ABBECEDARIO A MODO MIO

ABBECEDARIO A MODO MIO


"IL CONTRARIO DELL'AMORE NON E' L'ODIO, MA L'INDIFFERENZA. IL CONTRARIO DELLA VITA NON E' LA MORTE,MA L'INDIFFERENZA QUALSIASI COSA SCEGLIATE, MIEI GIOVANI AMICI, NON SIATE INDIFFERENTI" E.Wiesel

Sono particolarmente sensibile ai problemi sociali e a quelli delle persone più deboli: faccio del mio meglio perché si affermino i diritti di cittadinanza, di libertà, di eguaglianza, di giustizia, del lavoro, allo studio, a essere curati.
Credo in una società aperta, solidale, protesa al futuro, ma un futuro di equità e fratellanza.
Credo che ciò debba essere raggiunto assieme a tutti gli uomini di buona volontà che non hanno una visione egoistica della vita.
Alla domanda posta dai versi di una canzone "...Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità, farmi umile e accettare che sia questa la realtà?", vorrei che di me si dicesse, parafrasando ancora i versi del medesimo cantautore: "Ha avuto la forza che serve a camminare, ...e comunque la sua parte l'ha potuta garantire".
(Introduzione de "Abbedecedario a modo mio", del sottoscritto, Euzelia edizioni)

lunedì 16 gennaio 2012

GIUGNO 2007

venerdì, giugno 29, 2007  

F – Fazioso (o Facce di…)

Ogni tanto mi dico (mi dicono) che sono fazioso.
Ogni tanto, però, mi dico (mi dicono), anche, che sono “veltroniano” (seconda la vulgata comune:“buonista”)

Ho avuto quindi dapprima un momento di indignazione (fase A).
Ma ho preso tempo (“caalmaaaa” direbbe Prodi): ho trattenuto i fiato e contato fino a 100.
Anzi, sono arrivato fino a 100.000, per vedere se accadeva qualcosa (fase B).

Non è successo nulla.

Allora, umilmente, mi permetto di ricordare le reazioni – interessate e in malafede, forse? – di alcuni esponenti politici all’indomani dell’invio a Mons. Bagnasco di alcuni proiettili in busta chiusa.
Casini: “E’ la spia di una intolleranza profonda e della presenza di frange anticattoliche

Bondi: “Riemergono cascami ideologici che richiedono un impegno delle forze democratiche”

Bertolini: “Preoccupa il brodo di cultura anticlericale dalla inequivocabile colorazione politica

Volontè: “Amato faccia arrestare gli anarchici identificati che a Genova minacciano Bagnasco”

Insomma, la solita compagnia di giro berlusconiana, di esternatori ad ore, politici juke-boxe ai quali basta una monetina per cominciare il loro sabba.

Qualche giorno fa si è saputo che il responsabile del gesto è un ex carabiniere molto arrabbiato per questioni di corna.

Ripeto: ex carabiniere per una questione di corna.
Ma, confermo, nessuno negli ultimi giorni ha avuto la benchè minima reazione.

Esame di coscienza è un’espressione cattolica: ma i cattolici della domenica sopra citati non sanno neppure cosa sia (la troveranno poi, anche sforzandosi di cercarla, una coscienza? Che l’abbiano smarrita in Costa Smeralda tra una Yespica e una Gregoraci?)

Ma un po’ di vergogna, quella almeno?

Le parole sono importanti: se uno parla male, pensa male, diceva Moretti in un suo film.

“Frange anticattoliche”, “cascami”, Brodo di cultura anticlericale”, “anarchici identificati” (bum!)

Ma come pensano questi qui?

