un filosofo americano: ”c’è molto da fare, manca solo di cominciare. E’ una lotta di formiche contro dinosauri, però il futuro già è stato deciso in favore delle formiche. Tutto quello che facciamo per ricostruire la speranza e la vita è importante.”

Questa è la filosofia della mia vita: vale più accendere una luce che maledire le tenebre.


P.S. E’ un po’ fastidioso questo ronzare di mosche (ma da cosa sono attratte le mosche?) attorno ad Andreotti e alla sua presunta assoluzione in Cassazione (ronzare meno numeroso delle altre volte per la verità).
Assolto certo. Perché il reato è prescritto.
In italiano significa una cosa sola: la Cassazione ha confermato la sentenza di appello nella quale si diceva che sino al 1980 Andreotti ebbe rapporti con la mafia, incontrò i capi di cosa nostra, interagì con essi…ma questi comportamenti sino al 1980 vanno prescritti perché ancora non esisteva il reato di associazione mafiosa, bensì quello di semplice associazione.
Che c’è da gioire?.








postato da carnesalli | 08:26 | commenti (11)

venerdì, ottobre 15, 2004
 
T - Tributo


…vita fedele alla vita
tutto questo che è cresciuto in seno
Dove va, mi chiedo,
                              discende o sale a sbalzi
verso il suo principio…
sebbene non importi, sebbene
                                   sia la nostra vita e basta…

(M.Luzi)





Per un giorno non parleremo di condoni su aree protette (da Villa Certosa ringraziano e gli speculatori di tutta italia esultano), di legge sul falso in bilancio, incostituzionale e censurata dall’avvocato generale della Ue (ma che ha permesso al premier di non essere condannato), di Silvierati e tentazioni autoritarie, di tagli e tasse, di povertà in aumento, di volgarità, insulti, prepotenze e censure…


Dove va, la vita, ce lo chiederemo domani.


No, oggi voglio rendere il semplice tributo di un imbrattatore di fogli a Mario Luzi, 90 anni tra pochi giorni, senatore a vita (anche se qualcuno gli avrebbe preferito Mike Buongiorno…)

Al Maestro, uomo della ricerca e di intense trasformazioni e molteplici messaggi sulla condizione umana, che sa coniugare passione, impegno civile e poesia, scienza e fede, coerenza di vita e moralità di comportamenti, giusti furori (ha sottoscritto l’appello con Bobbio e altri contro la deriva antidemocratica di questo paese) e pacate riflessioni, appelli accorati e lunghi silenzi, scandaglio dell’animo umano e uso sapiente delle parole.

Per non sprecarle….

Vola alta, parola, cresci in profondità.
Tocca nadir e zenith della tua significazione,
giacchè talvolta lo puoi, - sogno che la cosa esclami
nel buio della mente –
però non separarti
da me, non arrivare,
ti prego, a quel celestiale appuntamento
da sola, senza il caldo di me
o almeno il mio ricordo, sii
luce, non disabitata trasparenza…

La cosa e la sua anima? O la mia e la sua sofferenza?
(M.Luzi)






postato da carnesalli | 08:39 | commenti (19)

mercoledì, ottobre 13, 2004
 
V - Venghino signori venghino…
(di slot-machine nei Bingo e di via libera ai casinò)

Il presidente operaio, contadino, donnino di casa (ve lo ricordate?), imprenditore, unto del signore ecc. ecc., oggi si è trasformato di nuovo indossando le vesti del biscazziere da Fiera di paese.
 
Nella prossima Finanziaria infatti il governo per far cassa scommette sul gioco d'azzardo.
Slot-machine. Nel corso del 2005 potrebbero venire istallati "8 apparecchi da divertimento e intrattenimento - recita il testo della Finanziaria alla voce videogiochi - in ciascuna delle 250 sale Bingo esistenti in Italia". Dunque un totale di 2000 apparecchi che dovrebbero incassare circa 150 milioni di euro. Allo Stato dovrebbero andare 17 milioni nel primo anno e 20 nei successivi.
Lotto. Potrebbe passare dal 3 al 10 per cento la percentuale che lo Stato trattiene sulle vincite. Lo scorso anno sono state fatte puntate per quasi 7 miliardi di euro, nelle casse statali sono finiti 130 milioni. Una cifra destinata a salire di molto. Per la fine del 2004, infatti, le stime della Manovra parlano di giocate per almeno 9 miliardi. Una cifra che nei prossimi anni dovrebbe attestarsi sugli 8 miliardi e produrre un maggior gettito di circa 348 milioni di euro.
Superenalotto. La Finanziaria prevede di alimentare la caccia al jackpot, portando le estrazioni settimanali da due a tre. Attualmente il volume di gioco di una singola estrazione è di circa 20 milioni di euro. Dunque, a conti fatti, si dovrebbe arrivare a 260 milioni di euro di giocate e a 120 milioni di euro per lo stato.
Casinò. Sono la vera novità della Finanziaria 2005. Alla Decima commissione della Camera è stato elaborato un testo unificato per una proposta di legge sui "Parchi del divertimento".
"Abbiamo previsto da sei a dieci strutture sul territorio nazionale – ha spiegato il relatore Luigi Lazzari di Forza Italia - in cui si gioca d'azzardo e si svolgono attività sportive e di intrattenimento". Ma An è andata per le spicce inserendo direttamente in Finanziaria un emendamento per l'apertura immediata di un casinò in ogni Regione.


Intanto oggi il Governatore della Banca d’Italia Fazio ha dichiarato durante l’audizione alla Camera: “la situazione dei conti pubblici emersa a metà anno è grave”.

Sono grandi, o no?
(2. continua. Ri-purtroppo)


postato da carnesalli | 17:57 | commenti (10)
 
B - Bon ton
Camerata Ministro, anch'io sono un "culattone".
P.S. Per giustificarsi ha dichiarato: "C'è chi li chiama gay e chi culattoni. Stop, è inutile fare filosofia".
Qui sono d'accordo con lei.
Cosa c'entra Buttiglione con la filosofia?




postato da carnesalli | 08:17 | commenti (9)

lunedì, ottobre 11, 2004
 
D – Dio c’è (e, malgrado quel che si dice non sta a Palazzo Chigi, ma a Bruxelles)



L'Europarlamento boccia il commissario Rocco Buttiglione



BRUXELLES - La commissione giustizia, libertà pubbliche e sicurezza del Parlamento europeo ha respinto la risoluzione che accoglieva la candidatura di Rocco Buttiglione quale commissario europeo a giustizia, libertà e sicurezza. (Ansa)




Insomma non è adatto...




Adesso la commissione sta votando una risoluzione che propone di confermarlo quale vicepresidente, ma di cambiarne il portafoglio.

Il Presidente del Parlamento di Strasburgo aveva dichiarato giorni fa:

"Non mi sembra che in questo momento si possano avere dei responsabili della Giustizia, proprio della Giustizia... che possano pensarla così, insomma se si occupasse di barbabietole non sarebbe tanto grave».
Commissario alle barbabietole...
Speriamo che adesso non ce lo rimandino indietro..

P.S. Comunque non demoralizziamoci: il nostro prestigio in Europa si va estendendo.
Quando si assume infatti autorevolezza in un certo settore, si conquista anche una sorta di “egemonia lessicale”. Così è successo per esempio nell’800: la musica lirica era così dominata dall’Italia che gli spartiti erano scritti in italiano (andante, andante con moto e così via…).
Così ora: giunge notizia infatti che in Portogallo il Ministro degli affari parlamentari ha fatto cacciare  un conduttore televisivo (tra l’altro del suo partito) con l’accusa di “distillare odio” (assonanza portoghese di “uso criminoso”)
Sapete come hanno definito i giornali (lì ancora per la gran parte liberi) questo episodio, definito esempio di malgoverno e abuso dei mezzi di comunicazione?
"Berlusconizacao".

Lì siamo davvero forti…

 





postato da carnesalli | 17:56 | commenti (13)
 
O – Ossigeno
Quella passata è stata una settimana fatta da molte giornate di sole consecutive.

Per chi è riuscito a intravederlo, attraverso la melassa appiccicosa e grigia che sta sopra le nostre teste (e dentro le nostre ossa).
Talmente opprimente che viene in mente Obelix e il suo terrore che il cielo gli cada da sopra la testa.

Bene, allora, si direbbe.
No, male.

Perché, al solito, i livelli di inquinamento sono stati per giorni sopra la soglia di allarme (cosa deve succedere perché qualcuno provveda?)