Che almeno chiedano scusa…

(Bondi auspica un impegno delle forze democratiche: loro non c’entrano per fortuna…)

postato da carnesalli | 09:38 | commenti (2)
pruriti, controcanto, fessono


martedì, giugno 26, 2007
 

I Care – Don Milani(Storie della mia storia)

Era il motto di don Lorenzo Milani, e significa: mi interessa, mi riguarda. Farsi prossimo: tutto il mondo è il mio mondo, mi riguarda (il contrario del fascista “me ne frego”)

Quarant’anni fa, il 26 giugno 1967 moriva don Lorenzo Milani.
Nato da madre di origine ebrea, nel 1923, viene battezzato nel 1933, all’età di dieci anni, per proteggerlo da possibili persecuzioni antiebraiche. Frequenta il liceo a Milano, e la sua conversione viene datata dalla testimonianza di don Bensi nel giugno del 1943 e nell’ottobre entra in seminario. Ordinato prete nel 1947, è cappellano di San Donato a Calenzano fino al 1954. Nel dicembre del 1954 viene nominato parroco a Barbiana, sperduta parrocchia del Mugello, già chiusa e poi riaperta per raccogliere questo singolare prete che a San Donato aveva avviato una scuola serale di giovani, che accoglieva insieme cattolici e comunisti, e poi aveva assunto, in occasione di elezioni amministrative e politiche posizioni molto ferme di critica alla Dc e al sostegno che
la Chiesa
le offriva, producendo reazioni molto forti dei preti delle parrocchie circostanti.

«…per un prete quale tragedia più grossa di questa potrà mai venire? Essere liberi, avere in mano sacramenti, Camera, Senato, stampa, radio, campanili, pulpiti, scuola e con tutta questa dovizia di mezzi divini e umani raccogliere il bel frutto di essere derisi dai poveri, odiati dai più deboli, amati dai più forti. Vedersela vuotare ogni giorno di più, sapere presto che sarà finita per la fede dei poveri».
(lettera a don Piero – 1953 – tratto da Esperienze Pastorali, 1958)

Queste parole sono già da sole la denuncia profetica del cristianesimo politico, di cui oggi vediamo gli ultimi e più pericolosi cascami, quando la Chiesa si fa “soggetto politico e riempie le piazze per far cadere i governi,svuotando così la fede, manipolando la politica, e avendo la pretesa di diventare un improbabile sindacato di valori. È perché dice questo che don Milani è mandato a Barbiana. E si assiste al paradosso di Barbiana. L’isolamento cercato dalla curia fiorentina diventa immersione (battesimo) nel mondo dei poveri. La punizione diventa conversione ad una radicalità cristiana, fatta di fedeltà alla storia, coerenza evangelica e condivisione della fatica degli oppressi.” (M.Toschi)

Di certi posti aspri e selvatici si dice che sono “abbandonati da Dio”

Mi viene da dire che proprio a Barbiana – posto aspro e selvatico quanti altri mai – Dio aveva trovato in Don Milani un testimone straordinario, capace di saldare – finalmente – il cielo e la terra, il Vangelo e la giustizia sociale, l’essere cristiani e essere cittadini di questo mondo e “per” questo mondo. 
Proprio nel paradosso di Barbiana sta la “visita” di Dio.
È questo paradosso che ancora oggi e domani tutti cercano, perché in questo paradosso sta il futuro della chiesa e della società italiana.

Devo ringraziare lo slancio di Don Milani e di quella Chiesa che non aveva mai avuto paura di incontrarsi e mischiarsi all’umanità più oppressa e fragile, in quella doppia fedeltà a Dio e all’uomo che non è un dividersi, ma un “rafforzare l’uno attraverso l’amore dell’altro” (Don Ciotti).

Per questo mi sembra una figura – seppure incontrata nella mia adolescenza – ancora attuale: la strada che ci ha indicato è ancora lunga da percorrere.

Certo nel mondo l’ingiustizia e la povertà non sono diminuite, anzi: la Barbiana di quegli anni si riflette nelle tante Barbiane del nostro tempo.

Ma è attuale don Milani – credo – anche per la radicalità, la passione, la coerenza con cui ha percorso il suo tratto di strada: una coerenza e una radicalità che non smettono di pungolarci, e che richiamano chi ha fede, perché, come scrive in Esperienze Pastorali, “non è qualcosa da infilare alla prima occasione nei discorsi ”ma “un modo di vivere e pensare”, un richiamo anche per chi di fede non ne ha, o la va cercando.
   