Di inquinamento si muore: a Milano si contano 1600 decessi l'anno - pari a oltre 4 morti al giorno, contro 1 di Roma o Parigi - correlati alla pessima qualità dell'aria che respiriamo. Dodicimila in Italia.
E secondo i medici pneumologi, riuniti in questi giorni a congresso a Milano basterebbe diminuire i livelli di PM10 nell’aria di soli 5 microgrammi a metro cubo per risparmiare 5.000 vite all’anno.
E si tratta di evidenze scientifiche: è l'Istituto dei Tumori di Milano che attribuisce all'inquinamento atmosferico il 12% di tutti i decessi per cancro che si verificano nel capoluogo lombardo nonchè dal 5 al 20% delle leucemie.
Un milione di auto entrano e escono ogni giorno dalla città (che ha una struttura medievale ma ha 750 auto per mille abitanti) che si riempie di ozono, benzene, Pm10. E ogni volta che c'e' un incremento di 10 microgrammi al metro cubo di inquinamento urbano si registra un aumento dei decessi intorno al 4-6%: lo sostiene il responsabile del Servizio epidemiologico di Milano.
Ogni anno nelle città italiane muoiono oltre 2600 persone a causa di un indicente stradale (nel mondo sono 300.000, ciascun automobilista di Bangkok perde 44 giorni di vita della sua vita fermo nel traffico, 3000 miliardi sono i danni sanitari causati dal traffico ogni anno a Città del Messico): e malgrado tutto il numero dei passeggeri delle auto è aumentato tra l'85 e il '95 del 57%.
Certo vengono colpiti soprattutto i soggetti più esposti come i vecchi o i malati: ma perchè, loro non contano?
Perchè un bambino di Milano deve soffrire il 40% in più di patologie respiratorie o deve avere un rischio doppio di contrarre la leucemia (non il raffreddore) di un coetaneo che vive in Brianza?
Non è gusto per le limitazioni o volontà liberticida, come qualcuno sostiene (del resto l'ingorgo quotidiano che già paralizzava Roma spinse Giulio Cesare a proibire l'uso dei carri durante il giorno - suscitando le proteste dei romani -, alcuni anni dopo l'imperatore Claudio estese il blocco alle altre municipalità e Marco Aurelio a tutte le città dell'impero): è che le regole aiutano i più deboli.
E' insomma, come sempre, attenzione agli ultimi: a chi non vive in quartieri residenziali, a bambini, anziani, malati, a chi non può (o non vuole) permettersi di ossigenarsi in montagna.
E' vero "il carro conferisce al suo possessore una piacevole sensazione di libertà" sosteneva già l'imperatore Adriano, anticipando qualche pubblicità dei giorni nostri, che però aggiungeva - constatando l'aumento dei veicoli: "questo piacere distrugge il suo stesso scopo; un pedone può avanzare più facilmente di cento veicoli bloccati".
Ma queste per qualcuno sono preoccupazioni da anime belle, al massimo si può limitare qualche ora il traffico, ma alla domenica.
O andare di tanto in tanto a targhe alterne, o mettere supertasse sulle auto.
O sperare che piova (pare che Formigoni sia in contatto con uno sciamano): e per fortuna ieri ha piovuto.

Qui a Milano, qualcuno sostiene, si lavora.
A vivere, penseremo un’altra volta.



postato da carnesalli | 13:01 | commenti (3)

giovedì, ottobre 07, 2004
 
B – Beutiful
Ragazzi, è meglio di una telenovela!
Gli ingredienti ci sono tutti, già dal titolo, che potrebbe essere: “I nostri soldi” – sottotitolo: “anche i poveri piangono” (e in effetti l’espressione del protagonista principale non è molto allegra, anche se i poveri siamo noi).

Schermaglie in aula, emendamenti soppressi surrettiziamente (quelli sull’ambiente per esempio:  Matteoli, tragico ma molto scenografico, “è una pugnalata alle spalle!” o quello per l’istituzione del museo sulla Shoah), colpi di scena (Siniscalco che presenta e ritira, accenna e si schermisce, poi alla fine, con pathos, fa emergere le cifre con studiata lentezza o casuale improvvisazione…): mancherebbero solo scene di sesso.
Ma a pensarci bene: chi abbia avuto la (s)ventura di ascoltare interventi in aula di Schifani o Buttiglione (che, tra l’altro, in Europa, dopo attento esame, pare non vogliano come commissario), può a ragione parlare di “onanismo oratorio”.

Non manca nemmeno, dopo tanta “tensione”, il “lieto” fine, il colpo di scena: dopo travaglio di parto, vengono rese note (finalmente) le prime cifre e viene alla luce la “finanziaria di sviluppo”.

Qualche giornale, ingrato, l’ha definita: “la scure di Siniscalco sui Ministeri”.
Ma sono i soliti comunisti, critici ingrati…
L’audience invece è altissima (forse perché il sangue, anche se nostro, interessa sempre).

Ma ecco i tagli ai Ministeri (in milioni di euro):
Economia               – 88,74
Attività produttive   – 8,62
Welfare                 –  16,90
Giustizia                – 69,20
Esteri                     – 47,40 (ma allora è vero che Frattini è inutile!)
Agricoltura              – 9,80
Salute                     – 1,71
Cultura                    – 27,14
Istruzione                - 19
Interni                    - 113,04
Ambiente                - 17,93
Infrastrutture        – 149,94 (e le grandi opere?)
Comunicazioni        – 6,80
Difesa                – 1.357,96 (ma si potranno vendere – cartolarizzare - le caserme: tanto i soldati                          
                                             sono tutti all’estero)

Come si vede, tagli indiscriminati, se non di scure, di machete; ma accanimento particolare per temi considerati superflui quali l’economia, la giustizia, la cultura, gli interni…dettagli della nostra vita.

Ed è solo la prima tranche: intanto, oltre a tutto quanto già elencato nei giorni scorsi, paghiamo tasse occulte sul Tfr e aspettiamo fiduciosi la restituzione  del drenaggio fiscale (alto che taglio delle tasse, questa è la più odiosa di tutte, la tassa  sull’inflazione).

E non manca neppure – a pensarci bene – nel caravanserraglio dei personaggi di questa scassata telenovela, la moglie fedifraga e relativo pentimento della stessa: l’Udc infatti, dopo mesi passati a gonfiare i muscoli, ieri si è afflosciata di colpo e ha “fedelmente” votato per la conservazione in vita di quanto resta del Cda Rai (si sa: ci sono elezioni vicine, la privatizzazione, e poi chissà cosa hanno promesso in cambio…).
Tanto rumore per nulla….

Disse D.Tessa: “L’è el dì di mort, alegher!”
(per i non milanesi “E’ il giorno dei morti, allegri”)

(1.    continua, purtroppo)

P.S.  Giunge nel frattempo notizia che la ripetutamente promessa riforma fiscale è pronta: tre aliquote, tre scaglioni di reddito, aumento degli assegni per nuclei familiare in base ai guadagni e alla presenza o meno di bambini e anziani. Il Tesoro ha messo a punto la sua proposta.

Le aliquote, dunque, saranno tre: fatta salva la no-tax area che resterebbe ferma ai 7.500 euro, con il nuovo fisco gli italiani che guadagnano fino a 26 mila euro l'anno verseranno una quota del 23 per cento. Dai 26 ai 33 mila euro il prelievo salirà al 33 per cento. Oltre i 33 mila euro di reddito si passerà al 39 per cento.
Una riforma destinata comunque a "premiare" soprattutto redditi alti e medio alti.
Escludendo gli interventi previsti dal Tesoro sugli assegni per nuclei familiari, per i redditi fino a 19 mila euro, infatti, il nuovo fisco non porterà alcun risparmio. Quello che si pagava prima, si continuerà a pagare dopo. Anzi, grazie all'inasprimento delle tasse locali cui dà il via la Finanziaria 2005, alla fine forse si pagherà perfino di più. Per chi può contare su una base imponibile di 20 mila euro il risparmio sarà dello 0,3 per cento, 67 euro all'anno. Più o meno una cena per due in una buona trattoria e comunque meno di 6 euro al mese.
Le cose vanno un po' meglio con una base imponibile di 25 mila euro (il risparmio sarà dell'1,8 per cento). Decisamente meglio per chi gode di un reddito di 45 mila euro (5,3 per cento di risparmio annuo sulle tasse pagate per una cifra assoluta di ben 2.418 euro), e per chi mette insieme 100 mila euro o più (il taglio si aggirerà sul 2,3 per cento).
A chi ha, sarà dato. Sempre di più.
Ora, va detto che a tali conteggi andrebbero aggiunti gli aumenti degli assegni per nuclei familiari promessi dallo stesso ministro Siniscalco: ma andranno ad alleviare solo il peso delle fasce incapienti; per aver diritto ai 600 euro di aumento annui sull'assegno familiare il nucleo dovrà infatti disporre di un reddito inferiore ai 10 mila euro e esibire uno stato di famiglia con figli o anziani a carico.
O un certificato di mendicità.
Che tra un po’ avremo tutti, se continua così.