Così come credo sia attuale anche nel suo impegno per la sua scuola, esperienza educativa volta a offrire a tutti, e specialmente ai più fragili, la conoscenza e il dominio della “parola” in quanto strumento essenziale per leggere la realtà, individuarne le contraddizioni e le disuguaglianze, e diventare così consapevoli dei propri diritti, della propria inviolabile dignità di persone e cittadini.

Da raggiungere attraverso l’unica strada che lo stesso don Lorenzo ci indica – quanto attuale in questo momento di antipolitica -:” ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti assieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia”

Attuale – come tutte le esperienze autentiche e sincere – in questo povero mondo dominato da sistema consumistico, dove i giovani sono continuamente soggetti alle lusinghe di un mercato che vorrebbe trasformarli in massa indifferenziata.

La sua proposta è una proposta liberante, che invita a essere critici, attenti a ciò che è sostanziale, andando incontro al bisogno di differenza, dignità e giustizia presenti nel cuore di ogni essere umano.

Un grande maestro, in tutti i sensi, che:
mi ha insegnato il valore delle scelte,
mi ha insegnato a pagarne le conseguenze,
mi ha insegnato l’impegno,
mi ha insegnato la coerenza,
mi ha insegnato dove stare: dalla parte di chi subisce ingiustizia,
mi ha insegnato  l’importanza della parola, dell’istruzione e dei diritti,
mi ha insegnato che l’obbedienza non è più un virtù,
mi ha insegnato l’uguaglianza e la dignità,
mi ha insegnato che la politica è uscirne tutti assieme,
mi ha insegnato la sincerità e l’irrequietezza (al vescovo che l’aveva esiliato, in punto di morte, non riuscendo più parlare, scrisse su un biglietto: “E’ venuto perché le hanno detto che non posso più parlare?”),
mi ha insegnato a essere sempre contro “il potere”, come scrisse al suo amico comunista, Pipetta.

Mi ha insegnato…

Mi fermo qui.
Voglio solo ricordarlo con gratitudine: un pezzo di quel che sono lo debbo a lui.
Non voglio aggiungere una parola in più. Sarei inadeguato.

Non conosco l’età  dei miei sporadici lettori: immagino però che molti non sappiano neppure chi sia don Milani.
Invito allora tutti a leggere (o a rileggere) intanto Lettera a una professoressa.
E poi la Lettera ai cappellani militari, la Lettera ai giudici, l’Obbedienza non è più una virtù.

Quindi le Lettere alla mamma.

E infine, Esperienza Pastorali.

Spero vi innamorerete di lui, come è successo a me.



postato da carnesalli | 08:54 | commenti (3)
memoria, idee, persone


domenica, giugno 24, 2007
 

G8 (2001/2/3/4/5/6/7....)
(ma quanti ne dovranno passare prima che si faccia verità?)
Una breve risposta a Mario, che mi chiede cosa penso del caso De Gennaro.
Che non è un malfattore, certamente, come troppi prima di lui e intorno a lui.

Credo anche che non si debba generalizzare: ho conosciuto (e tu lo sai meglio di altri) fior di poliziotti e carabinieri.

Ma ho conosciuto anche (io non ero potuto andare) molte persone - amici fidati, scout, suore... - che hanno partecipato a quel maledetto G8 di Genova.

E tutti - tutti! - mi hanno raccontato subito di una situazione che poi il "poliziotto" Fourier ha definito "macelleria messicana".

So anche i nomi - tutti li sappiamo, anche se molti li hanno rimossi - di coloro i quali governarono la piazza quel giorno: politici  (se lo ricordino quelli che dicono che tanto sono tutti uguali...) e no.

Ora, un pò per quella vicenda, un pò che 7 anni sono tanti anche per un Papa, un pò che ora è indagato per delle affermazioni quanto meno imbarazzanti, credo sia ora di cambiare aria.