postato da carnesalli | 17:42 | commenti (19)

martedì, ottobre 05, 2004
 
F - FINI..scila!
L’esternazione finiana circa presunte propensioni guerresche di S.Francesco (sì, proprio quello di Assisi, e il rumore che sentite in questo momento è lui che si sta ancora rivoltando nella tomba) è stata raccontata molto meglio di quanto farei io da un maestro del giornalismo, Maurizio Chierici, nell’articolo “San Francesco della mitraglia”.


Chi volesse leggerlo, lo trova qua sotto.

http://www.unita.it/index.asp??SEZIONE_COD=&TOPIC_ID=38254











P.S. In occasione dell’ultima creativa manovra finanziaria risalente a poche settimane fa (e definita umoristicamente di “aggiustamento e crescita”), gonfia di balzelli, avevamo preconizzato l’istituzione di un “passometro”, per consentire di istituire una tassa anche sul tragitto compiuto da ciascuno durante la giornata (perbacco: pensate solo al consumo del marciapiede…).
Beh, ci siamo andati vicini (che abbia un futuro da creativo ministro dell’economia nel prossimo governo Berlusconi?).

Dopo aver venduto case, chiese, spiagge, caserme, crediti e credito (internazionale) e anche un bel po’ di reputazione, oggi il governo ha deciso di alienare quel poco che ne restava.
Ma ambiziosamente, questa volta, il genio delle Finanze (e noi che invidiavamo Tremonti…) non si limita al CAFiano ritocco delle marche da bollo, della tassa su alcolici e tabacchi, delle imposte sulla casa o a qualche cartolarizzazione.
No, questa volta punta al Nobel della finanza creativa: metterà infatti in vendita anche le strade statali (forse perché - con la devolution, Dio come suona bene detto in inglese!- alle provinciali ci penseranno le province, alle comunali i comuni. ..), quasi tutte al sud, ovviamente.

Vendita a privati, naturalmente.
I quali poi, generosamente, metteranno un pedaggio (no, non una tassa, un pedaggio!): come nel medioevo.
Anche se – avverte letteralmente il ministero del Tesoro – “la remunerazione dell'investimento (3 miliardi di euro), avverrà attraverso pedaggi ombra (shadow toll, suona meglio, eh?) pagati dall'Erario alla società acquirente in funzione del traffico effettivo e non grava sugli automobilisti".
Ma, di grazia, chi rimborserà all’Erario i pedaggi ombra, gli shadow citizens (cittadini ombra)?

Mi viene in mente il bellissimo film “Non ci resta che piangere”, con Troisi e Benigni: “un fiorino!”, urlava il gabelliere agli increduli e divertiti viandanti col carretto.
Chi volesse sentire il sonoro della scena (strepitosa davvero) clicchi qui sotto
(Si ride a crepapelle, ma certo quello era un film umoristico, tutt’altra cosa…)

http://www.hokutoaudioteca.it/index.html?http://www.hokutoaudioteca.it/film_drago_mz/non%20ci%20resta%20che%20piangere.shtml

Ma non è finita qui.

In questa finanziaria di svendite, tasse e balzelli (ma non bisogna dirlo, le voci del padrone parlano invece di sviluppo, riduzione delle spese e delle tasse…come non credergli…), ci saranno davvero più tasse per tutti:
- Tarsu (tassa sui rifiuti);
- Addizionale Irpef regionale e comunale;
- Aumento dal 3% al 10% delle ritenute sulle vincite al lotto;
- Accise sui tabacchi;
- Bollo per atti giudiziari;
- Ici, tramite rivalutazione degli estimi catastali;
- Minimum tax per gli autonomi (revisione degli studi di settore);
- Polizza assicurativa obbligatoria sulla casa;
- Pedaggio sulle strade.

Oltre a minori uscite (tagli) per 9,5 miliardi di euro.
E chissà che altro si inventeranno...

Ultim'ora: intimoriti dalle reazioni, forse le strade non le venderanno...
Ora vogliono vendersi anche le scuole!!
Amici, chiudete bene la porta di casa prima di uscire...