E vediamo se è possibile (anche per Carlo) fare la commissione d'inchiesta sui quei fatti, finalmente...


postato da carnesalli | 18:25 | commenti (3)


lunedì, giugno 18, 2007
 

A.S.- Appunti sparsi

Tri – Family day
Su tutti i giornali (sic) compare la vicenda coniugale di Fini (il quale, per i pochi che non lo sapessero, si separa dalla moglie).
Con ampia retrospettiva dei motivi che hanno portato a questa scelta.
E un pizzico di gossip (che sia colpa della Prestgiacomo?)
La politica dal buco della serratura, insomma.
Nessuno – o quasi – ha fatto notare che erano divorziati  risposati.
Bi - family day
Anzi no, tri – Family day

Gay pride
300.000 per la Questura.
Quindi almeno il doppio.
Non so quanti fossero. Non voglio saperlo.
Ma almeno spero che le batterie ad alzo zero che dopo un mese ci bombardano ancora col Family day e il “teniamo conto della piazza”, ci invitino ora a tenere conto anche di questa piazza.
Perché stato un corteo gioioso e civilissimo.
E soprattutto perché, questo sì, spontaneo, non un’operazione mediatica decisa dall’alto.
I media, non tutti (qualcuno ha addirittura ignorato l’evento), hanno raccontato tutto ciò che faceva folcklore.
Invece sono persone.

Del Populismo.
Le rane di regime gracidano tutte assieme contro gli sprechi della politica.
Si sa, l’antipolitica spinge a cercare figure forti.
“Cavalieri” senza macchia (sic) e senza paura.

A Palermo il Comune metterà all’asta per 100,00 euro ciascuna ottantotto seicento Fiat elettriche appena acquistate, (poi inutilizzate e abbandonate), al costo di 20.000 euro ciascuna.

Tranquilli.
Ne acquisteranno altrettante nuove, a benzina e metano: forse per poter fra qualche anno fare lo stesso.
Errare umanum est, perseverare…

Ipse dixit
Con Calderoli si pensa sempre di aver toccato il fondo.
E invece no.

Ieri: “L’aria è irrespirabile e lo è per la puzza di un cadavere in decomposizione.. Prodi e compagni sono loro i morti…non venga con il suo governo inquinare il Po e la Padania”

E qualche giorno fa: “essere culattoni è un peccato capitale  e pertanto chi riconosce per legge una cosa del genere è destinato alle fiamme dell’inferno…”

Di rincalzo il prode Cicchetto “.. è il governo a essere il principale rifiuto solido urbano”

Quando si pensa di aver toccato il fondo, ci tocca prendere la pala e cominciare a scavare

Faccia di bronzo
Dopo settimane di bombardamento mediatico dei suoi giornali e delle sue televisioni contro i suoi avversari politici per alcune intercettazioni telefoniche, ieri finalmente Berlusconi ha alzato la voce denunciando “Il grave rischio rappersentato dal malvagio circuito dei veleni”
Questa volta parlavano di lui…

postato da carnesalli | 09:33 | commenti (4)
pruriti, controcanto


giovedì, giugno 14, 2007
 

B – Balle (fuori dalle)



















Al di là di ogni valutazione di merito (… bivacco di manipoli, aula sorda e grigia… do you remember?), e dei gravi rischi che corriamo in questo povero paese, che sia la volta buona che ce li leviamo di torno?

Che abbiano finalmente deciso di andare tutti in Svizzera? (che ne dici, Mirella, li volete?)

Apro una sottoscrizione per pagare il viaggio…

P.S. La cosa più triste di questa dimostrazione di indigenza mentale, è che quegli inconsapevoli giovanotti erano sì scatenati come squadristi, ma felici come scolaretti...
postato da carnesalli | 16:51 | commenti (4)
politica, democrazia


mercoledì, giugno 13, 2007
 

O - Ossigeno
Sono uomo di sinistra, e si nota.
Fuori moda, di questi tempi.
Forse proprio per questo lo sono sempre di più (gran divoratoredi bambini, quindi: con l'ultimo ci ho fatto colazione questa mattina).
Ma sopratutto dichiaratamente di parte, forse prevenuto.