Come diceva Troisi nella celebre scena del “fiorino”:

ma vaff…


















postato da carnesalli | 08:28 | commenti (16)

lunedì, ottobre 04, 2004
 
Coccodrilli/2
 Mentre il Governo rimpatria illegalmente i rifugiati di Lampedusa, un altro barcone si rovescia: 17 morti, 47 dispersi.
http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=38234
Mi mancano le parole: chi vuol sapere come la penso legga il post del 10 agosto.



postato da carnesalli | 12:05 | commenti (5)
 
B – Battiamo un colpo
Oggi i sindacati incontreranno il Presidente della Camera Casini per manifestare la loro contrarietà su modi e contenuti della riforma della Costituzione in discussione (sic) in Parlamento.

Sabato le associazioni Libertà e Giustizia e Astrid hanno manifestato pubblicamente contro questo tentativo di scempio della nostra carta costituzionale, fatta a brandelli per accontentare gli appetiti di una maggioranza rissosa e ricattatoria.

Alcune tra personalità più rappresentative delle arti, delle scienze e delle libere professioni hanno lanciato un appello ai deputati perchè questa riforma non venga approvata.


Questo appello recita, tra l’altro: “ Noi siamo vivamente preoccupati per la proposta di modiifica della Costituzione all’esame del Parlamento che riteniamo rappresenti una grave minaccia per la nostra democrazia.
Una costituzione democratica ha due principali obiettivi: limitare il potere politico e garantire ai cittadini una serie di diritti fondamentali...Questi diritti, fondamento di ogni buona costituzione, sono oggi a rischio in Italia….E’ di fatto una nuova costituzione, ma non è una buona costituzione. Essa infatti delinea una forma di governo unica al mondo, lontana da quella delle altre democrazie europee e occidentali, basata sulla dittatura elettiva di un uomo solo e sull’esautoramento del Parlamento….il Presidente della Repubblica viene privato di qualsiasi effettivo potere…nella Corte costituzionale aumentano i giudici di nomina politica….aggravarsi delle differenze tra regioni ricche e regioni povere, la riforma mette a rischio l’universalità e l’eguaglianza dei diritti in settori fondamentali per il benessere dei cittadini, quali la sanità, l’istruzione, la sicurezza,la cultura.
Noi non vogliamo un simile regime plebiscitario, ma una democrazia ove il controllo dei cittadini avvenga ogni giorno attraverso una libera informazione, una Magistratura indipendente, un’efficace opposizione in un Parlamento non svuotato delle sue storiche funzioni. Vogliamo che le riforme costituzionali siano frutto di un ampio dibattito e non imposte a colpi di maggioranza da chi rappresenta al massimo la metà degli elettori…”

Tra i primi firmatari dell’appello promosso da Claudio Abbado e Maurizio Pollini, sulla base di un testo redatto da Stefano Passigli, figurano: Salvatore Accardo, Enzo Biagi, Inge Feltrinelli, Luca Formenton, Rita Levi Montalcini, Mario Luzi, Renzo Piano, Luca Ronconi, Guido Rossi, Giovanni Sartori, Elvira Sellerio…

Possiamo sottoscrivere anche noi l’appello:
per fax al n. 667065584
per e-mail a http://s.passigli@senato.it/

Battiamo un colpo, e cominciamo a scaldare i muscoli e a far girare la voce per il referendum
che dovrà abrogare in blocco questo papocchio!

P.S./1 - Questa Costituzione è nata dalla lotta al fascismo e ai suoi non-valori; in questi giorni ricorre il sessantesimo della strage di Marzabotto: facciamolo almeno per le 995 vittime civili masscrate dai nazifascisti.

P.S./2 - Per il concorso “Lo Stupidario” questa mi sembra buona:
“In Iraq ci sono le scuole, c’è una vita regolare. Poi ci sono alcune cose che non funzionano.
Ad esempio i semafori”. (S.Berlusconi, Presidente del Consiglio (!), 29.9.2004 ore 22.45)
P.S./3 - Questioni di punti di vista...

"Un uomo fa quello che è suo dovere fare,
quali che siano le conseguenze personali,
quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni.
Questa è la base di tutta
la moralità umana"
(J.F.Kennedy)
E quali che siano gli insulti che riceve, aggiungo io...








postato da carnesalli | 08:27 | commenti (3)

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