Oggi vorrei parlare di una "notiziola" che la stampa ovviamente ignora, troppo impegnata a selezionare i sospiri telefonici di qualche politico (di una parte, ovviamente: come dice Padellaro, gli altri sono talmente sputtanati che non si preoccupano di perdere la reputazione), ma che a me sembra importante, anche perchè riguarda "tutti".
Ripeto sono prevenuto e non è un caso che comincio a dire che a Milano, dove vivo, sono 25 anni che governa la destra sia in Comune che in Regione (governa, oddio: la notte bianca milanese, ultima arrivata, naturalmente, non sarà a base di concerti e mostre come dalle altre parti. No: a Milano si è inventata - parto congiunto dell'assessore alla Cultura (Sgarbi!!) e alle attività produttive (sic) - la Notte bianca dei Saldi. Si avete capito bene: saldi.
Si passerà la notte a fare spese...)
Ieri è uscito sul New York Times una notizia, ritengo non irrilevante: Milano e la Pianura padana sono le aree più inquinate d'Europa.
Cosa che già si intuiva, visto il cielo che spesso ci ritroviamo: una sorta di melassa appiccicosa e grigia  sopra le nostre teste (e dentro le nostre ossa).
Talmente opprimente che viene in mente Obelix e il suo terrore che il cielo gli cada da sopra la testa.

Al solito, i livelli di inquinamento sono sopra la soglia di allarme: Milano è stato dall'inizio dell'anno per ben 80 giorni (sempre quindi) al di sopra della soglia massima consentita dalla UE e dall'Organizzazione mondiale della sanità  (cosa deve succedere perché qualcuno provveda?)
Di inquinamento si muore: a Milano si contano 1600 decessi l'anno - pari a oltre 4 morti al giorno, contro 1 di Roma o Parigi - correlati alla pessima qualità dell'aria che respiriamo. Dodicimila in Italia.
E secondo i medici pneumologi, basterebbe diminuire i livelli di PM10 nell’aria di soli 5 microgrammi a metro cubo per risparmiare 5.000 vite all’anno.
E si tratta di evidenze scientifiche: è l'Istituto dei Tumori di Milano che attribuisce all'inquinamento atmosferico il 12% di tutti i decessi per cancro che si verificano nel capoluogo lombardo nonchè dal 5 al 20% delle leucemie.
Un milione di auto entrano e escono ogni giorno dalla città (che ha una struttura medievale ma ha 750 auto per mille abitanti) che si riempie di ozono, benzene, Pm10. E ogni volta che c'e' un incremento di 10 microgrammi al metro cubo di inquinamento urbano si registra un aumento dei decessi intorno al 4-6%: lo sostiene il responsabile del Servizio epidemiologico di Milano.
Ogni anno nelle città italiane muoiono oltre 2600 persone a causa di un indicente stradale (nel mondo sono 300.000, ciascun automobilista di Bangkok perde 44 giorni di vita della sua vita fermo nel traffico, 3000 miliardi sono i danni sanitari causati dal traffico ogni anno a Città del Messico): e malgrado tutto il numero dei passeggeri delle auto è aumentato tra l'85 e il '95 del 57%.
Certo vengono colpiti soprattutto i soggetti più esposti come i vecchi o i malati: ma perchè, loro non contano?
Perchè un bambino di Milano deve soffrire il 40% in più di patologie respiratorie o deve avere un rischio doppio di contrarre la leucemia (non il raffreddore) di un coetaneo che vive in Brianza?
Non è gusto per le limitazioni o volontà liberticida, come qualcuno sostiene (del resto l'ingorgo quotidiano che già paralizzava Roma spinse Giulio Cesare a proibire l'uso dei carri durante il giorno - suscitando le proteste dei romani -, alcuni anni dopo l'imperatore Claudio estese il blocco alle altre municipalità e Marco Aurelio a tutte le città dell'impero): è che le regole aiutano i più deboli.
E' insomma, come sempre, attenzione agli ultimi: a chi non vive in quartieri residenziali, a bambini, anziani, malati, a chi non può (o non vuole) permettersi di ossigenarsi in montagna.
E' vero "il carro conferisce al suo possessore una piacevole sensazione di libertà" sosteneva già l'imperatore Adriano, anticipando qualche pubblicità dei giorni nostri, che però aggiungeva - constatando l'aumento dei veicoli: "questo piacere distrugge il suo stesso scopo; un pedone può avanzare più facilmente di cento veicoli bloccati".
Ma queste per qualcuno sono preoccupazioni da anime belle, al massimo si può limitare qualche ora il traffico, ma alla domenica.
O andare di tanto in tanto a targhe alterne, o mettere supertasse sulle auto.
O sperare che piova (pare che Formigoni sia in contatto con uno sciamano)

Qui a Milano, qualcuno sostiene, si lavora.
A vivere, penseremo un’altra volta.


P.S. Questa sera devo uscire: che dite, chiamo un taxi o telefono al 118? Gustavo Selva docet)
P.P.S. - G - Genova (quelli che hanno visto)
Ultimissime
Brutto dire: io l'avevo detto.
Però l'avevo detto


postato da carnesalli | 09:00 | commenti (3)
politica, controcanto


martedì, giugno 12, 2007
 

F - Facci sognare
Ansa: la Feltrinelli intende acquistare la Mondadori
Forza, Inge, facci sognare!
(Oddio, che avrò combinato?)

postato da carnesalli | 08:46 | commenti (1)
controcanto


giovedì, giugno 07, 2007
 

M - Miasmi

Forse è un riflesso da  vecchio girotondino, che da Piazza Fontana in poi ne ha viste tante.
Ma mi pare che ci siano in giro miasmi velenosi, i soliti da tanti anni, ma ugualmente pericolosi: dossier, intercettazioni, indiscrezioni, servizi deviati…

Chi dirige l’orchestra?
Per saperlo domandiamoci: cui prodest?
In genere le vittime sono sempre quelle: si è indagato sull’anagrafe fiscale di Prodi, si sono diffuse intercettazioni telefoniche (illegali anche se ininfluenti) di Fassino, e poi i falsi dossier Mitrokin e Telekom Serbia (con contorno di loschi figuri), gli spioni a Telekom, e via di questo passo. 

Ieri (in perfetta coincidenza col polverone Sottile) è uscito il “dossier” de La Stampa (leggi Montezemolo)  che rivela una circostanza taroccata (conti correnti esteri: di chi? D’Alema, naturalmente) che gira su internet da almeno tre anni (vedi www.ucho.info) ed al quale nessuno ha dato credito (anzi, l'estensore del fascicolo della società di investigazioni è stato licenziato).
Tranne noi, ovviamente, che difettiamo di fonti di informazioni imparziali.

Trovo molto pericolosa questa situazione.

Siamo alle solite: qualcuno tira il sasso nello stagno (o nel laghetto di Milano 2) e le rane cominciano a gracidare in coro…
Coprendo le voci di chi cerca di spiegare le sue ragioni e non ha tre televisioni a disposizione.

Del resto è curioso che chi ha difeso in Senato ieri sera a spada tratta Speciale e la guardia di finanza (ma qualcuno si è preso la briga di andare ad approfondire le cose, prima che Padoa Schioppa lo seppellisse sotto un macigno di accuse? Ma lo sanno gli accusatori di Visco, per dire, che è impossibile fermare le indagini della guardia di Finanza – a meno di non assumere il finanziere – vedi sotto -: il codice di procedura penale stabilisce che gli ufficiali impegnati in indagini di polizia giudiziaria non possono esser trasferiti senza il consenso della Procura della Repubblica), è lo stesso, dicevamo, il cui capo dei servizi fiscali (Sciascia, Fininvest) è stato condannato per corruzione della Gdf (che il suo capo definiva soavemente “associazione a delinquere”) e che oggi è socio di Michela Brambilla nel nuovo Giornale delle Libertà – diffuso assieme al Giornale di famiglia, o lo stesso che assunse il finanziere Berruti che stava conducendo un’indagine sulle società svizzere a lui collegate (poi condannato a 1 anno e 8 mesi per depistaggi sulle tangenti alla Gdf e oggi – naturalmente, non essendo incensurato, la selezione è molto rigorosa – deputato di Forza Italia).

Per questo durante il dibattito di ieri sera al Senato mi è piaciuto molto l’intervento di Anna Finocchiaro, che ha sottolineato le contraddizioni dell’opposizione (che ha fatto una gazzarra tipicamente fascista) ed esaltato la legalità e il rispetto delle regole.
In modo chiaro, non retorico, senza inciuci né strizzamenti d’occhio.

Pensiamoci quando, sprofondati nelle nostre poltrone, sentenziamo: tanto sotto tutti uguali….

Forza, Anna!

P.S. A proposito di legalità.
Ma che Paese è quello in cui filmano brogli elettorali a Palermo e non succede nulla?
E seinvece avesse vinto Orlando?


lunedì, giugno 04, 2007
 

Quasi una P2
Un articolo di Furio Colombo davvero Speciale
                                                                                                    








P.S. Odora talmente di fogna tutto quanto sta accadendo (i più vecchi ricordano certi "giochetti" simili di qualche anno fa, tra servizi deviati, massoni e quant'altro) che risulta assolutamente comprensibile la dichiarazione di Berlusconi "Non tirate troppo la corda".
Effettivamente in quel caso, il rischio che lui e i suoi sodali scompaiano nella tazza, esiste...

postato da carnesalli | 14:13 | commenti (2)


venerdì, giugno 01, 2007
 

H – Horroreality

Eminens!

Mi scusi se la disturbo.

Ho lasciato di proposito passare qualche giorno, certo che avrebbe alzato la sua autorevole voce (come ormai ci ha abituato a fare) per condannare un episodio – a mio umilissimo modo di vedere – raccapricciante (non quanto la Lega e i cattolicissimi leghisti, certo, non esageriamo, ma quasi): del resto l’abbiamo sentita ancora ieri in occasione della messa in onda sulla TV pubblica dell’ormai famoso documentario della BBC su alcuni episodi di pedofilia che coinvolgevano sacerdoti.

Episodio emblematico, credo, di quella che lei soavemente definisce “deriva laicista e relativista”.
Oggi infatti la Endemol – sa, quella società che produce programmi TV, da poco acquistata da quel campione acclarato del cattolicesimo che risponde al nome di Silvio Berlusconi, in prima fila al recente Family day, sì proprio quella – trasmetterà, inizialmente solo in Olanda, un reality nel quale un gruppo di persone faranno a gara per “convincere“ una malata terminale a donare un rene (sono tutti in dialisi).
Credo che la preclara società confidi presto di poter trasmettere il programma in Italia, anche se qui, certo, a più d’uno sarebbe più utile un trapianto di cervello.

Ovviamente è previsto il voto da casa tramite sms.
Che deciderà – con quale criterio è difficile sapere – della vita e della morte di queste persone (non vi viene in mente il “pollice verso” dei giochi degli antichi romani?).

Non ho capito bene però come faranno le “nominations”.
Chi verrà escluso?
Certamente – credo - l’etica, il buongusto, l’intelligenza.

E’ una vicenda che mi fa orrore.

Siccome pochi ne hanno parlato (qualche articolo di giornale) e lei non ha proferito parola – strano, ormai ci ha abituati persino ad attendere un suo parere se a Natale acquistare pandoro o panettone – né ha lanciato alcuno strale, cosa ancora più strana, ho pensato di rivolgermi a lei direttamente.

Nulla da dire?
E tutti i cattolici della domenica? Nulla da dire neanche loro?

Perché non organizzare un bel “dignity day” per una volta?

Nell’attesa di un suo riscontro,
con disgusto e indignazione, la saluto

Suo
Roberto

postato da carnesalli | 09:57 | commenti (5)
pruriti, controcanto



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